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17/02/2010

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IL GARGANO (E NON SOLO) GRIDA: “AUDITORIUM!”

Clicca per Ingrandire In un’economia malata, è giusto sostenere un’economia sana, capace di investire - come scelta strategica - in cultura e nelle giovani generazioni valorizzando le peculiarità del territorio. In questi giorni si parla tanto di numeri, di liste e di candidati. Noi vi proponiamo un progetto che ci permetterebbe di cambiare pagina. Un progetto per valorizzare le risorse socio-economiche, ambientali e storico-culturali di un'area geografica che vanta una varietà di giacimenti materiali e immateriali di particolare pregio e rilevanza nazionali e internazionali.

Sul Gargano accade che non si sappia dove ambientare festival e concerti, a causa della mancanza di grandi spazi che possano ospitare band e pubblico. E allora, perché non un Auditorium per celebrare Andrea Sacco e la Musica Popolare del Gargano, che può e deve diventare il cuore della cultura, luogo di attrattive e polo di attenzione regionale e nazionale? Un progetto che nasce nel 2006 come idea. Rientra nelle missioni dell'Associazione Culturale Carpino Folk Festival due anni dopo. Ma solo nel settembre del 2009 diventa di dominio pubblico allorquando stringono i tempi per la pianificazione strategica di Area Vasta "Capitanata2020".

Il 17 marzo 2006 è una data importante e indimenticabile per il Carpino Folk Festival e per il territorio di Capitanata: muore Andrea Sacco, l'interprete di canti tradizionali più famoso del Gargano. Fra un mese esatto la quarta commemorazione. Fin da subito l'Associazione si muove per fargli dedicare una via, una piazza o un edificio pubblico. Ma Andrea Sacco attraverso i suoi canti e la sua “mundanara” era riuscito non solo a trasferire in modo chiaro e nitido l'essenza di ciò che siamo, simili ma unici, ma anche a raccontare il nostro orizzonte arcaico. Un orizzonte non dimenticato, ma ancora presente nei nostri cuori e nel nostro codice culturale identitario. Come tramandare alle nuove generazioni quello che Andrea Sacco rappresenta? Vari sono i progetti pianificati, tra essi un Auditorium che sia identificativo del suo-nostro essere garganici.

Siamo ai giorni nostri e si passa da un progetto ideale a qualcosa di più realistico e più vicino alle esigenze del territorio della Capitanata. Si discute di una struttura multifunzionale che agisca sia come sofisticato strumento di forte attrazione turistica sia come strumento di normalità urbanistica, ossia un impianto che dia anche all'area territoriale vasta del Gargano la possibilità di realizzare ogni tipo di evento, da quelli artistici e culturali (concerti, spettacoli, mostre artistiche, proiezioni) a quelli economici (fiere, esposizioni) e politici (congressi, dibattiti, comizi) che sia anche una piazza dove ci sta gente che lavora, ma allo stesso tempo anche un luogo piacevole per fare soste, perchè ci sono negozi, bookshop, bar e ristoranti.

Una struttura d'eccellenza, insomma, che consenta il suo utilizzo per ogni aspetto della vita sociale delle nostre terre per creare un argine al degrado sociale e all'imbarbarimento, ma allo stesso tempo capace di sviluppare nuove attività in grado di attrarre flussi consistenti e sostenibili di visitatori, nonché qualificare, diversificare e ampliare la filiera turistica, di supportare lo sviluppo economico, l’accrescimento dell'identità culturale e sociale e di migliorare qualitativamente il sistema insediativo e infrastrutturale del Gargano, della provincia di Foggia e quindi della Puglia.

Lo ribadiamo: non una colata di cementro, ma un complesso multifunzionale architettonico, testimonianza dei nostri tempi, progettato da un grande architetto, nell'area definita dal Piano Paesaggistico Regionale una sorta di anfiteatro naturale del promontorio, che faccia dal punto di vista artistico da contraltare all'opera di Renzo Piano a San Giovanni R. per Padre Pio, abbiamo parlato di Fuksas e di Richard Meier. Un esempio è possibile visualizzarlo a questo indirizzo: http://farm3.static.flickr.com/2726/4197478600_c600fafce9_b.jpg

Ma l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival non è ancora soddisfatta. Per un Auditorium come delineato non ci debbono essere dubbi, deve essere un’esigenza veramente sentita dalle genti del territorio, di qui la necessità di chiederne la sottoscrizione di un appello rivolto a tutte le istituzioni attraverso il portale www.carpinofolkfestival.com. Le sottoscrizione fioccano subito dopo pochi giorni dall'avvio. Artisti, giornalisti, scrittori, registi, politici, albergatori, associazioni culturali, simpatizzanti del festival ma anche tanta gente comune, per lo più giovanissimi rispondono positivamente.

