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03/11/2009

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TURISMO: QUALE FUTURO?

Clicca per Ingrandire La stagione estiva 2009 ci porta a fare diverse riflessioni: considerando innanzitutto che il "Grande Calo", "La Crisi" e tutto il resto non hanno lasciato alcun segno evidente, ha invece confermato che chi fa turismo privilegiando la qualità, certamente riesce meglio ad affittare alloggi anche in seguito. Ma soprattutto emerge in modo definitivo quante regole e abitudini consuete sono ormai da lasciare alle spalle.

Oggi il mercato turistico ci indica chiaramente che gli ospiti privilegiano il contatto diretto con le strutture, utilizzano moltissimo le risorse di internet per le loro scelte e piace sempre di più contattare direttamente la struttura e semmai cominciare a fidelizzare già al telefono con piccole raccomandazioni sulle loro abitudini e tipo di alloggio. Chiedono al solito lo "sconto finale", trattano, chiedono miriadi di informazioni sapendo che la persona che sta interloquendo con loro poi sarà lì, nella struttura, quando arriveranno.

- "Salve, siamo i signori Rossi, abbiamo una prenotazione, c'è la signora Francesca?"
- "Certo, sono io, ci siamo sentiti per telefono... come è andato il viaggio? Ben arrivati!"

Questo è cosa oggi prediligono i turisti... il contatto diretto.

D'altra parte le strutture sono chiamate a essere più protagoniste per se stesse e col proprio sito web e varie strategie, insieme a materiale di supporto, così da poter sempre più "raggiungere" direttamente utenti, probabili ospiti, colpire grandi mercati o di nicchia, molte volte proponendosi con successo verso territori e nazioni direttamente con le proprie risorse. Certo, occorre lavorare su queste strategie, ma in compenso esse possono riversare la migliore offerta direttamente all'utente finale, un percorso che se fatto con criterio e senza troppi grattacapi, non solo migliora la visibilità in modo diretto, rafforzando quindi il "brand" dell'attività, ma porta a "risparmiarsi" decine di migliaia di euro in provvigioni da riconoscere ad agenzie e tour operator.

A questo aggiungiamo che proprio il rapporto diretto aiuta a radicare la struttura, che però necessita di essere all'altezza, a far sì che si crei quello zoccolo duro di ospiti che ritornano di anno in anno proprio per merito della "fidelizzazione" con la struttura.

Altro aspetto da tener conto è che forse qualcuno non si è accorto che proprio questi fattori dettati dalle nuove leggi di mercato, hanno portato un declino, o meglio ancora, un tracollo o addirittura un collasso delle agenzie e tour operator che, soprattutto negli ultimi 5 anni, si sentono sempre più scavalcati, cercando ancora di trovare un nuovo ruolo o assetto alle loro strategie. E così è accaduto (chiediamolo agli operatori) che a parte qualche grosso tour operator, molti sono andati incontro a veri e propri crolli finanziari e a lasciarci le penne sono stati anche molti operatori del Gargano; agenzie incorporate in altre ma che non rispondono ai debiti della precedente, addirittura in altri casi agenzie completamente scomparse con sedi chiuse, quindi irrintracciabili.

Certo non stiamo parlando di grossi Tour Operator, ma anche loro non se la passano meglio, tant'è che stanno riuscendo a "galleggiare" quelli che hanno investito direttamente creando strutture in Italia o all'estero, o con contratti di affitto ma gestendo direttamente alcune strutture. Chi invece è rimasto solo a fare operazioni di intermediazione ha visto e vede sempre di più come quel ruolo così strategico di qualche anno fa, sta diventando definitivamente vecchio e troppo oneroso per piccole strutture.

Queste son cose che non diciamo solo noi, ecco perchè ci sorprende un po’ sentir parlare di "Borsa del Turismo Garganico" (evento svoltosi a Vieste dal 14 al 17 settembre) come se fosse un nuovo riferimento da cogliere per la nostra crescita turistica, un appuntamento destinato a ripetersi - leggendo il comunicato degli organizzatori, - una convention che ha ospitato tour operator "pronti" a incontrare i nostri operatori turistici per possibili accordi commerciali.

Certamente non è la prima volta che vengono fatte queste operazioni, ma a parte il tempo che cambia le regole, potremmo aggiungere che non ci sarebbe niente di strano se un'azienda investisse su queste operazioni, come ha già fatto Guglielmi Viaggi, invitando a proprie spese i vari tour operator internazionali e decidendo con chi fidelizzare a seconda degli accordi o aspettative.

Diverso è, questo suona strano, far passare per un "Borsa del Turismo Garganico" un'operazione prettamente commerciale, dove prima dei tour operator c'è qualcuno che fa filtro. A quel punto avrebbe dovuto avere un'altra denominazione, ma l'abitudine a far passare cose "per il Gargano" quando poi non sono iniziative istituzionali, ma private, forse un po’ propagandiste, esiste già da tempo in questo territorio.

