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18/11/2009

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DIARIO DI… BORDO (E NON SOLO)

Clicca per Ingrandire “La crisi dell’agricoltura non ammette divisioni politiche e impone il sostegno unanime dei parlamentari alle proposte avanzate dalle organizzazioni professionali e dai sindacati di categoria, che è nostro dovere imporre all’attenzione del Governo in occasione della discussione della legge Finanziaria presentando e votando un emendamento-Capitanata”. E’ la proposta lanciata da Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, a margine del Consiglio provinciale monotematico convocato per affrontare i temi posti dall’intero comparto con le proteste di piazza.

“Gran parte delle richieste del mondo agricolo sono già contenute negli emendamenti alla Finanziaria proposti dal Pd in Senato e accolti in misura parzialissima dal Governo - continua Bordo. - La Giunta regionale si appresta a varare misure straordinarie per alcuni settori specifici, come annunciato dall’assessore regionale Stefàno; infine, anche la Provincia di Foggia, opportunamente sollecitata dal gruppo Pd, potrebbe assumere atti concreti in direzione del sostegno alle aziende in difficoltà. E’ bene che tutte queste attività e iniziative siano discusse, condivise e coordinate per raggiungere il migliore risultato possibile”.

Di qui la proposta, lanciata all’Amministrazione provinciale, di attivare “un tavolo di confronto tecnico-politico che, nel breve volgere di qualche giorno, metta a punto i documenti che parlamentari, consiglieri regionali e provinciali saranno unitariamente chiamati a presentare e sostenere nelle diverse sedi istituzionali. Mi pare sia questo il modo più serio e costruttivo di svolgere il nostro compito - conclude - assicurando agli agricoltori della Capitanata un sostegno concreto e non solo la produzione di sterili documenti di solidarietà”.


IL TAVOLO TECNICO = Costituire il Fondo di Solidarietà e Sostegno al Credito, a favore delle aziende agricole che si trovino ad affrontare particolari e gravi emergenze di natura economico-finanziaria, e attivare l’Osservatorio dei Prezzi dei prodotti agroalimentari, per rilevare e monitorare le oscillazioni di mercato e il differenziale tra i costi della materia prima e dei prodotti finiti. Sono alcune delle proposte operative contenute nel “Pacchetto Agricoltura” elaborato e presentato dai gruppi del centrosinistra a Palazzo Dogana nel corso del dibattito monotematico sulla crisi del comparto agricolo su cui si è oggi impegnato il Consiglio provinciale.

Il documento, afferma il capogruppo Pd, Antonio Prencipe, è “il nostro contributo al tavolo tecnico che, unanimemente, è stato deciso di costituire e affidare al coordinamento del presidente della Provincia, con l’obiettivo di facilitare il dialogo con le organizzazioni professionali e sindacali e arrivare alla definizione dei documenti da presentare a Regione Puglia e Governo”.

Nel proprio intervento in aula, Prencipe ha ufficialmente dichiarato il sostegno del Pd alla manifestazione di protesta in programma oggi e la “condivisione delle istanze provenienti dal mondo agricolo”. “Pur se prive di competenze amministrative specifiche - si legge nella premessa politica al Pacchetto Agricoltura - le istituzioni del territorio sono chiamate nell’immediato a impegnarsi in direzione dell’attenuazione degli effetti della crisi”.

IL FONDO DI SOLIDARIETA’ = Uno strumento può essere il Fondo di Solidarietà e Sostegno al Credito, “alla cui costituzione sono chiamati a partecipare soggetti pubblici e privati. Il partenariato istituzionale dovrebbe fare perno sulla Provincia di Foggia e tutti i Comuni della Capitanata, per poi estendersi, ad esempio, a: Comunità Montane, Parco del Gargano, Camera di Commercio, Consorzi per la Bonifica, Gal e quant’altri operano a sostegno dell’agricoltura e dall’agricoltura traggono il proprio sostegno o, in alcuni casi, la propria ragione d’essere. A maggior ragione, dunque, la solidarietà nei confronti di chi produce alcune tra le materie prime più pregiate del mondo deve essere concretamente dimostrata dalle aziende e industrie di trasformazione agroalimentare, con il versamento di contributi a fondo perduto da corrispondersi in percentuale al proprio fatturato. A puro scopo esemplificativo, se Provincia e Comuni versassero 1 euro per ogni residente, il fondo potrebbe contare già su 1,2 milioni”.

