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09/12/2009

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PALE EOLICHE A FOCE VARANO? NO GRAZIE!

Clicca per Ingrandire Arrivano le feste con tutte le sue palle di Natale, ma nel Gargano oltre ai colori delle luci e il sapore delle tradizioni, qualcos’altro distrae l’attenzione dai grigi inverni del nostro territorio. Sto parlando delle diaboliche iniziative di alcuni Comuni, pronti a risolvere i loro problemi di bilancio, o meglio, l’incapacità di gestione di un territorio, con colpi di bacchetta magica, comodamente seduti “in poltrona”. Parliamo questa volta del Comune di Ischitella, che comprende tutto il comprensorio di Foce Varano, parte del lago di Varano, senza contare le tante aree culturali a forte vocazione turistica, dimenticate e lasciate al loro destino.

La riflessione è del tutto spontanea: questi enti stanno trovando risorse nel modo più semplice possibile, cioè speculando per primi su questo territorio, baciato dalla fortuna per natura, ma messo sotto i piedi per scelta. Veniamo però ai fatti. Siamo al 19 agosto 2009. Mentre chi più chi meno si dedica a qualche giorno di ferie, magari con un bel bagnetto a mare, c’è un Comune che non conosce soste e lavora con applicazione e sacrificio agli impegni. E’ appunto il Comune di Ischitella che, nel bel mezzo di feste e festicciole, si riunisce in Consiglio e delibera qualcosa di davvero scandaloso per il territorio, aggiungiamoci vergognoso per l’etica e mancanza totale di chiarezza.

Delibera che la società Seva srl, “VISTO” quello e “VISTO” quell’altro, può tranquillamente procedere alla progettualità di impiantare 80 pale eoliche nel mare al largo di Foce Varano, per la precisione a 6 chilometri dalla spiaggia, quindi tranquillamente visibili da Foce Varano, Ischitella, Vico, Torre Mileto, Rodi, San Nicandro e Lesina. A questo si aggiunge che chiunque attraverserà il nostro mare in direzione Tremiti, parliamo di milioni di turisti l’anno, passerà dinanzi a questo Parco Eolico, per il quale suggerisco un chiosco così da creare attrattiva ai naviganti.

Ora, dal momento che la legge sulle risorse a basso impatto ambientale, nello specifico gli offshore, non richiedono nessun tipo di avallo da istituzioni superiori, ecco come la genialata raggiunge il suo senso. Cosa possiamo fare per risanare le casse del Comune? Signori politici stiamo calmi (sembra aver pensato qualcuno del Comune di Ischitella), possiamo ancora continuare a stare seduti come spettatori alla distruzione del territorio senza aver troppi problemi, mettiamo le pale eoliche al largo e i soldi per risanare arriveranno.

Ma che belle idee. Idee che dimostrano totalmente come alcuni Comuni del Gargano manifestino tutti i loro limiti nella capacità di gestione di un territorio, continuando a non pensare a grandi sacrifici, idee e opportunità per rendere un territorio vincente, ma preoccupandosi solo di dove andare a trovare la pezza a colori per risolvere “l’ultimo dei problemi”, senza pianificazioni strategiche e sviluppo imprenditoriale. Si continua a pensare alle feste, ai fuochi, ai loro giochetti politici di disgregazione, poi invece le emergenze vengono gestite un po’ come ‘last minute’.

Poi pensiamo ad altro, ad esempio come i Comuni (di Ischitella e non solo) non si rendano conto di avere tra le mani una Ferrari che necessiterebbe solo di benzina - le idee! - per farli andare a 300 all’ora. Sembrano invece paesi del Subappennino, sempre a piangere, a pensare di risolvere problemi accontentandosi della loro posizione, non riuscendo quasi mai a capire un concetto semplice. Per avere i risultati, occorre il lavoro vero, fatto di passione per il territorio, di sacrifici, come qualsiasi azienda fa. E invece il luogo comune, non a torto, è che fare politica locale significa pensare ai fatti propri senza rischiare mai, senza impegnarsi troppo, dispensando favori a seconda della situazione. E’ soprattutto non sporcarsi mai le mani col lavoro, perché sembra che questo non gli tocchi.

Intanto, però, giocano coi nostri territori per attutire la loro incapacità. Quindi, signori, abituiamoci a questo e altro, chissà che tra qualche anno non si potranno vendere le spiagge, allora vedrete che lo faranno, insieme a chiese, santuari, monumenti. Magari un giorno sarà possibile vendere le piazze, poi il mare del comprensorio, i laghi e la natura circostante. Venderanno anche l’ombra e se sarà possibile il sole, l’importante è che loro non si sbattano troppo. In compenso, però, dovremmo sbatterci di più noi per rendere decoroso un territorio che nei politici trova molte volte i primi nemici.

Ma completiamo questa minestra aggiungendoci un po’ di sale. Detto che, secondo la loro visione futuristica, con questa scusa del basso impatto ambientale sembra che ci stiano facendo un favore a fare cattedrali nel mare, aggiunto che sentir parlare di nuovi posti di lavoro attraverso questa cattedrale è una fesseria inascoltabile (guardare il Subappennino, se ha avuto posti di lavoro), resta la poca chiarezza dell’operazione.

In pratica, questo Comune delibera il nulla, se non la totale disponibilità nel concedersi tra le braccia della Seva srl e lasciarle fare quanto da loro proposto. Mi spiego meglio. Da quel che si evince non c’è nessuna analisi economica che possa dire quanto il Comune di Ischitella ricavi da questa operazione, cioè non sappiamo nemmeno se ne valga la pena, pur di tenere i politici ancora nei bar, intanto però viene deliberato il nulla, cioè tutto.

E dopo il sale veniamo al pepe. Non risulta un po’ strano anche a voi deliberare cose di cui non si sa il beneficio? Come mai l’opposizione non si è presentata a manifestare l’assenso o il dissenso? Siamo certi che non ci sia altro considerando come questa delibera così pesante, poiché riguarda tutto il Gargano, venga fatta tanto in sordina nei giorni di festa? Voi vendereste una macchina senza sapere cosa vi danno? Magari se non è vostra sì! Ed è forse questo il problema vero, quello di non spiegare niente o poco alla popolazione, di riempirsi la bocca col basso impatto ambientale, di promettere posti di lavoro che non arriveranno e soprattutto viene da chiedere se non sia giusto che ci sia un sospetto su un’operazione che non ha niente di saggio, etico e chiaro nei confronti di un territorio ad altissima propensione turistica.

A questo punto è anche prevedibile una risposta ufficiale del Comune di Ischitella che dichiara di avere “solo” valutato un vantaggio per poi, a seguire, considerare i vantaggi economici, ma a quel punto devono anche spiegare la necessità di una delibera con un Consiglio apposito convocato il 19 agosto, in giorni che di solito l’assenteismo è più che scontato. Come dice un proverbio, “chi non cura la propria magione è un uomo senza ragione”.

Gaetano Berthoud

 Garganonews

 

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