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21/07/2009

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“MI AFA O NON MI AFA?...” E POI: “ME LA PIGLIO O NON ME LA PIGLIO?”

Clicca per Ingrandire Da oggi anche la Puglia sarà colpita da un’ondata di caldo con temperature che raggiungeranno picchi di 38-40 gradi. L’alta pressione, spiega Andrea Giuliacci del Centro Meteo Epson, “tornerà sulla nostra Penisola e ci rimarrà per tutta la settimana” almeno fino a sabato. Quindi sole a picco in gran parte dell’Italia, con temperature e afa che cresceranno di giorno in giorno.

Secondo le proiezioni, per tornare a “respirare” si dovrà attendere, continua l’esperto, “il temporaneo indebolimento dell’alta pressione, previsto tra domenica 26 e martedì 28, quando le temperature quasi ovunque torneranno nella norma e l’afa verrà spazzata via da venti relativamente asciutti”. La tregua, però, potrebbe non durare molto: a partire da mercoledì 29 e fino ai primi giorni di agosto, difatti, l’anticiclone nord-africano dovrebbe portare un’altra ondata di caldo intenso che interesserà soprattutto il Centrosud e le Isole. Si sta infatti avvicinando al bacino del Mediterraneo e si manifesterà in misura ancora più intensa e prolungata della precedente”.

Come non bastasse il caldo, dobbiamo difenderci anche - guarda caso negli stessi giorni del boom delle temperature - da altro. Anita Richeldi, studiosa di medicina naturale e fitoterapia da molti anni, ci invita infatti a prepararci a contrastare l’H1N1 (per rispetto ai maiali e al commercio delle loro carni ci rifiutiamo di chiamarla come fanno molti). E propone come rimedio preventivo la “echinacea”, partendo dalle ultime dichiarazioni del viceministro alla Salute Ferruccio Fazio sulla pandemia di questo tipo d’influenza.

“E' probabile che si diffonda anche da noi una vera e propria epidemia. E' possibile che scoppi nei prossimi 20 giorni, un mese al massimo. E non c'è nulla da fare per limitarla". Al che la Richeldi controbatte: “Niente allarmismi, ci dicono. E' una parola! Ma cosa possiamo fare per preservarci da questo nuovo virus che comunque sembrerebbe gestibile, perlomeno con un tempestivo ricovero ospedaliero?”

Ed è qui che entra in gioco la sua “conoscenza”, e afferma: “Possiamo iniziare rafforzando le nostre difese immunitarie. Se ci troviamo all'estero, evitiamo i luoghi chiusi e a rischio contagio. Laviamoci accuratamente le mani soprattutto prima di mangiare - ma questa dovrebbe essere la regola sempre! - e perché no, ai mezzi pubblici preferiamo la bicicletta”.

Quindi conclude: “Non è il caso di farsi prendere dal panico per l'allarme H1N1 (lei non lo chiama così, ma… nell’altra maniera; ndr) e nessuno ci vieta di correre ai ripari sfruttando i nostri cari rimedi naturali. Utilizziamo l'echinacea, una pianta che gli indiani d'America consideravano miracolosa per le sue proprietà antinfettive e cicatrizzanti”. Echinacea!?! Cos’è!

E’ una pianta erbacea poliennale (ve ne offriamo un esemplare in foto 1 sotto) con riposo vegetativo invernale. Appare dalla primavera inoltrata all’autunno e fiorisce tra giugno e agosto. Originaria del Nord America, comprende nove specie d'interesse ornamentale e erboristico. A noi interessa comunque il suo uso medicinale e così veniamo a sapere che si perde nella notte dei tempi. Gli Amerindi del Nord America ne usavano il rizoma per curare piaghe e affezioni varie della pelle, ferite da traumi e da morsi di serpente.

Sì, ma oggi, non per curare ferite ma per non ammalarmi? La farmacopea moderna ha esteso le conoscenze popolari attribuendo a queste piante un ruolo di primo piano nel rafforzamento delle difese immunitarie. Oltre agli usi esterni per scopi medicamentosi o fitocosmetici, l'echinacea può essere usata anche per la cura delle affezioni influenzali e del raffreddore. Ed è quello che volevamo sapere. Quale il prodotto che ne contiene il principio attivo? Bè, questa è pubblicità… non pagata. E non la facciamo. Auguri!

dired

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