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25/01/2010

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L’URAGANO VENDOLA

Clicca per Ingrandire Se per Michele Emiliano si parlò di ciclone, per testimoniare l’imponenza dell’onda di consenso suscitato a suo tempo in Puglia, per Nichi Vendola le percentuali bulgare registrate dalla sua vittoria alle primarie sull’avversario-alleato Francesco Boccia, ma più ancora sul disegno politico di Massimo D’Alema e Pierferdinando Casini, indicano che il concetto di uragano è decisamente più appropriato. Un uragano che si fa sintesi evidente nella regione levantina, ma ne travalica metaforicamente i confini per diventare caso di portata nazionale.

“E meno male che era SOLO”, ripeteva una ragazza tra tanti, nella marea di gente riversatasi in strada a Bari ed in attesa dell’esito ufficiale, davanti alla sede della Fabbrica di Nichi. Alludeva all’efficace campagna di comunicazione di quei geni della Proforma, che con un solo tratto di penna hanno trasformato il freddo e spavaldo “SOLO contro tutti”, nel più caloroso e coinvolgente “SOLO con tutti”. Ben altra incisività rispetto alla parodia usata da Boccia di un vecchio refrain da Grappa Piave, quello che negli anni ’60 faceva ripetere a Luigi Vannucchi prima, e ad Enzo Tortora poi: “Col cuore si vince”.

Il messaggio che arriva oggi alla politica, dalle file lunghissime di votanti-paganti, circa 200mila (un numero più che doppio delle precedenti primarie di cinque anni fa), è chiaro e netto. E’ finito il tempo delle decisioni calate dall’alto. L’approccio federalista alle diverse declinazioni dei destini regionali è molto più radicato di quanto si osasse temere. Le comunità locali sono più mature, più consapevoli e decisamente più coraggiose di quelle della generazione precedente. I soloni della politica se ne facciano una ragione.

In una gelida domenica di gennaio è successo qualcosa di straordinario. E' successo in Puglia. E' successo al Sud. Unica regione in Italia, in cui si conferma che un modo diverso, più partecipato e più condiviso di scegliere un candidato c'è e funziona. Forse oggi diventa più comprensibile la resistenza ostentata dalla dirigenza del Partito democratico. Le primarie non le volevano, hanno dovuto accettarle e riconoscerne gli effetti. Non è una rivolta. E' una rivoluzione! Ed ha i caratteri gentili di una nuova primavera. Magari un po’ precoce, ma sicuramente ricca di ritrovate speranze. Oggi, in Puglia, è festa di democrazia.

Antonio V. Gelormini


COMMENTO PD DAUNO = “La vittoria netta e indiscutibile del presidente Vendola è frutto del processo democratico attivato dal Partito Democratico con la decisione di svolgere le primarie e attribuire agli elettori di centrosinistra la scelta del candidato alla presidenza della Regione”. E’ il commento di Paolo Campo, segretario provinciale del Pd, all’esito della consultazione di domenica. “La straordinaria mobilitazione registrata anche in quest’occasione, attorno a una personalità di grande spessore qual è Francesco Boccia, conferma la vitalità del confronto all’interno della coalizione al governo della Regione Puglia - continua - ma non riduce l’importanza del tema dell’allargamento della coalizione all’area moderata della società pugliese, poiché da questa derivano opzioni programmatiche più inclusive e maggiore stabilità istituzionale”.

La notizia del sostegno dell’UdC alla candidatura di Adriana Poli Bortone “segna una battuta d’arresto, ma non chiude questa prospettiva”. Volgendo lo sguardo all’interno del Pd, “una sconfitta non è mai piacevole da subire, ma è importante valorizzare la maturità del gruppo dirigente foggiano, giacché in Capitanata si registra il migliore risultato del Partito Democratico”. Giovedì 28 gennaio è convocata l’Assemblea provinciale (ore 16.30, Altrocinema Cicolella, Foggia) per l’elezione degli organismi dirigenti. “E’ l’occasione che ci viene fornita per rafforzare ulteriormente il nostro profilo programmatico e operativo in vista delle elezioni regionali - conclude Campo - in cui saremo al fianco del presidente Nichi Vendola con la lealtà e l’impegno che non sono mai venuti meno in questi 5 anni”.

