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24/04/2008

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A San Giovanni Rotondo una liturgia secondo il rito ortodosso per i cittadini stranieri

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Domenica 27 è Pasqua per gli ortodossi. Per questa ricorrenza domani alle 16 nella Chiesa di San Leonardo a S. Giovanni Rotondo si celebrerà una liturgia secondo il rito ortodosso per i cittadini stranieri del comune garganico. Presiederà la celebrazione padre Mihai Driga (Patriarcato di Romania) della Comunità Ortodossa Romena di Bari.
L’iniziativa nasce dai Servizi Sociali del locale Comune che da tempo hanno cominciato a tessere un dialogo con gli stranieri della città. Grande successo ha avuto, ad esempio, la cena che la comunità indiana ha preparato per alcuni rappresentanti della municipalità, tra cui il commissario straordinario, dr. Michele Di Bari, in occasione delle festività natalizie. Una serata all’insegna della conoscenza delle tradizioni culinarie dell’India, ma anche momento di aggregazione e condivisione tra comunità ospite e ospitante. Il 13 dicembre 2007 i Servizi Sociali hanno incontrato, invece, la comunità albanese e nell’occasione si discusse prevalentemente dei problemi che gli albanesi incontrano quotidianamente legati in modo particolare alla difficoltà di trovare lavoro e, di conseguenza, ai disagi da affrontare.
“I servizi sociali - ha detto l’assistente sociale Rosa Merla - non hanno obiettivi pastorali; questi dovrebbero appartenere alla Chiesa locale e alle parrocchie che accolgono sui loro territori anche le anime degli stranieri. Da parte nostra ci sono solo tentativi di aiutare i migranti a prendere contatto con le proprie radici culturali là dove abitano i valori che fanno bella, buona e vera la vita delle persone, sperando così di debellare un forte senso di solitudine, di vuoto esistenziale che spesso attanaglia l’animo di questi nostri fratelli lontani dalla loro terra d’origine”. La Città dell’Accoglienza e della Riconciliazione si pone con queste iniziative come esempio di tolleranza e apertura verso il prossimo, riconoscendo il dialogo e il confronto tra i popoli, unico strumento di pace.



 Il Grecale

 

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