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23/03/2010

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GLI ARTIGIANI LUCERINI FANNO SISTEMA

Clicca per Ingrandire Sono trenta gli artigiani di Lucera che la sera del 22 marzo, nella sala “Federico II” di “Villa Imperiale”, hanno sottoscritto un documento propedeutico alla nascita di una nuova associazione (foto del titolo, un momento della firma; ndr). Due settimane fa, si erano riuniti per la prima volta con lo scopo di denunciare la preoccupante situazione in cui versano le aziende artigiane a Lucera, una crisi acuita dall’azione scorretta dei doppiolavoristi, dall’attesa ormai trentennale di una zona destinata a un Piano per gli Investimenti Produttivi e dalla mancanza di strumenti urbanistici che rilancino l’edilizia sostenibile e concertata nel centro svevo. Il 22 hanno fatto un passo avanti.

La nascita dell’Associazione, nelle intenzioni del Coordinamento degli Artigiani di Lucera, è propedeutica alla valutazione di realizzare anche un consorzio. Il sodalizio, che ha presentato una prima bozza del suo statuto, si prefigge alcuni precisi obiettivi: promuovere iniziative di sensibilizzazione verso Amministrazione comunale e istituzioni provinciali e regionali per trovare insieme nuove forme di controllo a tutela delle imprese artigiane, a garanzia della sicurezza sul lavoro e di lotta contro il fenomeno dei doppiolavoristi irregolari. Tra gli scopi dell’associazione, inoltre, vi è l’interlocuzione propositiva e la partecipazione inerente i bandi che riguardano le opere pubbliche.

I trenta firmatari del documento rappresentano tutte le categorie dell’artigianato legato all’edilizia (foto 1 sotto): falegnami, fabbri, imbianchini, muratori, idraulici, decoratori ed elettricisti hanno deciso di operare insieme per costituire una voce che abbia maggiore forza e più peso nel fare emergere le istanze di tutta la categoria. Negli ultimi due anni, le piccole e medie imprese del comparto hanno subito una flessione del reddito pari al 25 percento, con una perdita di posti di lavoro che solo in Capitanata ha riguardato oltre 10mila addetti.

Sono ancora moltissimi, a Lucera, gli artigiani costretti a lavorare nelle regioni del Nord Italia per sfuggire alle conseguenze di un’economia asfittica. Ecco perché gli artigiani di Lucera hanno deciso che è il momento di tornare a lottare per l’attuazione del Pip (Piano Insediamenti Produttivi; ndr), di un’area che permetta loro di lavorare meglio e accedere più agevolmente ai finanziamenti. Un motivo in più, la nascita del sodalizio, per convincere la classe dirigente locale a riprendere un percorso virtuoso utile alla definizione degli strumenti urbanistici per far crescere Lucera.

 Comunicato

 

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