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18/01/2010

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QUANTO VALE IL TRAMONTO DI FOCE VARANO?

Clicca per Ingrandire Si sperava che almeno il tesoro principale della Provincia di Foggia, il Gargano, già pesantemente martoriato da incendi, speculazione edilizia, abusivismo e navi affondate con relativi carichi di veleni (ancora da accertare; ndr), fosse lasciato in pace dalle società che, con gli impianti eolici industriali, hanno devastato il territorio della Capitanata. Purtroppo non è così e la lobby eolica, non contenta della distruzione operata sulla terraferma, è passata all’attacco della costa garganica richiedendo, a diversi Comuni, concessioni demaniali per l’installazione di impianti eolici nelle loro acque.

E’ il caso dei Comuni di Rodi Garganico e Ischitella che si sono visti indirizzare da una società valdostana, la S.E.V.A. srl, una richiesta per installare circa 80 pale di potenza nominale complessiva pari a circa 300 Mw. La S.E.V.A. è pressoché sconosciuta nel panorama eolico italiano, non sembra avere all’attivo nessun impianto eolico in Puglia e addirittura si fa difficoltà a rintracciarne un sito web: situazione impensabile per una società che vuole realizzare opere di questa portata economica.

C’è forse il rischio che anche sugli impianti off-shore assisteremo al solito film già visto sulla terraferma con società che, una volta trovata la strada “burocratica“ giusta, ottengono le autorizzazioni e le rivendono alle multinazionali del settore? La competenza per l’autorizzazione di questo tipo d’impianti è dello Stato e ai Comuni è richiesto un parere che comunque non è vincolante per l’autorizzazione ai lavori. Ciò non significa che i Comuni non possano bloccare tali iniziative: gli istituti di credito, non finanzierebbero mai progetti di questa portata economica senza il consenso delle Amministrazioni e della popolazione residente.

L’Amministrazione di Rodi Garganico si è opposta al progetto perché l’area interessata, oltre a essere inserita nel Parco Nazionale del Gargano, è anche di particolare pregio turistico e naturalistico. A pochi chilometri di distanza, invece, l’Amministrazione di Ischitella, che comprende tutto il comprensorio di Foce Varano e parte del lago Varano, ha effettuato una valutazione opposta a quella di Rodi e, in un Consiglio Comunale convocato in pieno solleone (19 agosto), ha dato parere favorevole al progetto.

La scelta dell’Amministrazione, che vede nel sindaco un convinto assertore, ha provocato violente proteste nei cittadini di Ischitella e in quelli dei paesi limitrofi che, oltre a non capire l’urgenza di convocare un Consiglio Comunale in pieno periodo estivo, si sono sentiti esclusi da una scelta che impatterà su tutta la costa garganica e non solo sul demanio di Ischitella.

Sul sito Garganonews.it, riferimento importante per la popolazione garganica, si legge di “diaboliche iniziative di alcuni Comuni, pronti a risolvere i loro problemi di bilancio…” e si accusa il Consiglio Comunale di Ischitella di aver deliberato “qualcosa di davvero scandaloso per il territorio, aggiungiamoci vergognoso per l’etica e mancanza totale di chiarezza”. Parole pesantissime che illustrano egregiamente il clima creatosi su questa vicenda che interessa tutti i cittadini della provincia di Foggia e non solo l’Amministrazione di Ischitella, che evidentemente pensa di poter disporre di un bene patrimonio di tutti a proprio piacimento.

La situazione è resa ancora più scandalosa perché al Comune sono stati offerti (non si capisce a che titolo!) dalla società valdostana la miseria di 300mila euro l’anno. A fronte di un possibile utile annuo, per la società privata, di circa 120 milioni di euro (240 miliardi di lire!) al Comune è stato offerto appena lo 0,4 percento e scandalosamente questa miseria è stata ritenuta congrua dal primo cittadino e dalla sua Amministrazione! Una miseria che non ha eguali in Italia e in provincia di Foggia, dove le società eoliche non sono state certo di manica larga coi Comuni dove hanno realizzato gli impianti.

Un’offerta del genere dovrebbe indignare e offendere l’intero territorio garganico ed è veramente incredibile che un’Amministrazione, la quale dovrebbe preservare il suo territorio già in pesante sofferenza, prenda in considerazione proposte simili. Naturalmente sono stati offerti anche posti di lavoro ma ovviamente senza spiegare il “come”, il “dove” e il “quando” essi dovrebbero nascere.

Selve di pale eoliche hanno prodotto non più di 40-50 posti di lavoro a tempo indeterminato in tutta la provincia di Foggia. Non si capisce quali posti di lavoro possa produrre un impianto off-shore dove la manutenzione è praticamente inesistente. Il sindaco di Ischitella, accusato da molti di non avere mai coinvolto la cittadinanza su questo tema, ha partecipato ad un incontro organizzato da un circolo politico di centro destra che lo sostiene politicamente. L’incontro pubblicizzato (in maniera improvvida secondo qualcuno) sul gruppo che su Facebook si oppone al progetto, ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini, dei rappresentanti di numerose Associazioni garganiche, tra le quali il Comitato per la tutela del mare garganico e “Io sono garganico”.

Dalla registrazione dell’incontro (http://cid-7c9bab46bdd4dbf9.skydrive.live.com/self.aspx/IL%20GARGANO%20NUOVO/OFF%20Shore%20Ischitella/REC001.WAV) è possibile rendersi conto che non è stato facile per il sindaco Colecchia e il suo vice Leonardo La Malva tenere testa alle critiche e ai dubbi di tutti coloro che vedono in questa decisione un atto scellerato teso a deturpare irrimediabilmente il territorio e di cui tra l’altro, viste le offerte fatte, non se ne comprendono i reali motivi.

Molto bello e toccante l’intervento di un giovane garganico, Pio Speraddio: “Farò sentire sempre la mia voce perchè amo la mia terra meravigliosa e soffro nel vedere di quanto siamo incapaci di gestirla e valorizzarla. Sono favorevole all'energia pulita però il nostro Gargano, Sig. Sindaco, non è il posto giusto per questo progetto" (link http://www.puntodistella.it/news.asp?id=3120). E d’altronde come dargli torto, le collanine offerte ai nativi da Cristoforo Colombo quando conquistò l’America, erano una fortuna se paragonate ai 300mila euro offerti dalla società valdostana all’Amministrazione di Ischitella.

Pasquale Trivisonne


 adessoilsud.it

 

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