“Il nostro obiettivo politico è fornire ogni contributo utile a superare la crisi e costruire un’agricoltura competitiva - conclude Prencipe. - Per questo condividiamo il percorso intrapreso con la costituzione del tavolo tecnico e auspichiamo si arrivi ad assumere, anche da parte della Giunta provinciale, atti concreti”.


LE PROPOSTE

Premessa - La Capitanata è la seconda provincia italiana per reddito agricolo, dunque è tra le aree geografiche ed economiche più sensibili al profondo processo di riorganizzazione determinato dalle riforme della Politica Agricola Comunitaria, delle regole mondiali del commercio e, da ultimo, dagli effetti della crisi finanziaria e produttiva globale.

La crisi strutturale che affligge il comparto primario da ormai un quinquennio è la dimostrazione più evidente dell’incancrenirsi dell’emergenza anche a causa della mancata articolazione di una strategia complessiva di riorganizzazione e rilancio del settore.

Non rispondono a tale obiettivo le politiche attuate dal Governo Berlusconi per mano, ed è la prima volta che ciò accade, di un ministro leghista, interprete di una cultura di emarginazione del Sud. Basti qui citare il dato, diffuso da Confagricoltura in questi giorni, dell’avvenuto taglio del 48 percento delle già insufficienti risorse ordinarie destinate all’agricoltura.

Le indecisioni e le incertezze della Giunta regionale nella definizione dei bandi per l’assegnazione delle ingenti risorse del Piano di Sviluppo Rurale hanno ulteriormente aggravato il quadro di crisi ed impedito una piena assunzione di responsabilità, da parte del mondo agricolo, rispetto al tema del futuro assetto produttivo.

Pur se prive di competenze amministrative specifiche, le istituzionali del territorio sono chiamate, nell’immediato, ad impegnarsi in direzione dell’attenuazione degli effetti della crisi. In prospettiva, è nostro compito concorrere alla promozione di un’agricoltura competitiva, capace di generare reddito, proiettata sui mercati europei e mondiali, aperta all’innovazione.

Come superare la crisi = L’attuale congiuntura negativa è particolarmente segnata dall’aggravarsi delle difficoltà finanziarie delle aziende agricole: indebitate nei confronti dello Stato e delle sue agenzie (Equitalia e INPS innanzitutto); limitate nell’accesso al credito, ciò a causa della diffusa e gravosa situazione debitoria.

In attesa, ed eventualmente a integrazione, degli auspicati provvedimenti dei Governi regionale e nazionale, l’Amministrazione provinciale ha le prerogative istituzionali e le competenze amministrative per attivare il Fondo di solidarietà e Sostegno al credito destinato a sostenere le aziende agricole che si trovino ad affrontare particolari e gravi emergenze di natura economico-finanziaria. Verificato e valorizzato l’impatto territoriale diffuso della crisi del comparto agricolo, alla sua costituzione sono chiamati a partecipare soggetti pubblici e privati.

Il partenariato istituzionale dovrebbe fare perno sulla Provincia di Foggia e tutti i Comuni della Capitanata, per poi estendersi, ad esempio, a: Comunità Montane, Parco del Gargano, Camera di Commercio, Consorzi per la Bonifica, Gal e quant’altri operano a sostegno dell’agricoltura e dall’agricoltura traggono il proprio sostegno o, in alcuni casi, la propria ragione d’essere.

A maggior ragione, dunque, la solidarietà nei confronti di chi produce alcune tra le materie prime più pregiate del mondo deve essere concretamente dimostrata dalle aziende e industrie di trasformazione agroalimentare, con il versamento di contributi a fondo perduto da corrispondersi in percentuale al proprio fatturato. A puro scopo esemplificativo, se Provincia e Comuni versassero 1 euro per ogni residente, il fondo potrebbe contare già su 1,2 milioni.

Fissare fin da ora i criteri per l’individuazione e la concretizzazione della partnership istituzionale ed economica, e su tale proposta richiedere e ottenere un pronunciamento esplicito del Consiglio provinciale, consentirebbe alla Giunta di operare con un ampio sostegno e di imprimere maggiore celerità all’attuazione di un progetto concreto e rapidamente attuabile per far fronte all’emergenza.

 Comunicati stampa

 

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