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05/07/2009

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CALENA: IL RISVEGLIO DELLA SOPRINTENDENZA. FIRMATE LA PETIZIONE, ANCHE IN INGLESE (+ AGGIORNAMENTI: il Ministero indaga ... PDF ENGLISH ...)

Clicca per Ingrandire Riceviamo e pubblichiamo “in toto” la lettera inviata dalla Soprintendenza di Bari ai componenti della famiglia Martucci, attuali proprietari della Abazia di Calena in agro di Peschici, a seguito del crollo della residuale copertura nella zona absidale della Chiesa di S. Maria annessa alla millenaria struttura.




MODULARIO
B. C. - 255 MOD. 304


Bari, 22 giugno 2009
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PER IL PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI BARI E FOGGIA
Al Sig. Martucci Vincenzo
Via Tratturo Castiglione, 7 71100 FOGGIA

Al Sig. Martucci Francesco
Via Castello, 9 71010 PESCHICI (FG)

Alla Sig.ra Martucci Maria
Via P. Mascagni, 48 00199 ROMA

Alla Sig.ra Martucci Anna Elisabetta
Via Castello, 5 71010 PESCHICI (FG)



Al Sindaco del Comune di 71010 PESCHICI (FG)

Alla Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici della Puglia 70122 BARI


Prot. N ° 5421 Allegati Raccomandata Risposta al Foglio del
Div. Sez. N °

OGGETTO:Peschici (FG) Abbazia di S. Maria di Kalena.



E’ pervenuta alla Scrivente notizia, tramite posta elettronica inviata in data 19/06 u.s. dal “Centro studi Martella “ di Peschici, dell’avvenuto crollo della residuale copertura nella zona absidale della Chiesa di S. Maria annessa all’Abbazia di Kalena in Peschici.
Pertanto, considerato che l’intero complesso monumentale risulta di proprietà privata, questa Soprintendenza, al fine di garantire la conservazione del bene e impedire ulteriori danni, con riferimento agli artt. 32 e 33 del decreto legislativo n.42/2004;
INGIUNGE
alle SS.VV, quali proprietari dell’intero complesso monumentale in oggetto, di provvedere con urgenza e comunque entro 20 giorni dalla data di ricevimento della presente, all’esecuzione dei sotto elencati interventi:
 realizzazione di strutture provvisionali, nelle zone interessate dal crollo, in ponteggi metallici tipo tubo-giunto, per consentire la messa in sicurezza e conservazione delle strutture murarie esistenti;
 puntellatura dell’arcata trasversale che delimita l’area presbiteriale dalla navata;
 realizzazione di copertura provvisoria in lamiera di ferro zincata da collegare alle strutture provvisionali.
Si fa tuttavia presente che, qualora le SS.VV. non adempiano a quanto sopra prescritto nei termini indicati, questo Ufficio procederà agli ulteriori provvedimenti previsti dalla vigente normativa.
La presente è inviata agli altri Uffici in indirizzo per quanto di competenza.


Il Soprintendente ad interim
Attilio Maurano


GPr/


NB. Continua, intanto, la raccolta delle firme per la PETIZIONE ON LINE “SALVIAMO CALENA” al link http://www.ipetitions.com/petition/kalena (il PDF è anche in categoria PERIODICI DI CITTA' GARGANO). Essendo richiesta l’e-mail del firmatario, chi ne fosse sprovvisto può fare riferimento al nostro indirizzo di posta elettronica inserendo info@puntodistella.it

Una annotazione è d’obbligo: finora risultano in elenco firme percentualmente più alte di “NON PESCHICIANI”. Per non dare l’impressione a chi le scorre che gli abitanti del paese - che ha visto la propria nascita e il proprio sviluppo sotto l’egida dell’ultramillenario cenobio benedettino - se ne fregano altamente dei loro tesori, occorre darsi una mossa! (la Redazione)


--- Lettera del direttore regionale, arch. Ruggero Martines, a Comune di Peschici e Soprintendenza.

Bari 23/06/2009
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
Prot. 5639 el. 34.07.07/81

Oggetto: PESCHICI (FG) Ex abbazia di Càlena. Crollo della copertura lignea dell’abside della Chiesa. Richiesta informazioni.