Il regista Ferruccio Castronuovo scrive: "Sono pienamente d'accordo con la vostra iniziativa per la costruzione di un auditorium a Carpino. Mi sono sempre battuto per la rivalutazione della musica e della cultura popolare come valore universale della comunicazione tra le genti. Carpino oggi ha saputo recuperare un importante ruolo nel gestire e continuare una tradizione che si è imposta anche e soprattutto all'attenzione dei giovani. Quindi ben venga l'auditorium e che sia utilizzabile sia per le grandi manifestazioni estive che per altre situazioni durante tutto il resto dell'anno che verrebbero sicuramente programmate in uno spazio così importante".

Marisa Travascio - "Egregio presidente Vendola, questo progetto ambizioso ma concreto oltre che mirare a contenere, divulgare e valorizzare una parte considerevole della ricchezza e delle potenzialità culturali di una Regione ovunque nel mondo apprezzata potrà, a mio avviso, rappresentare una sorta di sfida anche per le Amministrazioni locali che, riconoscendone l'alto valore intrinseco, mi auguro vorranno appoggiarlo sul nascere e soprattutto mai smettere di aiutarlo a crescere. Con viva cordialità".

Domenico Prencipe ("ildiarioMontanaro") – “Spett.le presidente Vendola, il Gargano è una terra magica, una terra ricca di storia e di cultura. Il Gargano è una terra dove vive gente consapevole, orgogliosa della propria terra e delle proprie tradizioni. L'auditorium della Musica Popolare del Gargano, proposto dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival, è un'opportunità di sviluppo per la nostra terra, un luogo dove poter celebrare degnamente la nostra storia e la nostra tradizione. La Puglia non è solo Salento, la Puglia per crescere ha bisogno del Gargano, e laddove ci siano proposte concrete come questa, bisogna battersi affinché si realizzino. Sono sicuro che Lei sarà al nostro fianco in questo ambizioso progetto.”

L'Associazione Culturale "Punto di Stella", nella persona del suo presidente Piero Giannini, “non può esimersi dal prendere in considerazione simile iniziativa. Soffrendo sulla propria pelle la totale assenza nell'ambito del proprio territorio di un contenitore culturale che ne accolga le progettualità, non può che augurarsi che il progetto della consorella CarpinoFolkFestival veda la luce radiosa che si merita per rilanciare una volta per tutte (e da oggi bando alle chiacchiere!) una terra bisognosa di considerazione e rispetto. Anzi, avanza l'ipotesi, neanche tanto peregrina, di una sorta di ‘patto di sangue’ fra i vari sodalizi che operano sul territorio garganico per portare avanti istanze intelligenti e foriere di benefici per la collettività, facendo proprio il dumasiano motto ‘tutti x uno, uno x tutti’!”

Scrive Gaetano Berthoud presidente dell'associazione "Io sono garganico": "Un forte invito a tutti a partecipare a questa importante sottoscrizione. Il Gargano merita infrastrutture di un certo livello, l'impegno di tutti voi a contribuire a questa causa permetterà una forte riflessione, non solo da parte della politica regionale, ma un invito ai politici locali ad ascoltare di più noi liberi cittadini e associazioni. Un auditorium nel Gargano potrà portare sviluppo economico e culturale, potrebbe diventare un riferimento sociale per chiunque crede che non ci sia un punto di partenza per le nostre idee e iniziative culturali".