IL COMMENTO DI MICHELE BORDO = “Il successo di Nichi Vendola alle primarie di domenica è indiscutibile. Va sottolineata, tuttavia, la generosità di Francesco Boccia che ha scelto la via difficile delle primarie per mantenere unito il centrosinistra, pur potendo ottenere la candidatura per investitura e nonostante i rischi politici e personali che correva. Scegliendo il confronto, Francesco Boccia ha dimostrato che in politica è possibile e doveroso anteporre le ragioni generali a quelle personali; e tutti dovrebbero dargliene atto”.

Archiviate le primarie, Michele Bordo, deputato del Pd, guarda alla sfida elettorale e fa appello al “buon senso di chi ha vinto. Ora è il momento di smetterla con i toni da ultras e di avere rispetto verso chi ha perso; a maggior ragione considerando il ruolo decisivo che, durante la prossima campagna elettorale, avranno la struttura, l’organizzazione, i dirigenti e gli iscritti del Pd per sostenere la candidatura del presidente uscente, sconfiggere la destra e proseguire l’azione di governo del centrosinistra”.

“Ciascuno di noi era ed è ben consapevole di quale sia il valore, politico ed elettorale, di Nichi Vendola – prosegue. - Resta il rammarico di non essere riusciti a costruire, nonostante le primarie e l’auspicio di tutti, la stessa coalizione di centrosinistra che ha saputo vincere in gran parte della Puglia le sfide elettorali della scorsa primavera, anche contro il vento di destra.
“Vivremo la prossima sfida per il governo della Puglia con una coalizione meno larga di quanto fosse auspicabile - aggiunge - e di conseguenza con qualche difficoltà in più. Per vincere, allora, sarà innanzitutto compito del nostro candidato alla presidenza indicare parole d’ordine programmatiche innovative, che arrivino anche ai settori moderati della società pugliese, e infondere in tutti fiducia e coraggio. Il Pd – conclude - sarà certamente al fianco di Nichi Vendola e farà la sua parte fino in fondo per consentire al centrosinistra di riconquistare il governo della Puglia”.




CANDIDATI IN LIZZA = Oltre a Vendola correranno per la poltrona di governatore della Regione Puglia il Partito della Libertà di Silvio Berlusconi e l’Unione di Centro di Pierferdinando Casini. Sul primo fronte la definitiva scelta del candidato è caduta su Rocco Palese, capogruppo regionale.

Sul secondo si registra un colpo a sorpresa: sarà infatti Adriana Poli Bortone - ex ministro, già senatrice di An, ex sindaco di Lecce e fondatrice di “Io Sud” - ad affrontare le imminenti elezioni.

I DATI IN PROVINCIA DI FOGGIA = I risultati finali delle primarie in Capitanata vedono un totale di 30mila 496 votanti. A Nichi Vendola ne sono andati 17mila 13, a Francesco Boccia 13mila 413. Di seguito le preferenze nei Comuni dove l’ha spuntata Nichi Vendola:

Carlantino - 113 contro 6
Chieuti - 76 a 27
Ischitella - dato non pervenuto
Monteleone - 207 a 7
Monte Sant’Angelo - 484 a 265
Orsara di Puglia - 403 a 249
Peschici - 114 a 29
Rodi Garganico - 294 a 66
San Giovanni Rotondo - 1079 a 915
San Nicandro - 419 a 388
IsoleTremiti - 69 a 4
Vico del Garganbo - dato non pervenuto
Vieste - 478 a 430.

 Redazione

 

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