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10/05/2009

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“DOBBIAMO IMPARARE A VENDERCI!”

Clicca per Ingrandire Se l’Associazione “GustaPeschici” si muoverà nel cammino che l’aspetta con la stessa organizzazione con cui ha preparato e svolto, sabato 9 nelle Segrete del locale Castello, il momento-clou del suo parto - il battesimo ufficiale, - i timori del giornalista Pasquale Porcelli, intervenuto alla cerimonia col collega Vincenzo Rizzi (foto 1 sotto, secondo e terzo da destra; ndr), sono già in partenza vanificati.

“Sapeste quante associazioni ho visto nascere e purtroppo morire…” è stato il suo esordio, per fortuna non limitato solo a preannunciare jatture, poiché subito dopo ha indicato la ricetta per non sparire dallo scenario enogastronomico del Promontorio. “Ricercate il prodotto autoctono da offrire, ricerca spesso trascurata o data per scontata; create un circuito ben definito nella vostra filiera - agricoltori, allevatori, pescatori - in modo da, tutti insieme, contagiarvi a vicenda al fine di rispettare l’ambiente, da cui progettualità e qualità”, sono state le sue sollecitazioni.

Non da meno prodigo di suggerimenti, Rizzi (giornalista gastronomico di “Dolce Guida”, “Corriere della Sera” e altre testate, come Porcelli lo è di “L'Espresso” e “La Puglia è servita”), il quale ha puntato la sua didascalica attenzione su due o tre parametri fondamentali: il cibo come manifestazione di abilità e preparazione da equiparare all’arte; un tipo di cucina “identitaria” che offra un prodotto “a km zero” (il pesce piccolo, di trabucco, piuttosto che il salmone, la salicornia, il pecorino, il caciocavallo podolico, la pizza “a vampë”, la zuppa di anguilla… quindi la riscoperta dei piatti di una civiltà da recuperare, di tradizioni che non devono scomparire); infine, un turismo gastronomico non limitato al solo mese di agosto.

Il punto di forza del suo intervento è stato tuttavia l’eccesso di campanilismo territoriale che ancora regge. Al proposito ha citato un episodio che lo ha visto protagonista, in cui un negoziante di una certa cittadina pugliese ha negato di conoscere la strada per raggiungere un centro lontano appena 40 chilometri, affermando che lui “da quelle parti” non c’è mai andato. La citazione è risultata in pratica un invito a perseguire quella sorta di utopia che si chiama “fare sistema”.

L’argomento era stato già avanzato da chi ha preceduto i due “tecnici”. In particolare dall’assessore al Turismo della Provincia di Foggia, Nicola Vascello (foto 2 sotto), che individuando nella nuova associazione una corretta “logica di sistema”, un esempio da portare su larga scala per superare forti campanilismi e difficoltà di comunicazione purtroppo ancora non del tutto assenti, dovrà coniugare le sinergie enogastronomiche con la qualità dell’accoglienza turistica. In questo supportata, lei come altre dello stesso genere, dalla attivazione degli STL (i sistemi turistici locali) il cui regolamento è stato da poco approvato dall’Ente Regione.

Anche l’Ente locale, rappresentato dal sindaco di Peschici Domenico Vecera (foto 4 sotto) e dall’assessore a Cultura e Pubblica Istruzione nonché esperto nutrizionista Leonardo Di Miscia (foto 1, secondo da sinistra), ha puntato il dito su un turismo di qualità che abbia nel cibo il principale attrattore (Vecera) e sugli aspetti “medicamentosi” e curativi degli alimenti la cui accurata scelta dovrebbe rappresentare per i giovani operatori dell’associazione un autentico punto di forza (Di Miscia).

Non sono mancati gli interventi di rappresentanti di altre associazioni del territorio e di ristoratori (vedi il lesinese Gianni Capuzzelli e il montanaro Gegè Mangano) che partendo dalle rispettive esperienze non hanno lesinato consigli e “sensi unici”. Interessante e illuminante la sintesi conclusiva di Mangano: “Dobbiamo imparare a venderci come si deve!”

Il pomeriggio si è chiuso con la presentazione del catalogo dell’Associazione, reso possibile dall’impegno dell’assessore al Turismo Vincenzo De Nittis, illustrato da un emozionato ma soddisfatto presidente di “GustaPeschici”, Domenico Cilenti (foto 1, primo a destra), che, coadiuvato dal vice Mario Ottaviano, ha svolto il ruolo di moderatore. E’ seguito un “ricercato” rinfresco opera dei ristoratori-soci (foto 3) e per i più intimi una cena di gala al ristorante “La Grotta delle Rondini” sul porto di Peschici.

Piero Giannini


 Redazione

 

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