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04/04/2008

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Antonio Brusa (Università di Bari) presenta: Mundus - rivista di didattica della storia

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Il 15 aprile nella sala "Rosa del Vento" della Fondazione Banca del Monte di Foggia (via Arpi 152) alle ore 16.00 il prof. Antonio Brusa (Università di Bari; una sua intervista nella cat. L'INTERVISTA) presenterà Mundus, rivista di didattica della storia di cui è direttore Antonio Brusa (Università di Bari) e che ha come referee, tra gli altri, Tommaso Detti, Gianni Di Pietro, Massimo Montanari, Francesco Remotti, Saverio Russo, Alberto Sanza, Andrea Zannini.
Mundus, come si legge nell’editoriale, “definisce un territorio aperto a studiosi e lettori diversi: dal docente universitario, all’insegnante di qualsiasi ordine e grado, allo studente delle Scuole di Specializzazione, all’educatore o a una delle tantissime figure professionali che contemplano l’utilizzazione sociale del sapere storico. “Mundus” non è solo un luogo di discussione e di problemi, ma vuole essere anche un repertorio di strumenti e di soluzioni concrete, validate dalla ricerca, per il lavoro del docente.”
Si tratta di un sussidio indispensabile se si pensa che “negli ultimi due decenni le “difficoltà” di chi insegna storia sono diventate più evidenti e diffuse: non riguardano più soltanto situazioni di rischio e specifici ordini di scuole. Si tratta di difficoltà di lettura, di comprensione di testi e di problemi, di disaffezione verso la disciplina, della sua progressiva marginalizzazione, dell’impossibilità di orientarsi nel mare infinito di questioni, immagini, conoscenze e notizie, che caratterizza la nostra società cognitiva.
Come conciliare i racconti nazionali con le dimensioni che, da quella locale a quella mondiale, caratterizzano ormai l’universo storiografico del mondo? Come ridare “unità di senso” ad una narrazione storica che appare sempre più frammentaria? Sentiamo tutti il bisogno di nuove sintesi, solide storiograficamente ed efficaci dal punto di vista didattico, ma sentiamo tutti il pericolo che esse vengano realizzate nelle redazioni delle case editrici, o lasciate all’arbitrio delle amministrazioni statali o alla scelta dei singoli docenti.
E’ giunto il tempo, ci auguriamo, che dalla “didattica militante” si passi, anche in Italia, ad una didattica storiograficamente accreditata”.

Discutiamone insieme

 Università di Foggia

 

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