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29/07/2009

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DIARIO DI… BORDO

Clicca per Ingrandire “La crisi dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS; ndr) non si risolve licenziando oltre 400 dipendenti, più di cento dei quali impiegati a Foggia. Serve un piano di rilancio industriale serio e concreto, capace di mettere a frutto i miliardi di euro versati nelle casse del gruppo dallo Stato, a partire dal Governo D’Alema, il cui impiego non è mai stato rendicontato”. Proprio la rendicontazione degli investimenti e dei risultati connessi è una delle richieste avanzate dall’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, nell’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia e delle Finanze per “sollecitare l’attenzione dell’azionista unico dell’IPZS sul destino degli stabilimenti laziali e pugliesi”.

Il piano straordinario per la mobilità messo a punto dall’amministratore delegato Lamberto Gabrielli - “comunicato lo scorso 3 giugno alle Organizzazioni Sindacali e alle autorità competenti delle Regioni Lazio e Puglia” - individua 408 esuberi, 107 dei quali tra i 373 operai e impiegati in servizio presso la Cartiera di Foggia. I tagli al personale, scrive Bordo, “sarebbero stati determinati tanto dalla crisi internazionale in atto, i cui effetti negativi hanno ridotto la produzione di carta e di targhe automobilistiche, quanto dall’approvazione di alcune norme da parte del Parlamento, in ordine alla semplificazione amministrativa e alla minore produzione e circolazione di documenti cartacei”.

A ciò si aggiungerebbero “ulteriori elementi di criticità, specificamente riguardanti lo stabilimento di Foggia: la scadenza, a dicembre 2011, della commessa con la società Lottomatica per la produzione della carta Giocolotto; la ipotizzata abolizione, a partire dal 2011, delle ricette mediche cartacee e l’introduzione delle prescrizioni farmaceutiche elettroniche mediante utilizzo della carta magnetica del Sistema Sanitario Nazionale; la personalizzazione delle targhe automobilistiche, prevista nel disegno di legge licenziato dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati”.

“Il Governo ci deve dire se è a conoscenza del piano e se, in qualità di azionista unico, lo condivida - commenta Bordo. - Così come è dovere del Ministero dell’Economia informare il Parlamento sulla corrispondenza tra gli esiti degli investimenti effettuati dall’IPZS e le indicazioni del Governo in ordine allo sviluppo industriale e ai livelli occupazionali. Infine, vogliamo conoscere quale sia la strategia operativa per il rilancio del settore della stampa cartotecnica e della trasformazione della carta -– conclude - perché fino ad oggi i dipendenti dell’IPZS e gli amministratori dei territori in cui sorgono gli impianti hanno solo sentito parlare di tagli al personale”.


 Comunicato stampa

 

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