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19/03/2010

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UNA BANCA AL SERVIZIO DELL” ARTE

Clicca per Ingrandire La Banca di Credito Cooperativo (BCC) di San Giovanni Rotondo, da sempre attenta alla storia del proprio territorio e all’arte che lo rende unico, ha deciso di finanziare i restauri della Tavola raffigurante la Madonna di Siponto (foto del titolo; ndr) e della statua lignea detta “Sipontina” (foto 1 sotto), le due opere sono attualmente custodite ed esposte nella Cattedrale di Manfredonia . Il progetto affidato a una ditta specializzata sarà seguìto direttamente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, che ha già effettuato un primo sopralluogo per verificare lo stato attuale del quadro e della statua lignea e pronosticare l’intervento da effettuare.

Una cerimonia ufficiale, alla presenza del vescovo mons. Michele Castoro, si è già svolta mercoledì 17 marzo nella sede della banca. Il presidente, il Consiglio di Amministrazione e il direttore generale hanno ufficializzato l’impegno della BCC a finanziare il delicato e importante intervento di restauro. Inoltre, il Vescovo è stato nominato socio onorario dell’istituto di credito.

“Ringrazio la banca per questo importante gesto - ha dichiarato il vescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo nel corso della sua visita. - Credo che sia il miglior modo per presentarsi alla popolazione di Manfredonia, vista l’imminente apertura di una filiale BCC nella città. Sarà un importante biglietto da visita. Quando ero vescovo di Oria avevo un buon rapporto con le vostre consorelle presenti su quel territorio e sono sicuro che ci sarà un ottimo rapporto anche con la BCC di San Giovanni Rotondo”.

“La BCC è una banca differente perché aiuta il territorio in cui opera - ha affermato nel corso della stessa cerimonia Matteo Biancofiore, presidente della BCC (foto 2, con Castoro). - Per noi è un gesto di affetto nei confronti della città di Manfredonia e un modo per contribuire a mantenere in buono stato l’immenso patrimonio artistico della provincia di Foggia. Ringrazio il vescovo per la visita di oggi e per le parole che ha speso per il nostro Istituto”.


LE SCHEDE

L’icona di Santa Maria di Siponto è stata dipinta tra la fine del 13.mo e l’inizio del 14.mo secolo, anche se la tradizione orale la fa risalire a una delle tre copie dell’immagine venerata a Costantinopoli ordinate da San Lorenzo Maiorano all’imperatore Zenone nel 6° secolo. Prima di essere trasferita definitivamente nella Cattedrale di Manfredonia il 1973, era collocata nella attuale basilica di Santa Maria di Siponto (foto 3). La venerata icona è stata notevolmente danneggiata da un incendio nel 1872. Quanto possiamo attualmente ammirare, è frutto di pesanti ridipinture che ne hanno stravolto lo schema iconografico originale.

Altrettanto importante è la statua della Sipontina. La pregevole scultura raffigura una veneratissima immagine della Vergine in trono, detta la Sipontina o "Madonna dagli occhi sbarrati" (perché, dice la leggenda, costretta ad assistere a un atto di violenza; ndr). La Vergine, che si presenta seduta in trono, indossa una tunica scura tendente all'azzurro-violaceo, bordata in oro ai polsi ed è tutta avvolta dal manto di colore rosso. La statua, in cui si ravvisano reminiscenze di natura bizantina e influssi primo-gotici dell’Ile de France, è stata ascritta dagli studiosi alla fine del 12.mo secolo ed è da sempre considerata la più antica attestazione fra le statue lignee della Vergine in terra Pugliese.


  Comunicato (foto Castoro: Stato Quotidiano)

 

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