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16/08/2009

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SAN GIOVANNI ROTONDO: “IMPACCHETTATA” LA FONTANA

Clicca per Ingrandire Quaranta rotoli di carta igienica, bianca, pulita, cioè non utilizzata, sono stati pazientemente srotolati e lanciati, come festose ghirlande, intorno alla fontana sita in Corso Umberto I, impacchettandola per qualche ora. Il senso dell’azione era più che evidente: non si trattava di deturpare né di danneggiare il blocco di pietra (come potrebbe la carta igienica?), semmai di straniarne il significato, spostando l’attenzione sul suo eventuale utilizzo ed enfatizzando l’aspetto estetico che ha sempre stimolato la fantasia dei sangiovannesi con grotteschi nomignoli.

Un gesto, dunque, simbolico e pacifico, maturato all’interno dei seminari di studio del Cine Festival del Gargano dove si è parlato di luoghi, della bellezza della Puglia e della straordinaria originalità dei centri storici. All’azione, definita “futurista” nell’anno del centenario del Manifesto di Marinetti, hanno partecipato molti cittadini, e scrittori, registi e giornalisti (tra i quali Eusebio Ciccotti, professore di Storia del Cinema all’Università di Foggia, Nico Cirasola, il regista di Focaccia Blues, Salvatore Ritrovato, scrittore e professore di Letteratura italiana all’Università di Urbino, Gennaro Tedesco, giornalista, Edoardo Winspeare, il regista di Sangue vivo, e altri artisti).

Verso la fine della manifestazione è arrivata la Polizia Municipale su sollecitazione di un consigliere comunale di opposizione e di un assessore, i quali non hanno gradito l’iniziativa, bollandola come un gesto che disturbava la passeggiata dei turisti e dei cittadini che affollavano il corso principale della città. È stato il sindaco di San Giovanni Rotondo, Gennaro Giuliani, a risolvere la questione, insieme all’assessore alla Cultura Carlo Macrini, chiarendo alla pattuglia della Polizia Municipale che il gesto andava considerato non come vandalico ma come una “provocazione culturale”.

La carta igienica è stata rapidamente rimossa… ma in fondo alla vasca asciutta continuavano a giacere rifiuti di plastica e di vetro, giornali, scatolette vuote. L’«azione» voleva inoltre essere un omaggio alla storia culturale del nostro paese: quest’anno ricorre il centenario del Manifesto del Futurismo, l’unico movimento d’avanguardia (letteraria, artistica, musicale, teatrale, cinematografica, architettonica e gastronomica) prettamente italiano, che ebbe straordinaria diffusione internazionale. Il Futurismo incoraggiava artisti, intellettuali e cittadini a manifestare creativamente il proprio dissenso, il cui valore poteva essere colto con un po’ di “sense of humour”.

Così il Cinefestival, che aveva come tema “Viaggio a Sud”, ha concluso il suo viaggio: non voleva restare lettera morta, ma stimolare la popolazione a prendere coscienza delle cose da fare e a guardare con ironia a quello che non va. Intervenire nei centri storici con rispetto per la storia significa amare la memoria, la cultura di un popolo. San Giovanni Rotondo è una città che accoglie i suoi turisti con la vestaglia e i bigodini; serve recuperare un look adeguato, naturalmente unico, come le città che non voltano le spalle alla propria storia ma la valorizzano, senza mistificarla, e la fanno diventare un fiore all’occhiello.

 Redazione

 

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