Antonio V. Gelormini - “A titolo personale, a nome di ‘SVEGLIARSinCOLLINA’ e anche del Distretto Culturale ‘DAUNIA VETUS’ sostengo l'iniziativa-appello del Carpino Folk Festival per la valorizzazione dell'intero patrimonio identitario della Puglia e della Capitanata in particolare. A partire dalla miniera ‘musica popolare’ e dell'Auditorium del Gargano. Passando dal recupero di una tradizione culturale raffinata come quella degli ‘scriptoria’ benedettini, a partire dal restauro dell'Abbazia di Kàlena. E non tralasciando la salvaguardia di beni architettonici come il Rosone della Cattedrale di Troia e l'immensa tradizione gastronomica, legata a prodotti tipici locali, a rischio estinzione e dalle proprietà organolettiche uniche e irripetibili. Mettiamoci in rete e facciamo turismo lungo questi itinerari di qualità e di sensibilità culturale.”

Gli fa eco Teresa Maria Rauzino - “A nome mio personale e come presidente del Centro Studi Martella di Peschici, condivido l'appello del Carpino Folk Festival al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, affinché nell'approvazione del Piano strategico di Area Vasta-Capitanata 2020 dia priorità al finanziamento di progetti culturali di alta levatura come l'Auditorium del Gargano, per valorizzare quello scrigno prezioso che è il patrimonio di musica popolare di Carpino. Auspichiamo che, tra i progetti presentati, sia finanziato anche il restauro dell'Abbazia di Kàlena, in agro di Peschici (Fg) un altro sicuro punto di forza della Regione Puglia, attrattivo - fin dai primi anni del Novecento - del turismo culturale, e non, del Promontorio. Basta con le porte chiuse e con la dispersione inconsulta dei nostri tesori!”

Antonello Paliotti - “Spett.le presidente, con la presente sono a dichiarare la mia convinzione che un Auditorium della Musica Popolare sul Gargano come quello proposto dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival sarebbe non solo opportuno ma auspicabile, quindi le chiedo di far valere il ruolo di presidente della Regione Puglia affinché anche il territorio del Gargano nel prossimo periodo di pianificazione strategica dei Fondi europei possa essere all'insegna dell'intelligenza, del sapere e della Cultura.”

Mario Pierrotti (direttore organizzativo Cerchio di Gesso c/o Oda Teatro) - “Gentile presidente, ogni uomo segna il proprio cammino con delle orme più o meno profonde che possono cambiare e migliorare la strada per altri. L'auditorium per la musica popolare a Carpino sarebbe un ulteriore importante segno del cambiamento che la sua amministrazione sta dando alle politiche culturali della nostra regione. Come tanti confido in lei per la realizzazione di tale progetto.”

Luigi Bevilacqua - “Seguo il Carpino Folk Festival da sempre, chiunque vi abbia partecipato può testimoniare il valore culturale e terapeutico di questo genere musicale. Numerose sono le difficoltà per seguire il Festival, poiché la piazza, bellissima, non è però sufficiente a contenere le migliaia di visitatori che sono costretti a lunghe file per parcheggiare e sfiancanti e frenetiche, seppur amichevoli, competizioni per accaparrarsi un posto utile per seguire i concerti. Capisce da sé che un Auditorium in un territorio che possiede un patrimonio musicale di tale importanza, ormai riconosciuta a livello nazionale e internazionale, e che coinvolge oltre a Carpino, quasi tutti i paesi del promontorio, serebbe ciò che di più opportuno possa realizzarsi sul Gargano. Spero vivamente che possa prendere in seria considerazione il progetto, che garantirebbe continuità in una tradizione musicale millenaria che solo di recente è stata giustamente valutata.”

Concludiamo questa rassegna con Michela Mezzanotte - “Nuovo simbolo della Musica, della Cultura, dell'Arte, ma soprattutto dell'Architettura la quale si presenta al nostro paese, quasi come un tema a se stante, un popolo conservatore, una mentalità non sempre aperta alle nuove tecnologie e le nuove proposte che appaiono per l'occhio italiano troppo azzardate. Fondere il vecchio con il nuovo, con l'avanzato, guardare avanti e non rivolgersi sempre al passato. L'Italia è un paese che vanta ancora la sua storia antica, e tutti ne siamo fieri; ma dov'è il nuovo? Noi popolo di costruttori di inventori di grandi architetti siamo tra gli ultimi della classifica europea. Un Auditorium che sia il grido delle nuove generazioni, il simbolo della Novità.”

Non lasciamo che il tempo continui a correre, lasciamo una traccia del suo passaggio.

Associazione Culturale Carpino Folk Festival




 Ufficio Stampa (Antonio Basile)

 

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