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19/07/2009

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UN INCONTRO CASUALE

Clicca per Ingrandire Il nostro “incontro” con Giovanna Marini (foto del titolo; ndr) risale a data freschissima. Ne abbiamo sfiorato l’esistenza quando ci ha lasciato un “Cantore di Carpino” - Antonio Maccarone - e dal Magazine del Carpino Folk Festival abbiamo… carpito il racconto della sua storia “convulsa”. A un certo punto abbiamo letto: “Nel 1998 la svolta: l'arrivo sul Gargano e a Carpino della musicista, cantautrice e ricercatrice etnomusicale e folklorica Giovanna Marini - una delle figure più importanti nello studio, nella ricerca e nell'esecuzione della tradizione musicale popolare italiana - allo scopo di ‘immortalare’ e salvaguardare la vera tradizione locale”.

Ne abbiamo cercato allora la foto, per corredare il pezzo, e da questa prima indagine, secondo uno schema facilissimo che si scatena tuo malgrado entrando in internet, siamo finiti su un sito che ne richiede la nomina a Senatore a vita. L’appello, lanciato dal direttore di “Informazione e Democrazia” (www.infodem.it), il giornalista Beppe Lopez (foto 1 sotto), e diretto al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, recita:

“Riteniamo che ci siano in Italia poche persone, pochi cittadini e pochi intellettuali che, per eccellenza professionale, passione civile, rigore morale e sobrietà di costumi, meritino quanto Giovanna Marini il più alto riconoscimento civile e istituzionale previsto nel nostro ordinamento democratico”.

Questa una delle motivazioni. Ma ce ne sono altre che dipingono ancora meglio il personaggio: “Da ‘cantastorie’ - e cioè da musicista, cantante, compositrice, ricercatrice, animatrice culturale ed etnomusicologa - Giovanna non è solo una delle voci più espressive e più importanti della musica popolare e contemporanea del nostro Paese”.

E ancora: “La tipologia e la qualità delle sue ricerche, della sua produzione, delle sue esibizioni e complessivamente della sua attività ne fanno, in assoluto, uno dei protagonisti della vita culturale nazionale che più hanno contribuito alla formazione e alla tenuta di una risorsa di valori, non solo musicali, alla quale attinge e potrà attingere sempre più il popolo italiano per conservare la propria memoria storica e tutelare la propria identità, in un mondo sempre più globalizzato che però produce e in definitiva si nutre di bisogno di identità”.

Da qui a ricercarne “curriculum” (notevole la notizia che è stata allieva del massimo chitarrista classico, lo spagnolo Andrés Segovia), esperienze, canzoni, produzioni, soprattutto video, il passo è stato oltremodo breve. Ci siamo così internati in una foresta lussureggiante fatta di diplomi, cd, duetti (famoso quello con Francesco De Gregori “Sento il fischio del vapore”, canzone popolare di fine anni '30, popolarissimo e vendutissimo), spettacoli, premi, ricerca, politica, musica, parole, ruoli sociali... e non finisce qui.

Solo così abbiamo compreso a fondo l’importanza dell’appello di Beppe Lopez (autore, fra l’altro, dei 'rivoluzionari' romanzi “Capatosta” e “La scordanza”, nonché uno dei fondatori del quotidiano “Repubblica” e ‘inventore’ del “Quotidiano” di Lecce) e ne abbiamo condiviso l’obiettivo. Perché noi, personalmente, rimaniamo gli assertori di quel principio che ci accompagna da sempre: non esiste futuro se si dimentica il passato attraverso la mediazione del presente.

Piero Giannini

 Redazione

 

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