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12/02/2010

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VECCHIE MASCHERE E ANTICHI PERSONAGGI

Clicca per Ingrandire Tutto pronto per la quarta edizione di “Cagnano in Maschera”, manifestazione organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco che coinvolge tutta Cagnano Varano nel segno della festa, del sano divertimento e dell’ultima gioiosa manifestazione prima della Quaresima. “A dispetto dei numeri - siamo solo alla quarta edizione - il nostro carnevale ha radici antiche e riporta in vita vecchi ricordi e piacevoli immagini di un tempo, quando i cagnanesi facevano del Casale, antico rione cittadino, la loro base per le scorribbande nei vicoli e nelle strade del paese”, afferma l’assessore alla Cultura, Palma De Simone.

Quest’anno il carnevale cagnanese ha una particolarità in più, grazie all’attività dell’Associazione “Diomedea”, guidata dalla prof.ssa Antonietta Miucci, che consentirà di recuperare dalla soffitta “scollë, p’tterë, parafrattë, coperte di seta e cuscini e scialli neri per la caratteristica mascherata”, ma soprattutto di riportare indietro le lancette del tempo per dare vita a vecchie maschere e antichi personaggi. Come “d’ Calettë”, sempre con la fiaschetta in mano; “d’ M’n funnë”, con la cassetta per vendere mercerie appesa al collo; “Catizzë” con la sua bancarella di reggipetti e mutandine, oppure “Crronnë” con una bicicletta super accessoriata… solo alcune delle figure tipiche cagnanesi che animavano il carnevale di qualche decennio fa.

“La nostra Associazione vuole recuperare la tradizione e far rivivere momenti del passato legati al carnevale, dove ogni cagnanese dava il suo contributo per la migliore riuscita di un appuntamento divertente e festoso», precisa la presidente Miucci.

Il carnevale non era solo sfilata di carri, ma anche di maschere che animavano corso Umberto I. Carnevale, grasso e grosso, era davanti a tutto il corteo. Tante le donne che, avvolte in uno scialle nero, piangevano e gemevano. Al centro la scena era tutta per “Quarantana”, moglie disgraziata di Carnevale, costretta a lavorare per pagare i debiti del marito, mentre il pubblico per le strade la scherniva e la commiserava ironicamente. Il corteo era chiuso da una specie di carro dei “giovani cannibali cagnanesi, avanguardisti con gilè variopinti alla Renzo Arbore, nacchere, fisarmoniche e “zugt zzù”... e “Spronë”, “Scirta”, “Funzinë”, “Zapplavigna”, “Mariadumen’ca in concerto”. Infine, a “Largo don Petro”, quando ormai l’oscurità era padrona di vicoli e strade, veniva bruciato un fantoccio di paglia, ultimo rito prima del silenzio quaresimale.

Insomma, in questa edizione, presente e passato s’intrecciano abbattendo le barriere del tempo e recuperando la tradizione e la voglia di divertirsi, oggi come ieri. “Il nostro carnevale sta occupando sempre più spazio nel territorio garganico, tanto da richiamare gente dai Comuni limitrofi, segno che stiamo lavorando nella direzione giusta: quella del recupero della memoria e della salvaguardia delle nostre tradizioni”, conclude il sindaco Nicola Tavaglione. Due gli appuntamenti con la sfilata di carri e maschere: domenica 14 febbraio (ore 16) e martedì 16 (ore 16 con premiazione e musica in piazza).


 Uff. Stampa Comune di Cagnano Varano

 

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