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30/03/2008

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La festività peschiciana sentita quanto quella del Patrono

Clicca per Ingrandire  Il piccolo santuario, dedicato alla Madonna di Loreto, dista due chilometri da Peschici.
Ospita diversi ex voto a forma di barche, remi ed aerei, donati dai pescatori e da numerosi emigranti, trasvolati sani e salvi nelle lontane Americhe.
Nell'immaginario collettivo, in questa chiesa “si venivano a prendere i bambini”, dono della Madonna.
Una suggestiva leggenda, tramandata da Michelantonio Fini, è ancora viva nel ricordo popolare.
Nel cuore della notte, in vicinanza del “nodo” roccioso di Peschici, un veliero proveniente dalle coste della Dalmazia fu sorpreso da un fortunale. L’acqua, implacabile, sferzava i marinai e i pennoni. Il vento fischiava impetuoso. Ogni speranza di salvezza sembrava perduta. Ma ad un tratto, sulla cima del monte, sospeso tra la terra e il cielo, ecco un guizzo come di stella, una luce sperduta nella pineta.
I naufraghi sapevano che in quella direzione vi era una chiesetta solitaria: una Madonnina bella e pietosa, patrona dei boschi e delle marine, signora della vita e della morte, vi dimorava.
Piangendo, le si prostrarono in ginocchio: ”Salvaci Tu, Stella del mare, salvaci, per pietà!”
La preghiera fu prontamente esaudita. Tutti furono salvi, la barca e i marinai. Per ex voto, la chiesetta fu ricostruita, bella e grande come quella barca salvata. La festa della “Vergine di Loreto” si celebra domani, 31 marzo, primo lunedì successivo alla Pasquetta, con una processione solenne che partirà dalla Chiesa Matrice alle ore 9,30 e rientrerà alle ore 19,30, con una grande fiaccolata.
Due le messe previste al santuario della Madonna di Loreto, una alle 11 e una alle 18.
E’ tradizione, nei giorni precedenti la festa, preparare graziosi dolci tipici di origine croata, i "culac", e soprattutto le "panettelle" e "i can’strill’”, a forma di piccoli cestelli decorati in varie forme per i bambini e le bambine, e rigorosamente con un uovo sodo in mezzo. TERESA MARIA RAUZINO

 Redazione

 

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