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08/05/2009

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LA CHIESA DEL BUIO E DEL SILENZIO

Clicca per Ingrandire Erano 12 anni, da quando la Grotta di San Michele cominciò a dare pericolosi segni di cedimento, che la statua del patrono di Orsara, l’icona sacra dell’Arcangelo Guerriero, non faceva ritorno nel tempio di roccia scavato 1800 anni fa dai primi devoti del Santo. Commozione e meraviglia hanno caratterizzato i riti della celebrazione di giovedì e venerdì, con una veglia notturna partecipata e suggestiva all’interno dell’antro sacro. Su orsarainforma.blogspot.com, uno dei due siti ufficiali dell’Amministrazione comunale orsarese, è stato pubblicato il reportage fotografico che mette in evidenza la magia di questi due giorni dedicati alla fede e alla storia (lo stesso che si può ammirare in questa pagina; ndr).

Ieri mattina, giovedì 7, le celebrazioni sono cominciate con la traslazione della statua di San Mi-chele. La scultura dell’Arcangelo è stata portata dalla Chiesa Madre alla Grotta, passando per la Chiesa di San Pellegrino. Il tempio di pietra sorge all’interno di un anfratto naturale nella roccia. Oggi, questa straordinaria “chiesa del buio e del silenzio” è stata messa totalmente in sicurezza, attraverso complessi interventi di riassetto idrogeologico che hanno ancorato la dimora del Santo al blocco tufaceo sovrastante attraverso iniezioni di cemento.

Si tratta di uno tra i luoghi di culto più importanti e antichi del Mezzogiorno d’Italia, finalmente re-stituito al culto dei fedeli e all’ammirazione dei visitatori. Vi si accede dalla splendida Abbazia dell’Annunziata attraverso la “scalinata sacra”, con gradoni di pietra scavati presumibilmente nel 200 dopo Cristo. La Grotta di San Michele è una delle spelonche orsaresi che, in tempi assai remoti, diedero accoglienza ad antichissimi riti pagani. A questi, con l’avvento del Cristianesimo, si sovrappose la fede per il “Santo Guerriero”, l’Arcangelo a cui gli orsaresi dedicano due giornate in particolare: l’8 maggio e il 29 settembre.

All’interno di questo tempio di roccia si trova il segno millenario del passaggio dei pellegrini che transitavano da Orsara per raggiungere il più noto Santuario di San Michele che si trova a Monte Sant’Angelo e da lì la Terrasanta. La grotta di Orsara, di origine naturale, fu adattata alle esigenze del culto scavando la roccia. L’interno è formato da un’unica navata irregolare. Sul fondo è posto l’altare. Ed è proprio lì che la statua è stata posizionata. Da giugno, Comune e Proloco di Orsara istituiranno il servizio visite per poter permettere ai visitatori di ammirare la Grotta di San Michele.

 Uff. Stampa Comune Orsara di Puglia

 

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