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13/02/2010

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LE NUOVE ECCELLENZE DEL SUD

Clicca per Ingrandire Nicola Potenza, classe 1983, il 15 gennaio scorso si è laureato in Ingegneria Civile, indirizzo Strutture, all’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna con lo svolgimento della tesi in “Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti LS” dal titolo “Progettazione geometrica e funzionale di un’intersezione stradale in ambito urbano: il caso di un’intersezione a rotatoria”. La discussione ha visto come relatore il prof. ing. Giulio Dondi e correlatori il prof. ing. Andrea Simone e l’ing. Antonio Dell’Erba (foto del titolo, un momento della discussione; ndr).

E’ uno dei tanti giovani laureati di San Marco in Lamis che vorrebbe restare nella sua terra di origine per contribuire, con la propria professionalità e il proprio ingegno, al suo progresso socio-economico, uno sviluppo da sempre agognato ma mai raggiunto per ragioni storiche e strutturali. Non lo dice apertamente. A impedirlo è il suo carattere improntato alla massima umiltà e all’altruismo o forse perché convinto che da queste parti “restare” è una partita difficile da giocare, specie per i talenti come lui, di solito osteggiati da chi detiene il potere, ogni tipo di potere, e costretti dopo episodiche esperienze a scappare via, per cercare fortuna ed essere buon profeta di sviluppo e di progresso in terra altrui.

A cominciare da Joseph Tusiani, la schiera dei Sammarchesi affermatisi altrove è destinata a salire e diventare sempre più folta. Ciò nonostante la voglia di fare e di restare si legge, come in un libro aperto, nel viso raggiante e nello sguardo pulito del giovane. Per di più, tale desiderio-obiettivo è sostenuto da un ricco e pregnante “curriculum vitae”, maturato a scuola e nel sociale, prima degli studi universitari. Ecco i punti salienti. Nell’anno scolastico 1999-2000 viene eletto rappresentante d’Istituto del Liceo Scientifico “E. Fermi”, carica confermata nell’anno successivo e completata con la nomina a rappresentante della Consulta Provinciale degli studenti di Foggia, della quale diventa membro attivo della giunta esecutiva. Lo stesso anno partecipa come delegato italiano degli studenti a un incontro interculturale in Polonia.

Nell’anno scolastico 2001-2002 è nuovamente rappresentante in seno alla Consulta Provinciale e viene designato presidente del Comitato Studentesco. Nel corso degli stessi anni ricopre con profitto le cariche di coordinatore, segretario e tesoriere alla Protezione Civile SOS-SM 27 di San Marco in Lamis e si rende attivo come animatore-dj di Radio Centro Record. Durante il periodo universitario ha la fortuna di sperimentare studi teorici alla “Site” spa di Bologna, con attività di tirocinio a tempo pieno nell’Ufficio qualità, sicurezza e ambiente. La Site è un’azienda presente in tutta Italia con i suoi circa mille dipendenti impegnati nel settore delle telecomunicazioni (Wind, Vodafone, Telecom, Fs…). Altresì, ha la possibilità di approfondire la propria capacità progettuale e di pianificazione alla Sisplan del capoluogo emiliano, autrice di piani del traffico in diversi piccoli e grandi centri della Penisola, a cominciare da Bologna, Milano e Verona per finire con Firenze e Manfredonia, nel profondo Sud.

Originale la tesi di laurea, che ha visto come obiettivo di progetto-studio la realizzazione di una speciale “rotatoria” in un determinato punto di maggior traffico urbano nella città di Verona. Il tutto finalizzato non solo alla regolazione e fluidificazione del traffico viario, ma principalmente alla riduzione del numero degli incidenti stradali. La rotatoria è attraversata longitudinalmente da un percorso per tram o altro mezzo pubblico dotato di particolari fibre ottiche, capaci di azionare al momento del passaggio le lanterne semaforiche di blocco del traffico automobilistico. Il progetto trattato è sostenuto da una serie di approfondite analisi e dati riguardanti lo stato dell’incidentalità stradale. Vediamo quali.

Si sa che ogni giorno, nel mondo, muoiono a causa degli incidenti stradali più di 3mila persone e in Italia nel 2008 i decessi sono stati 4mila 731. Gli incidenti stradali sono al quarto posto nella classifica delle cause più importanti di morte e ne sono la prima causa per i ragazzi tra i 5 e i 14 anni. C’è di più. Oltre il 70 percento degli incidenti avviene in ambito urbano. Fin dal 1997, l’Unione Europea, dopo aver elaborato una serie di documenti e varato politiche specifiche per promuovere la sicurezza stradale, ha emanato una serie di direttive comunitarie atte a uniformare gli interventi e limitare l’incidentalità. La politica europea dei trasporti del 2001 punta infatti alla riduzione entro il 2010 del 50 percento degli incidenti stradali rispetto al 2000.

Ed è a tal proposito che il Comune di Verona ha elaborato un aggiornamento del Piano Direttore della Sicurezza Stradale (PDSS) al fine di ridurre il numero dei morti e dei feriti, dando spunto così all’ing. Potenza di elaborare e centrare l’obiettivo del progetto. Per ciò che riguarda l’analisi dell’incidentalità veronese, a partire dalla banca dati fornita dall’Amministrazione comunale, il giovane Potenza ha utilizzato software sviluppati dalla Sisplan di Bologna per individuare gli incroci e le tratte che presentavano maggiori problemi di viabilità. La scelta progettuale ipotizza la realizzazione di una intersezione a raso con rotatoria tra Viale del Lavoro e Viale dell’Industria. La zona è interessata da una riqualificazione urbana, la quale prevede una linea di trasporto di massa con direttrice Nord-Sud, che collegherà il casello di Verona Sud col centro storico.

L’ipotesi di realizzazione punta a ottenere i seguenti risultati ottimali: diminuzione della velocità del traffico circolante in ingresso, eliminazione dei punti d’intersezione, riduzione del numero e della gravità degli incidenti, riduzione dei tempi di fermata, delle emissioni sonore e delle emissioni inquinanti. Si dà per scontata, infine, la priorità alla circolazione del mezzo pubblico. Quello della realizzazione di una o più rotatorie in ambito urbano è sicuramente il sistema migliore per regolare il traffico, migliorare il flusso veicolare e ridurre il grave problema dell’incidentalità stradale. Il suddetto sistema di trasporto si sta diffondendo a macchia d’olio nei centri grandi o piccoli che siano. Di qui la necessità di avere un numero di tecnici adeguato alla realizzazione dei nuovi piani urbani.

E’ il caso di Potenza: non lasciamolo scappare via. Fermiamolo in tempo, se vogliamo davvero che il Sud recuperi il tempo perduto sul piano delle carenze infrastrutturali e decolli una volta per sempre sulla via dello sviluppo socio-economico e del miglioramento della qualità della vita. Auguri!

Angelo Del Vecchio

 Garganopress

 

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