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24/05/2009

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MONTE “RIMANDATA” DA UNESCO, PROMOSSA PER “MUNNESCO”

Clicca per Ingrandire A poche ore dalla bocciatura provvisoria da parte dei commissari dell’UNESCO questo è il degrado che troviamo all’ingresso della Basilica di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. Si tratta, senza tema di smentite, del più famoso luogo di culto micaelico dell'occidente latino, mèta continua di pellegrinaggi illustri e gente di ogni condizione sociale, provenienti anche da mete molto lontane.

La tradizione fa risalire la costruzione del santuario ai primi anni dell'episcopato del vescovo Lorenzo Maiorano. Infatti, le tre apparizioni dell'arcangelo del 490, 492, 493, segnano l'arrivo del culto micaelico sul Gargano. La storia del santuario e del culto dell'angelo è ricostruita prevalentemente sulla base del “Liber de apparitione sancti Micaelis in monte Gargano” (una operetta agiografica variamente datata tra il 5° e 7° secolo). Consta di tre episodi, scanditi da altrettante apparizioni dell'angelo e detti rispettivamente del Toro, della Battaglia, della Consacrazione della basilica.

Cenni storici che lasciano poco all’immaginazione ma spiegano l’importanza di un Santuario e il culto di una cittadina che, senza ombra di dubbio, non merita questo tipo di immagine che gli amministratori locali offrono ai turisti. Dopo la foto a corredo (e altre come questa), non osiamo immaginare, noi dell’Associazione “Sviluppo e Territorio”, come potevano i commissari dell’Unesco premiarci e non bocciarci se pur momentaneamente. Sono immagini che i nostri amministratori dovrebbero sognare la notte, per poi trovare soluzioni che vadano nell’interesse comune e cioè raggiungere l’obiettivo Unesco.

Come Associazione abbiamo visitato Alberobello, cittadina pugliese premiata con l’ambito fregio di Patrimonio Mondiale dell’Unesco, e possiamo garantirvi che nulla abbiamo da invidiarle per storia e cultura. L’unico aspetto che possiamo invidiarle è la classe politica, sicuramente riuscita nell’intento. Infatti, percorrendo il centro storico abbiamo notato infissi in legno e uguali per tutte le attività e abitazioni presenti, insegne commerciali rigorosamente in legno, facciate dei trulli tinteggiate di bianco periodicamente, zona pedonale, barriere architettoniche abbattute nei modi più impensabili ma efficienti, netturbini presenti ovunque, postazione medica, ricezione turistica a dir poco impeccabile.

Queste sono solo alcune migliorie che la buona “politica dell’interesse comune”, dovrebbe apportare alla nostra città per offrire ai milioni di pellegrini che ci raggiungono un servizio migliore. Ma noi dell’Associazione “Sviluppo e Territorio”, immaginiamo una Monte Sant’Angelo ben diversa dall’attuale, che si avvicini a località turistiche come la Positano degli anni sessanta oppure a San Marino.

- Non può una città come la nostra avere un belvedere splendido e non offrire ai turisti telescopi per ammirare il panorama. Non può una città come la nostra non avere una funivia.
- Non può una città come la nostra avere un centro storico medievale privo di segnaletica che indichi un percorso per attraversarlo, oppure, basterebbe copiare il buon Frisoli che ha acquistato un mezzo per percorrere le stradine del centro storico avvicinandosi molto a quella Positano anni sessanta.
- Non può il turista o il montanaro percorrere il corso facendo lo slalom tra autovetture che possono regolarmente transitare fino alle 19.
- Non può il turista che deve fotografare la statua di San Michele sul corso, trovarsi parcheggiata ai piedi della stessa un auto o in alcuni casi un camion.
- Non può il turista pranzare all’aperto, comodamente seduto al ristorante e permettere che si parcheggino le auto nella piazzetta antistante l’ingresso della Chiesa di Santa Lucia.
- Non può il turista che accompagna un disabile in carrozzina percorrere centinaia di metri per raggiungere l’attuale parcheggio, quando nelle scale che portano al Castello si potrebbe effettuare uno scivolo per abbattere le barriere architettoniche o ancor peggio non avere dei servizi igienici per disabili.
- Non può una città come la nostra dove regna l’anarchia e la mancanza di rispetto delle regole non avere delle telecamere di sorveglianza e sappiamo tutti a cosa ci riferiamo.

Queste sono solo alcune fra le migliorie che la buona politica svolta nell’interesse comune dovrebbe apportare alla nostra città per offrire ai milioni di pellegrini che ci raggiungono un servizio migliore.

Associazione “SVILUPPO E TERRITORIO”


 Comunicato Associazione

 

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