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05/06/2009

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AUTOVELOX TAROCCATI

Clicca per Ingrandire Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Sala Consilina (Sa) ha portato al sequestro, per dir la verità l’ennesimo, in ben 70 Comuni, di autovelox che sarebbero stati taroccati e posti sul territorio al solo scopo di “far cassa”. Secondo l’inchiesta gli apparecchi di rilevazione della velocità sarebbero risultati non conformi alle prescrizioni tecnico-amministrative.

Sono anni ormai che il sottoscritto - componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori - si batte affinché sia ristabilita la legalità contro tutti quegli enti locali che utilizzano strumenti illeciti, come da tempo giurisprudenza consolidata ritiene, per rimpinguare i bilanci comunali che languono sempre più, attraverso le sanzioni amministrative elevate con apparecchiature elettroniche. Una sorta di nuovo balzello che va a sostituire, ad esempio, altre imposte, tra cui l’ICI.

La sicurezza stradale, che riteniamo tra i fini primari degli Enti Locali, per alcuni poco avveduti amministratori locali purtroppo viene posta in secondo piano rispetto alle esigenze finanziarie. Da tempo, infatti, avevamo chiesto l’intervento dei Prefetti i quali, da autorità sovraordinate gerarchicamente, avrebbero dovuto intervenire più fattivamente nel momento in cui i Giudici di Pace e infine la Cassazione rilevavano le illegittimità di questi strumenti ormai diffusi a macchia d’olio sul territorio.

Più volte avevamo sottolineato, infatti, la consolidata prassi da parte di alcuni Prefetti di rigettare i ricorsi amministrativi e confermare le sanzioni elevate dagli Enti Locali, nonostante riportassero le stesse motivazioni di diritto che poi venivano accolte dai Giudici di Pace e fatte proprie dalla Suprema Corte, con ciò ingolfando inutilmente le aule giudiziarie.

Ebbene, dopo l’ennesima inchiesta, il sottoscritto ritiene che sia giunta l’ora da parte delle Prefetture d’intervenire al fine di rimuovere tutti gli apparecchi illegittimi insistenti sul loro territorio e, ai Comuni, di restituire quanto indebitamente già percepito con gli interessi legali e la restituzione dei punti della patente di guida, e a provvedere ad annullare in autotutela le multe già elevate.

Giovanni D’Agata


  Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” (IdV)

 

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