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28/06/2009

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I FARISEI E LA DOPPIA MORALE

Clicca per Ingrandire Da cittadino dello Stato laico italiano rimasi particolarmente colpito dalla vivacità, puntigliosità, ampiezza e in alcuni casi scompostezza delle reazioni della chiesa e dell’arcipelago del mondo cattolico sulle coppie di fatto, sul caso Englaro, sulla pillola abortiva, sui consultori familiari e quant’altro ne sentiremo ancora. Registro, con poco stupore per la verità, il silenzio totale e assoluto di quel mondo sulle vicende che investono il mio e nostro presidente del Consiglio. Mentre tutto il mondo parla delle donnine che si arrotolerebbero nelle lenzuola del capo di governo, gratis o a pagamento, quel mondo cattolico, sempre pronto a scagliare anatemi contro i ladri di pollo, tace con pochissime eccezioni di fronte al mare di fango che travolge questa italietta.

Tacciono loro, i cattolici, insieme alla Segreteria di Stato Vaticano, tace la Conferenza Episcopale, tacciono le Parrocchie, tacciono i Conventi, tace Comunione e Liberazione, tacciono tutti i Farisei. Da questa marea nera del silenzio doloso si stacca con coraggio padre Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana: “A tutto c’è un limite. Quel limite di decenza è stato superato. Qualcuno ne tragga le debite conseguenze”.

Alza la voce mons.Domenico Mogavero, capo della diocesi di Mazara del Vallo: “Se ci siano le condizioni per le dimissioni nel superiore interesse del Paese dovrebbe valutarlo Berlusconi stesso”. Alza la voce don Luigi Ciotti: “Quella di Bari è una questione pubblica, sono troppi quelli che hanno depenalizzato nella loro coscienza i reati”. Alza la voce don Paolo Farinella, prete di Genova, che scrive una pesante e bellissima lettera al suo arcivescovo cardinale Angelo Bagnasco: “Né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale”. Ma tace anche il mondo delle Istituzioni, tace il Parlamento, tacciono le più alte cariche dello Stato, tace la grande informazione e i mass-media, con il capofila TgUno.

Se fosse ancora in vita Ugo La Malfa sono sicuro che direbbe: “Questa Italia si è staccata dall’Europa per scivolare verso l’Africa”.

Michele Angelicchio

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