All'Ill.mo Sig. SINDACO
Palazzo di città PESCHICI (FG)


e p. c. Alla Soprintendenza BAP
per le province di Bari-Foggia
Piazza Federico II, 2 - BARI

Al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico
Unità Operativa di Bari
P.zza Federico II, 2 - 70100 BARI

Facendo seguito alle notizie divulgate dagli organi di stampa circa il presunto crollo della rimanente copertura lignea della zona absidale di una delle due chiese dell'ex abbazia di Santa Maria di Calena in agro di Peschici, si invita a far sapere il perché della mancata attivazione delle opere previste all'art. 2 della Convenzione del 29.09.2008 (stipulata tra i germani Martucci e il Comune di Peschici e volta a restaurare, su impegno di quest'ultimo, le due chiese ubicate nell'ambito del predetto complesso monumentale in cambio della loro fruizione) che, peraltro, attribuisce la gestione delle riferite porzioni immobiliari a codesto Comune.
Inoltre, si chiede all'Ill.mo Sig. Sindaco di far sapere se siano stati posti in essere i provve¬dimenti di competenza a tutela della pubblica e privata incolumità..
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Il Direttore regionale
(Arch. Ruggero Martines)

--- Il PDF in INGLESE della petizione nella categoria PERIODICI DI CITTA' GARGANO, a cura di Michela Gentili.


 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 05/07/2009 -- 16:13:16 -- Fiorenzo

Calena e´un bene di tutti, specialmente di Noi Peschiciani. Svegliatevi!!!!!!

-- 06/07/2009 -- 09:49:33 -- Actarus

Ragazzi! Se su Kàlena interviene la Soprintendenza (come già ha "minacciato" di fare), potremo solo dire addio alla futura fruizione del bene da parte del pubblico, previo ripristino di tutta la struttura! Com'è noto, tale Ente, provvederà agli interventi di conservazione delle strutture esistenti con puntellature, ponteggi ed altre opere provvisionali, ponendo, di fatto, un sigillo sulle porte dell'Abbazia e sulle speranze e sui buoni propositi di tutti noi che tanto abbiamo a cuore Kàlena. Troppe volte si vedono monumenti "tutelati" dalle soprintendenze, dimenticati con le loro impalcature.... Non permettiamo che ciò avvenga!!!

-- 06/07/2009 -- 11:56:23 -- TERESA MARIA

Io non la vedo così, Actarus. La Soprintendenza ha fatto quello che doveva fare dal 2002. La prima cosa da fare è la messa in sicurezza del bene monumentale. E' chiaro che a questa prima indispensabile azione bisogna far seguire l'ESPROPRIO E IL RESTAURO IMMEDIATO di Kalena, e badate bene, non solo delle chiese, ma di tutto il complesso! E' qui che tutti ci dobbiamo far sentire! E' in gioco l'immagine di Peschici nel mondo!

-- 06/07/2009 -- 12:43:59 -- il direttore editoriale

Abbiamo sin dall’inizio stabilito che non avremmo pubblicato anonimi. Contravveniamo alla regola postando il commento di un non meglio identificato ATTILA in risposta a una nota di ACTARUS (questo sì certo), per la valenza dell’argomento. Intanto “invitiamo” ATTILA a registrarsi mantenendo se vuole lo pseudonimo (da scrivere nella casella NOME, di cui gli assicuriamo la riservatezza) almeno fin quando non si emanerà la legge sull’anonimato nei siti internet. Il testo: “x Actarus: Le opere provvisionali di messa in sicurezza delle chiese dell'Abazia di Calena non spettano alla Soprintendenza bensì (come si legge nella nota ultima) al Comune di Peschici. A questo punto ritengo che la tanto pubblicizzata convenzione è stata solo un danno per l'Amministrazione Comunale, anche perchè fino a oggi non c’è stata alcuna fruizione da parte del pubblico, in quanto gli accessi alle Chiese sono tuttora chiusi e dunque inaccessibili. Questo è stato riportato anche su questo sito.”

-- 06/07/2009 -- 13:03:03 -- TERESA MARIA

L'ingiunzione del Soprintendente di Bari e Foggia Attilio Maurano di messa in sicurezza è diretta ai germani Martucci. La lettera del Direttore regionale Ruggero Martines chiede conto al Comune di Peschici di cosa abbia fatto finora ( e cosa intende fare) per mettere in sicurezza la Chiesa dove c'era pericolo di crollo. Mi sembra che queste due lettere delle soprintendenze pugliesi pongano sia i Martucci che il Comune di Peschici di fronte alle loro responsabilità. Se i Martucci non faranno nulla, il Comune di Peschici, come firmatario della convenzione, è chiamato direttamente in causa in quanto corresponsabile del degrado del bene monumentale...

