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11/02/2010

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UN TRAMEZZINO CONTRO LA CRISI

Clicca per Ingrandire Lo scorso 26 gennaio nella sede del McDonald’s della romana Piazza di Spagna, un entusiasta Luca Zaia, ministro delle Politiche Agricole e Forestali, ha inaugurato la stagione del panino 100 percento italiano: il “McItaly”. La new entry, distribuita per ora solo nei 392 punti vendita italiani, è composta da carne nazionale, olio extravergine di oliva, Asiago Dop, Bresaola della Valtellina Igp, pancetta della Val Venosta, grano saraceno, cipolle di Tropea e carciofi romani.

Il ministro è per la difesa del Made in Italy, per le identità gastronomiche, guarda oltre la grande distribuzione del colosso americano e parla di qualità: il panino è interamente tracciato ed è grazie a questo che l’identità dell’agricoltura italiana va a farsi conoscere tra i giovani, che sono più del 40 percento dei clienti.

Oltre all’immagine del panino sano tra i mille anonimi e piatti panini di McDonald’s, le mille tonnellate di prodotti italiani utilizzate hanno un valore di 3,5 milioni di euro, che andranno a beneficio dell’agricoltura, oggi in pessime condizioni. Ma piacerà veramente ai ragazzini? McDonald’s li ha abituati ai sapori piatti, all’insalata neutra (qualità Ice), al pane dolce, alle salse ancora più dolci! Mc Donald’s ha istruito le nuove generazioni a un’alimentazione uguale per tutti, quasi sintetica, cercando di conquistare fette sempre più ampie di mercato “addolcendo” i prodotti per far rivivere, ai più adulti, sensazioni perdute di quando erano bambini.

Ma un bambino di oggi mangerà un panino con la crema di carciofi? (Al massimo suo padre, fra l’altro cliente molto raro in Italia.) Tuttavia il ministro difende a spada tratta la sua invenzione e al quotidiano inglese The Guardian, che pubblica online un articolo: “Una mossa dequalificante, per la storia, la tradizione e per l’identità, fortemente legate al cibo, della penisola”. E Zaia? Risponde: “Milioni di agricoltori europei soffrono la più grave crisi economica dopo il 1929. L’operazione McItaly porta nelle tasche di quegli italiani, ogni mese, tre milioni e 448 mila euro di reddito aggiuntivo. E consente, a chi frequenta McDonald’s, di scegliere un panino sano, fatto con prodotti Made in Italy DOP e IGP”. Incolpando “l’infedele” sinistra la quale: “… moralmente non andrà mai da Mc Donald’s”.

Chi scrive sta studiando l’argomento nell’ambito di Origine dei Sistemi Alimentari ed è sicuro che questa manovra “di pubblicizzazione dei prodotti italiani” attraverso Mc Donald’s sarà un fallimento. Il motivo? Quel prodotto non è adatto alla fetta di mercato italiano di McDonald’s semplicemente perché la clientela fatta di intere famiglie che la grande società ha in America, in Italia non esiste (Zaia, infatti, “spera” che piaccia ai ragazzini). Ma questo vale per oggi. Fra vent’anni, saranno i ragazzini di oggi a portarci tutta la famiglia, e allora si, che quei ragazzini mangeranno un panino con l’asiago e la crema di carciofi!

Domenico Ottaviano jr.

 Redazione

 

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