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23/02/2010

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TORNANO PUNTUALI I GRANDI EVENTI PUGLIESI

Clicca per Ingrandire Fedeltà allo spirito originario della manifestazione e approfondimento degli orizzonti di ricerca al repertorio del grande teatro musicale barocco e del Novecento costituiscono le linee ispiratrici del 36.mo Festival della Valle d’Itria, in programma a Martina Franca dal 15 luglio al 4 agosto 2010, con l’intento altresì di rendere omaggio ai 700 anni, che la città si appresta a celebrare. I tre titoli d’opera scelti dal nuovo direttore artistico, Alberto Triola, ben rappresentano gli ambiti culturali e i valori drammaturgici e musicali alla base della proposta del Festival: il Barocco, il Belcanto romantico, il Novecento.

Apertura il 15 luglio con “Napoli Milionaria!” della coppia Eduardo De Filippo-Nino Rota: l’opera andata in scena, con la regia dello stesso Eduardo (foto del titolo; ndr), al Festival dei Due Mondi di Spoleto nell’ormai lontano 1977, da allora non è stata mai più riproposta, nonostante si tratti della trasposizione in musica di uno dei testi eduardiani più popolari, densa di grandi valori drammatici ben sottolineati dalla ricchezza dell’invenzione musicale di Nino Rota (1911-1979). La scelta del titolo anticipa di un anno le celebrazioni del centenario della nascita del compositore milanese, legatissimo alla Puglia e a Bari dove ha diretto per anni il Conservatorio, ma anche uno dei primi sostenitori del Festival della Valle d’Itria. A Martina Franca, proprio in quel 1977, il maestro Rota fu protagonista, dirigendo il concerto con la prima esecuzione delle sue liriche su testo di Rabelais. Replica il 17 luglio.

Col secondo titolo d’opera, il 18 e 20 luglio, “Gianni di Parigi” di Gaetano Donizetti (1797-1848), il Festival torna alla sua più consolidata tradizione: il repertorio belcantistico ottocentesco. Una riproposta che includerà pagine inedite e arie alternative di una delle più brillanti e ispirate opere del repertorio cosiddetto semiserio, caratterizzata da un incalzante ritmo teatrale che alterna scene di irresistibile comicità a pagine di autentico virtuosismo vocale. L’opera ha avuto in tempi moderni una sola ripresa al festival donizettiano di Bergamo nel 1988, ma merita di rientrare a pieno titolo nel repertorio.

L’ultima opera in cartellone, “Rodelinda” di Georg Friedrich Haendel (1685-1759), sarà un’autentica prima assoluta in Italia. A 285 anni dalla sua composizione, infatti, mai in Italia si era messo in scena il capolavoro haendeliano, applaudito sui palcoscenici di tutto il mondo e considerato uno dei maggiori capisaldi del teatro barocco (accanto a "Tamerlano" e a "Giulio Cesare"), unica opera di Haendel rappresentata al Festival. Le due esecuzioni sono previste a Palazzo Ducale il 2 e 4 agosto.

Ai tre titoli d’opera si affiancheranno numerosi concerti, che saranno replicati in altre città pugliesi. Due gli appuntamenti sinfonici: il primo dedicato alla Russia, il secondo incentrato su uno dei più antichi esempi di melologo: il “Pygmalion”, di Jiri Benda (1867-1956), e un concerto di musica sacra, replicato nelle cattedrali pugliesi, dedicato ad Alessandro Scarlatti (1660-1725), uno dei padri della scuola napoletana, di cui ricorre il 350.mo anniversario della nascita. Cinque i concerti vocali: tre formeranno un ciclo dal titolo “Novecento e oltre” e comprenderanno musiche che vanno da Strauss a Stravinski a Berio, insieme a compositori contemporanei, con due commissioni di nuovi lavori a giovani compositori italiani; gli altri due saranno dedicati rispettivamente ai “Canti polacchi” di Chopin, nel bicentenario della nascita, e a uno dei più ammirati cantanti ‘castrati’ del ‘700, il martinese Giuseppe Aprile (1732-1813), anche questo in omaggio al 700.mo anniversario della fondazione della città (1310). A questa ricorrenza si ispireranno anche numerose iniziative che saranno programmate nei luoghi più suggestivi della città: chiese, cortili, chiostri, piazzette.

Infine, troveranno spazio una produzione affidata a giovani talenti, che abbina l’inedito accostamento fra Pergolesi (1710-1736), in occasione delle celebrazioni del 300.mo anniversario della nascita, e Offenbach (1819-1880), ma anche l’istituzione del Premio “Rodolfo Celletti”, da assegnare a una personalità di spicco del belcanto nei nostri giorni.

Ulteriori informazioni e modalità di prenotazione dei biglietti saranno a breve disponibili sul sito .

 Comunicato stampa

 

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