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12/12/2009

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QUANDO LA FINIREMO DI “FARE” GLI INSENSIBILI?

Clicca per Ingrandire La Prefettura di Lecce (Ufficio territoriale del Governo) con ordinanza-ingiunzione emessa in data 9 settembre corrente anno ha respinto il ricorso presentato da un utente della strada avverso un verbale di contestazione di contravvenzione stradale per divieto di sosta. Nel contesto dell’ordinanza-ingiunzione, tra le motivazioni del rigetto, si legge testualmente: “TENUTE PRESENTI le circostanze e le modalità dell’infrazione (… omissis …) tra l’altro anche la Corte di Cassazione con sentenza 1272/2008 ha chiarito che ANCHE CHI E’ ALLA GUIDA DI PERSONE DISABILI (sic!!!; ndr) è tenuto al rispetto delle norme previste dal codice della strada”.

L’affermazione è talmente assurda da rendere palese l’errore materiale, intendendo forse dire, l’oscuro funzionario, che “IL DISABILE ALLA GUIDA DI VEICOLI” è tenuto eccetera eccetera! Tale fatale distrazione - forse ‘lapsus freudiano’? - costituisce l’indice dell’attenzione con la quale lo stesso funzionario ha esaminato la vicenda e, in generale, dell’attenzione che si rivolge a queste problematiche.

Nella fattispecie - tornando al caso in questione - l’auto dell’utente era parcheggiata in un’area che il verbalizzante definisce “marciapiedi” ma la cui natura è stata contestata in sede di opposizione in quanto, pur trattandosi di area rialzata, recava una ampia rampa di accesso per i veicoli. Inoltre, l’auto medesima: 1. esibiva, in evidenza sul cruscotto, il contrassegno ministeriale che individua i veicoli a servizio delle persone disabili; 2. non intralciava il transito di altri veicoli o di pedoni; eppure, nonostante ciò, è stata ugualmente multata.

In sede di opposizione l’utente ha evidenziato che, stanti le suddette circostanze, ben poteva applicarsi l’art.11, comma I, del D.P.R. 24/07/96 n.503, che testualmente recita:” Alle persone detentrici del contrassegno di cui all'art. 12, viene consentita dalle autorità competenti la circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio, purché ciò non costituisca grave intralcio al traffico nel caso di sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse o per esigenze di carattere militare, ovvero quando siano stati stabiliti obblighi o divieti di carattere permanente o temporaneo, oppure quando sia stata vietata o limitata la sosta”.

L’Ufficio Territoriale del Governo, con motivazioni affrettate e generiche, ha respinto il ricorso, ignorando anche un motivo di necessità e urgenza avanzato dal ricorrente, e rendendo necessario un ricorso al Giudice di Pace che, auspichiamo, farà giustizia. Con ciò ha dimostrato una totale assenza di sensibilità verso il problema della mobilità delle persone afflitte da problemi di deambulazione.

Se si pensa ai disabili come oggetti da guidare, e non come soggetti capaci di guidare un veicolo, non si comprende che è necessario agevolare al massimo la loro autonoma mobilità, perché in questa maniera si facilita l’inserimento degli stessi nella vita lavorativa e sociale, si migliora la loro qualità della vita e si riducono i costi dei servizi sociali.

In generale, è opinione del componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata, che il sodalizio “Cuoreamico” cominci a considerare inutile regalare automobili ai bambini disabili bisognosi, se poi le autorità non pongono le condizioni perché le stesse possano autonomamente circolare e avvantaggiarsi di qualche piccolo privilegio, peraltro previsto dalle norme di legge, al quale (chissà…) vorrebbero poter rinunciare.


Ma le Associazioni non demordono e non accettano soste al loro operare. E così a Lucera si svolgerà un confronto sulle diversabilità (il diritto di “essere”, il diritto a “esserci”) frutto della collaborazione tra Direzione Didattica Statale - 2° Circolo “G. Lombardo Radice” e Associazione “I Diversabili Onlus” di Lucera nata in seno alla realizzazione del progetto “SuperAbilMente-per sentire, fare, comunicare” - PON Scuola, promosso e realizzato lo scorso anno, dal Circolo Didattico lucerino. L’appuntamento è fissato per mercoledì 16 alle 18.30 nel Teatro Comunale “Garibaldi” (foto 1 sotto, focus locandina; ndr).

Scuola e Associazione richiameranno l’attenzione sull’educazione alla Pro-socialità attraverso la disseminazione dei risultati del progetto appena concluso e la presentazione del progetto “Namastè-Animare il Rispetto”, promosso dall’Associazione “I Diversabili Onlus” e finanziato dalla Regione Puglia (Assessorato alle Politiche Sociali e Flussi Migratori – Settore Sistema Integrato Servizi Sociali - Progetti per Azioni di Sistema a favore dell’Associazionismo Familiare), che prenderà il via il prossimo gennaio.

La manifestazione si aprirà con la proiezione del film documentario “Se mi trovassi…vorrei che…” del regista Antonio Cosimo Minelli. Parteciperanno all’evento Elena Gentile, assessore a Politiche Sociali e Flussi Migratori della Regione Puglia; Pasquale Dotoli, sindaco di Lucera; Giuseppe De Sabato, dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Foggia; Anna Maria Iorio, dirigente scolastico “G. Lombardo Radice” Lucera; Elisa de Palma, presidente “Associazione I Diversabili Onlus” Lucera; Donato Salfi, docente di psicologia Università degli Studi di Bari; Giulia Mucelli, project manager Kamelot Consulting Foggia.

Info: ufficiostampa@kamelotconsulting.com - cell 348.72.84.371




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