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25/04/2009

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DOVE SI VIVE MEGLIO

Clicca per Ingrandire Almeno stando alla classifica annuale sulla Qualità della vita realizzata dal “Sole 24 Ore”, che premia le piccole realtà cittadine come Trento, Belluno, Bolzano, declassa le metropoli (sia Roma sia Milano perdono quota) e boccia molte località del Meridione. Fanalino di coda risulta quest’anno Caltanissetta, che perde sette posizioni rispetto a un anno fa. Ma a vincere in questa classifica sono soprattutto Nord e Centro Italia, che battono alla grande le città del Sud. Soltanto Oristano compare nella parte alta, al 19.mo posto. Per il resto a prevalere sono le località del Nord che occupano i primi posti in graduatoria. Dopo le tre “medaglie” Aosta, Belluno, Bolzano, tutte località montane, al quarto posto compare Trento, seguita da Sondrio, Trieste, Siena, Gorizia, Piacenza e Parma, che chiude la top ten.

L’indagine del “Sole” sulle province italiane prende in considerazione sei macro-aree (tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; ordine pubblico; popolazione; tempo libero). Per ogni macro-area sono individuati sei indicatori specifici (per un totale, quindi, di 36 indicatori), quali, ad esempio, il Pil pro capite, la disoccupazione, le infrastrutture, i reati denunciati, gli acquisti di libri, il numero di associazioni di volontariato rispetto alla popolazione.

Un paese spaccato in due - La prima città del Sud è intorno a metà classifica, dove troviamo, alla posizione numero 55, L’Aquila (al danno si aggiunge la beffa; ndr), a pari merito con Isernia e Como. Mentre la città “nordica” peggio piazzata è Alessandria, classificata 69.ma. Passando alle gare “di settore”, il Sud ottiene solo due vittorie: con Oristano, provincia meno colpita dai reati, e L’Aquila, la migliore sul fronte demografico. Milano è prima per tenore di vita, Cuneo per affari e lavoro, Trieste per servizi-ambiente-salute, Aosta per il tempo libero.

Aosta vince la sfida grazie agli ottimi risultati nel tempo libero, nel tenore di vita e nella popolazione. Mentre Caltanissetta è alle ultime posizioni soprattutto nel tempo libero, nella popolazione, negli affari e lavoro. Per non parlare dell’abisso che separa prima e ultima classificata per il Pil medio pro-capite: 34mila euro ad Aosta, 16mila nella provincia siciliana. La disoccupazione è al 3,2 percento nella città del Nord e del 16 in quella meridionale, le rapine meno di 17 ogni 100mila abitanti nella provincia di montagna, oltre 48 nell’altra, le organizzazione di volontariato 1,24 ogni mille abitanti contro 0,34.
Le città che hanno più delle altre migliorato la loro qualità della vita risultano Oristano (+53 posizioni), Asti (+38), mentre le flessioni più marcate sono di Prato (50) e Bergamo (40).

Milano scivola dal sesto al 20.mo posto, Roma dall’ottavo al 28.mo, mentre Napoli perde undici posizioni scivolando a quota 79, Torino 13 piazzandosi quest’anno al 66.mo posto della classifica.
Lo scorso anno nella top ten figuravano Trento, Bolzano, Aosta, Belluno e Sondrio. A occupare le ultime dieci posizioni, tutte città del Sud. Nell’ordine: Bari (ex aequo con Caserta e Palermo), Vibo Valentia, Caltanissetta, Reggio Calabria, Taranto, Catanzaro, Catania, Foggia, Benevento e Agrigento.

 il Sole 24 Ore

 

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