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03/08/2009

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UN TRENINO NEL BOSCO DA “RESUSCITARE”

Clicca per Ingrandire Solcano la Foresta Umbra alcune vecchie mulattiere che dall’interno del suo cuore verde scendono tra magnifici panorami verso il mare. Oltre a queste vecchie vie di comunicazione, poco accessibili ai turisti, la Foresta Umbra è solcata anche dal tracciato di una vecchia ferrovia Decauville (nelle foto anni ’50; ndr), piccola e storica strada ferrata a scartamento ridotto, con soli circa cm. 60 tra le rotaie, già utilizzata per il trasporto del legname.

Il percorso più importante di questa caratteristica ferrovia era il tracciato che dal centro della Foresta Umbra raggiungeva la località di Mandrione, non lontana dal mare e posta tra Vieste e Peschici. Il vecchio percorso della Decauville è stato oggetto alcuni anni fa di un progetto dell’architetto Antonio Clemente, presidente della sezione foggiana di Italia Nostra, che ha illustrato e sottolineato come il recupero della vecchia ferrovia può rappresentare una valida alternativa al percorso su ruote evitando l’impatto ambientale che la costruzione di nuove strade può provocare in questo bellissimo polmone verde.

Il tratto principale della Decauville collega la foresta al mare, attraversando zone scarsamente visitate e attualmente inaccessibili alle persone svantaggiate (diversamente abili, anziani, bambini…). Lungo il suo tracciato vanno pure recuperati vecchi edifici storici oggi in completo abbandono.

Il percorso ottimale della Decauville, trasformata con trazione elettrica e utilizzando il suo vecchio tracciato, è quello che potrebbe collegare le vecchie caserme Caritate e Sfilzi, nella cui area esistono tracce di un antico abitato medievale, verso il Ponte Scalelle e scendere poi verso la località detta del Mandrione, sede di un’antica segheria deputata al taglio del legname, che i piccoli vagoncini della Decauville facevano giungere direttamente dal cuore della Foresta Umbra.

Carmine De Leo*

Le foto a corredo sono tratte dal volume “La ferrovia Decauville nella Foresta Umbra” di Claudio Angeloro, vicequestore aggiunto forestale - Capo dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Foresta Umbra


*Scrittore e giornalista foggiano, ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali e componente della Società di Storia Patria


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