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04/10/2009

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COME OGNI ANNO TORNA LA FESTA IN PIAZZA DEL POPOLO

Clicca per Ingrandire Forse perché al centro dell'altare troneggia la Madonna del Rosario (foto del titolo; ndr), la peschiciana chiesa del Purgatorio è anche il luogo di culto a lei dedicato. La festa cade la prima domenica di ottobre ed è organizzata dalla omonima Confraternita. Nei giorni precedenti si recitava, e si recita tuttora, questa novena: “Del Rosario, o gran Regina / Figlia, Madre, Sposa eletta / Della Triade benedetta / Onoranza d'ogni età. // Il Rosario che ci desti / è corona di bellezza, / il Rosario è la salvezza, / dell'afflitta umanità”. Il Santo Rosario è considerato la preghiera prediletta della Madonna. Non è soltanto un ripetere tante volte “Ave Maria” e “Padre Nostro”. E’ un dialogo cuore a cuore con Maria. E’ una preghiera da meditare. E’, soprattutto, una preghiera da vivere.

L'origine della devozione è antica. Le prime attestazioni risalgono al 12° secolo, quando era chiamato “salterio” o “vangelo dei poveri”. Chi non sapeva leggere meditava in tal modo i misteri cristiani. San Domenico e i suoi frati furono i principali propagatori del culto del Rosario: la “salutazione angelica” era recitata in comune, in forma solenne, affinché l’acclamazione di tutto un popolo salisse al cielo con maggiore forza. Interrotto nel Trecento per la terribile peste che desolò l'Europa, il culto fu ripristinato, nel secolo seguente, da Alano de La Roche, padre domenicano di Bretagna, che incentivò la preghiera, riferendo “alcune promesse” di Maria Santissima ai devoti del Rosario:

“A tutti coloro che reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione: 1) Il Rosario sarà un'arma potentissima contro l'Inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie; 2) Chi si raccomanderà col Rosario non perirà; 3) Chiunque reciterà devotamente il S. Rosario, con la meditazione dei Misteri, si convertirà se peccatore, crescerà in grazia se giusto e sarà fatto degno della vita eterna; 4) Io libero ogni giorno dal Purgatorio le anime devote del mio Rosario; 5) I veri figlioli del mio Rosario godranno di una grande gioia in Cielo; 6) Ciò che chiederai col Rosario, l'otterrai; 7) Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità; 8) La devozione del Santo Rosario è un gran segno di predestinazione”.

Ma il culto si diffuse soprattutto dopo la vittoria di Lepanto, avvenuta il 7 ottobre 1571. E’ la famosa battaglia che vide la sconfitta della terribile flotta turca da parte dell'armata cristiana guidata dai Veneziani. L'evento si svolse di domenica, ed era il giorno dedicato alla solennità della Vergine del Rosario: la vittoria fu attribuita alla sua potente intercessione e per tale merito fu definita "Aiuto dei Cristiani". Nel 1572 Pio 5° stabilì che si celebrasse la solennità della “Vergine delle Vittorie” sotto il titolo del Santo Rosario, mentre nel 1573, nel giorno stesso in cui le confraternite del Rosario a Roma e nel mondo cristiano facevano pubbliche processioni, Gregorio 13° decretò che la festa fosse celebrata la prima domenica di ottobre.

E oggi, tutti intorno alla Madre Celeste all’interno del piccolo tempio di Piazza del Popolo e poi nella consueta processione del mattino. In serata, il trattenimento musicale col gruppo folkloristico i “Suatt”.

Teresa M. Rauzino

 Redazione

 

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