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10/04/2008

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Scuola: tra sogno e realtà: IL LICEO SCIENTIFICO DI PESCHICI

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La lettera che il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ha inviato ai Dirigenti scolastici in apertura del corrente anno scolastico, per ufficializzare l’innalzamento dell’obbligo, favorire il successo formativo e prevenire e contrastare la dispersione scolastica, ha aiutato noi docenti a riflettere ancora una volta sulla scuola .Oggi si parla di crescente diversità socio-culturale; di apprendimento di valori sociali e civici quali la cittadinanza, l’uguaglianza, la tolleranza e il rispetto, per unificare tutti gli Stati membri dell’Europa, ai fini del rafforzamento della coesione sociale. Il Parlamento e il Consiglio europeo raccomandano che gli Stati membri sviluppino l’offerta di competenze chiave, valide per tutti, in una strategia di apprendimento permanente che va da prima della scuola a dopo la pensione. Le competenze chiave derivano da una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini valide per realizzare uno sviluppo personale, una cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Si delineano otto competenze che vanno dalla comunicazione nella madrelingua (1); alla comunicazione nelle lingue straniere (2); dalla competenza matematico- scientifica e tecnologica (3); alla competenza digitale (4); sociale e civica (6); spirito di iniziativa e imprenditorialità (7); consapevolezza ed espressione culturale (8). Volutamente non ho citato la competenza numero cinque, perché merita una riflessione a se stante: è quella dell’imparare a imparare, che presuppone l’acquisizione delle abilità di base come lettura, scrittura e calcolo, insieme all’uso delle competenze TIC, necessarie per un ulteriore apprendimento.
Una persona deve dunque conoscere e comprendere le proprie strategie di apprendimento preferite, le lacune presenti nelle abilità e quindi cercare le opportunità di istruzione e formazione e gli strumenti di orientamento e sostegno disponibili. Da ciò si evince che ciascuno di noi deve essere motivato e fiducioso per perseverare e riuscire nell’apprendimento, lungo tutto l’arco della vita .
Ma qual è il ruolo dell’istituzione scuola in tutto ciò? Gli innumerevoli edifici scolastici, disseminati su tutto il territorio nazionale, possono far fronte alle novità?
Caro ministro, ogni inizio d’anno si presenta con le solite urgenze e inadempienze: carenza di banchi, sedie, lavagne; locali ai limiti dell’agibilità ; assenza di laboratori informatici, scientifici, linguistici. Parlo di quell’Italia periferica e marginale, che poco appare in tv e sui quotidiani. A Peschici, piccolo centro del Gargano, le aule del liceo scientifico “Fazzini” (sezione staccata di Vieste ) sono dislocate su tre piani di uno stabile privato, due sotto il livello strada ed uno al di sopra. Non esiste un laboratorio e neppure una cassettiera dove custodire il registro personale. Seppure nel disagio, non manca a noi docenti la volontà di svolgere la nostra funzione di formatori e l’entusiasmo di inventare una strategia didattica, capace di far acquisire ai nostri alunni le stesse competenze di un loro compagno più fortunato, perché residente a Bologna o Milano. Come sempre tutto è affidato alla coscienza di ciascuno di noi e ogni novità deve passare il vaglio di difficoltà oggettive, spesso derivanti da un progetto politico inadeguato a far fronte alla spesa del comparto scuola.
Un appello tante volte rivolto al Presidente della provincia, dott. Carmine Stallone, è stato quello di “posare” al più presto la prima pietra dell’edificio scolastico promesso e progettato per Peschici, per dare al nostro piccolo comune, colpito tanto duramente dagli incendi di luglio, una nuova linfa vitale che servisse a realizzare quella competenza sociale e civica, capace di formare cittadini attivi in grado di interagire con il loro territorio, salvaguardare l’ambiente e progettare un futuro imprenditoriale sano e competitivo.
Perché non siamo stati ascoltati anche noi?
Siamo forse figli di un Dio minore? = GRAZIA SILVESTRI (Docente di Lettere Liceo Scientifico “Fazzini” di Peschici)

 Redazione

 

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