-- 06/07/2009 -- 18:24:22 -- Actarus

Forse vi sfugge la gravità dell'ingiunzione della Soprintendenza! Ordina ai Martucci di eseguire le opere necessarie alla CONSERVAZIONE DEL BENE realizzando ponteggi tubolari e coperture metalliche... nulla di più!!! Fatto ciò ci troveremo un'abbazia ricoperta di "tubi innocenti" e onduline zincate! Porte sbarrate perchè il bene è pericolante e, forse, transenne per delimitarne le distanze di sicurezza! Nulla di più!!! Quindi, provvederanno loro stessi agli adempimenti del caso. Per cui, se davvero così dovesse andare, gli interventi di ristrutturazione del bene, avrebbero tempi BIBLICI per la loro cantierizzazione ed esecuzione.... Addio Kàlena, almeno per noi.....

-- 06/07/2009 -- 22:19:04 -- TERESA MARIA

E' palese a tutti che anche ORA la fruizione di Kalena è preclusa a tutti noi peschiciani e a tutti i turisti che desiderano visitarla... Kalena è aperta al pubblico soltanto l'8 settembre, e qualche anno fa non lo era nemmeno in quel giorno... se la memoria non mi inganna. Non sono un tecnico, ma credo che la messa in sicurezza vada fatta in ogni caso prima di iniziare qualsivoglia lavoro di consolidamento e di restauro del monumento. La mossa della Soprintendenza è il primo passo cui, secondo normativa vigente, DEVE seguire (se i proprietari non lo fanno spontaneamente, e in questo caso hanno diritto al 50% di rimborso dallo Stato, l'imposizione del restauro conservativo "a danno". E' il Ministero che, tramite la Soprintendenza, esegue i lavori e la spesa viene addebbitata al 100% ai proprietari inadempienti.

-- 06/07/2009 -- 22:36:31 -- TERESA MARIA

Secondo quanto ha dichiarato al Corriere della sera e a TG3 l'architetto Ruggero Martines, direttore regionale dei Beni Culturali, , l’unica strada per salvare l’abbazia di Santa Maria di Kàlena dal disfacimento è l’esproprio per pubblica utilità. Il Consiglio Comunale di Peschici nel luglio 2005 votò all'unanimità questa misura... ma il Sindaco dell'epoca, che era stato delegato dai consiglieri ad avviare questa pratica perchè i Martucci non avevano accettato la Convenzione per fruire dei primi 350mila euro stanziati dal Ministero dell'Economia grazie all'interessamento dell'on. Spina Diana, per circa un anno e mezzo dichiarò di aver inviato in Ministero la pratica. Scoprimmo che non era affatto vero quando, in risposta ad un'interrogazione parlamentare a risposta scritta presentata dall'on. Di Gioia, il Ministero dei beni culturali dichiarò che questa documentazione non era MAI STATA INOLTRATA dal Comune di Peschici...

-- 07/07/2009 -- 11:48:06 -- il direttore editoriale

IL RITORNO DI ATTILA – Egr. sig. ATTILA, non mi costringa a superlavori (aprire la sua posta, controllarla, prepararle il cappello, inserirla a commento): si registri e posti lei direttamente i suoi commenti. Lo faccia almeno per rispetto nei confronti di chi la legge (ancora una volta, l’ultima, tramite il sottoscritto) e le risponde. Il suo testo: “Ma prima di sottoscrivere la Convenzione coi Martucci non c’è stato nessun sopralluogo presso i beni oggetto della convenzione? Molto probabilmente quella situazione di pericolo c’era già, ma è stata sottovalutata la gravità del problema di cui si dovrà fare carico (coi soldi veri) l'Ammninistrazione Comunale. Sta di fatto che il Centro Studi Martella, pur di scrivere qualcosa su Kalena, arreca solo ritardi nella ristrutturazione (eventuale, ma speriamo avvenga) dei Beni Monumentali dell'Abbazia di Kalena. Signora TERESA RAUZINO, nella vita bisogna essere più realisti e concreti, perchè le cose non funzionano come nell'ambito Scolastico.”

-- 07/07/2009 -- 16:36:44 -- TERESA MARIA

Questa è bella! Saremmo noi a ritardare la ristrutturazione! Ma dove vive, signor Attila?

-- 07/07/2009 -- 16:45:19 -- TERESA MARIA

La famiglia Martucci è formata da 4 eredi che, dopo anni e anni di mancato rispetto delle leggi vigenti sui beni culturali, e dopo aver fatto perdere 850mila euro di finanziamenti ministeriali pazientemente ottenuti grazie al nostro decennale pressing sulle Istituzioni, alla fine dello scorso anno, hanno firmato, bontà loro, una convenzione con il Comune di Peschici, per accedere ai finanziamenti di Area Vasta Capitanata 2020 (2 milioni e mezzo di euro) o altri finanziamenti europei per il restauro e la valorizzazione delle due chiese, in cambio della fruizione quarantennale delle stesse per la cittadinanza...

 
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