Ma superiamo questa "piccolezza" e parliamo un po’ della strategia. Forse dopo le cose dette potrebbe suonar strano se diciamo che anche noi siamo d'accordo a invogliare Tour Operator per questo territorio. Si lo siamo, sempre che vogliano "vendere" il nostro territorio da ottobre ad aprile, ci interesserebbe sapere ad esempio se c'è qualche tour operator disposto a vendere oltre al "Capodanno a Parigi" e il "San Valentino a Verona", il Capodanno a Vieste e il San Valentino a Vico del Gargano, oppure Pasqua a Mattinata, piuttosto che il Carnevale di Manfredonia o Rodi Garganico a febbraio.

Ora però lasciamoci alle spalle "borse" e tour operator e proviamo a parlare di web. Anche perchè dopo le premesse fatte, potremmo anche sostenere che oggi il web è davvero il futuro del mercato turistico. Ma non è così. La verità è che il mercato turistico ha la necessità di rinnovarsi con tutte le varie strategie constantemente, non c'è ricetta che possiamo ritenere definitiva, idee che un anno prima erano attualissime, dopo un anno possono addirittura sembrare scontate.

Pertanto chi solo oggi "si sveglia" e identifica nel web il mercato a cui poter fare presa, non significa esattamente essere al passo coi tempi, ma risulta indubbiamente in ritardo, dove "le posizioni strategiche" sui vari motori di ricerca sono ormai quasi impossibili da ostacolare. Chi vorrebbe oggi essere protagonista sui motori di ricerca, si accorge senza troppe analisi di quanto sia fuori tempo, si accorge che se ci avesse investito 2 o 3 anni fa avrebbe certamente avuto il suo successo, ma oggi, al 99 percento dei casi è in "fuori gioco", a meno che per avere ciò che 2 anni fa avrebbe avuto quasi gratuitamente, non decida di investire migliaia di euro.

Questo perchè, tanto per essere chiari, i risultati di google sono "solo" 10 per pagina, mentre l'abitudine di chiedere il massimo, anche se fuori tempo, resta. Ed ecco come operatori arrivati un po’ in ritardo pensano oggi di poter fare richieste del tipo "fammi il lavoro, ma mi raccomando voglio il mio sito in prima pagina!" Tutto ciò quasi a sminuire la capacità di alcuni nel poter realizzare per conto delle strutture risultati efficaci, quasi a volersi pulire la coscienza in un solo colpo per il tempo perso, diciamo pure ad autogiustificarsi attraverso un colpo di coda. Chi è del settore però sa che così non è.

Ma anche chi del settore lo è, lancia un'altra iniziativa che incombe sulla categoria turistica dal nome "Gargano Road: il 2010 parte dal web". A parte "la leggerezza" di questi signori nel contattare le strutture - a volte sottolineando una “certa” collaborazione con “Tuttogargano”, quindi sostenendo anche una nostra eventuale presenza, cosa del tutto idealistica, ma questo importa poco se non per la "invadenza" gratuita - parliamo un po’ di questi convegni itineranti. Ecco quindi che abbiamo un altro caso "poco identificato", cioè qualcuno che vuol far credere che il 2010 è l'anno giusto per puntare sul web.

Personalmente crediamo che il 2010 sia l'anno giusto per raccogliere le briciole rimaste sul web, l'anno giusto per capire quanto si sia sbagliato nel non svegliarsi prima. Crediamo che sia l'anno giusto perchè chi è in ritardo comprenda che nel turismo se arrivi tardi una volta, arriverai tardi altre volte. Diciamo che il 2010 è utile perchè gli operatori, dopo anni "comodi", si renderanno conto che per portare avanti una struttura turistica necessitano continue strategie e aggiornamenti, seguire dove "corre" il turismo, recuperare il tempo perduto e soprattutto cercare di cavalcare l'onda di segnali che puntualmente portano novità. Il web è importante, anzi importantissimo, ma guai a pensare che fatta una buona attività web, ammesso che si riesca ancora a riprenderla, si è fatto il massimo.

Chiudiamo con "un ritorno" ai tour operator. In questi giorni sta girando per il Gargano una sorta di tour operator, un grosso gruppo identificato come "Domina". Bene, signori, avviso ai naviganti e ai diportisti: questo gruppo creerà diversi problemi a tutti, incluso chi nel web si è svegliato a tempo. Sapete perché? Perché per anni un considerevole numero di operatori, anziché adottare direttamente una strategia vincente e monitorata, si è sufficentemente preoccupato di fare le tariffe e semmai ridurle sotto periodo, a volte scendendo del 30-40 percento.

Oggi, con la stessa sufficenza o forse con maggiore necessità, sta chiudendo accordi con questo gruppo a prezzi a dir poco "spaventosi". Sì, qualcuno però potrebbe aggiungere che per la loro politica tutto questo non interessa. D'accordo, non significa tuttavia che non li tocchi. Se, a esempio, fosse possibile alloggiare nell'albergo di fronte al vostro alla metà del vostro prezzo, siete proprio sicuri che la cosa non vi tocca, in nome della vostra capacità imprenditoriale e delle buone strategie web intraprese?

Oggi il web è materia in età avanzata per il turismo. Chi deve recuperare può provare, ma attenzione al mercato turistico, seguite bene ogni cosa che avviene, pensate al domani e più di ogni cosa fate sì che la vostra struttura sia valida, pulita, confortevole, anche perché, al di là di tutto, è solo la vostra passione che può fare ogni differenza.

Gaetano Berthoud



 Garganonews

 

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