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23/04/2009

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ROSETO: STRADE FRANATE, PRONTI ALLA MOBILITAZIONE

Clicca per Ingrandire “E’ da 9 anni che ci chiedono di pazientare: saremo pazienti ancora un po’, ma vogliamo che le provinciali 129 e 130 (foto del titolo, interrotta; ndr) siano nuovamente e pienamente agibili, che vi siano interventi celeri. Se questo non dovesse avvenire in tempi ragionevoli, siamo pronti a farci sentire anche bloccando la statale 17 con i trattori e sdraiandoci sulla strada”.

E’ esasperata Lucilla Parisi, primo cittadino di Roseto Valfortore, un paese che ieri si è visto tagliare fuori da frane e inondazioni (foto 1 sotto), restando isolato. Solo alle auto, e a passo d’uomo, è possibile percorrere l’unica carreggiata disponibile della provinciale 130 che dal borgo conduce agli altri centri della provincia. Mezzi pesanti, camion per rifornimenti e autobus del trasporto pubblico non possono percorrere l’unica strada che collega Roseto Valfortore al resto della Capitanata.

“Poiché di tecnici, assessori o del presidente della Provincia di Foggia non se ne vede l’ombra - continua il sindaco, - abbiamo inviato video e foto all’ente provinciale per documentare lo stato disastroso in cui versano le arterie da cui dipende la vita di questo paese. Devo ringraziare il Prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, l’unico a mostrare attenzione verso il nostro disagio. La storia del disastro che caratterizza le nostre due strade provinciali è un lungo e incredibile capitolo di inefficienza - spiega. - La lentezza della Provincia di Foggia è un fatto stomachevole. Dalla pubblicazione di un bando al reale inizio dei lavori che dovrebbero mettere in sicurezza le nostre strade possono passare anche tre anni. E gli appalti sono spesso affidati a imprese che praticano ribassi incredibili. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: le strade si sfarinano sotto la pioggia”.

Dalla Regione Puglia, nei mesi scorsi, arrivarono 28 milioni di euro alla Provincia di Foggia per la messa in sicurezza delle strade provinciali. “Di quei fondi - precisa Lucilla Parisi - soltanto un milione di euro è stato destinato alla provinciale 130, una via di comunicazione fondamentale che è anche la strada della Capitanata che versa nelle peggiori condizioni”. Non solo le frane, che in più punti riducono del 50 percento la carreggiata, ma anche guard rail e segnaletica sono del tutto insufficienti a garantire condizioni di sicurezza ad automobilisti, camionisti, studenti e lavoratori che ogni giorno devono percorrere quella strada.

“Per non parlare della provinciale 129 - prosegue, - chiusa al transito da oltre un mese. In questo modo si vanifica tutto il lavoro che stiamo compiendo per risollevare le sorti delle nostre aree interne. Le aziende zootecniche non possono vendere il loro latte. Alle imprese edili è impossibile lavorare. Ai nostri studenti s’impedisce di raggiungere le scuole di Lucera e del capoluogo. Stiamo puntando anche sul turismo, ma così ci tagliano le gambe”. Per ovviare in parte ai disagi, il Comune ha messo a disposizione 3 mini bus da 9 posti per trasportare gli studenti fino ad Alberona, da dove è ancora possibile salire sugli autobus di linea per Lucera e Foggia.

Al sindaco si aggiunge da Foggia il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Dogana, Prencipe: "Frane e crepe aggravate dai ritardi della Provincia”

“Le ultime, abbondanti piogge hanno lavato via la retorica politica e messo a nudo le crepe provocate dai ritardi e dalle incapacità dell’Amministrazione provinciale sul fronte della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale”, dichiara, commentando il “diluvio di segnalazioni e proteste” provenienti dai paesi del Preappennino dauno e “abbattutosi su un Assessorato provinciale ai Lavori pubblici dimostratosi impreparato a prevenire e ad affrontare l’emergenza”.

Da Roseto Valfortore a Biccari, da Castelluccio Valmaggiore a Troia, da Chieuti a Serracapriola “le strade provinciali stanno letteralmente franando sotto i piedi dei cittadini e le ruote degli automobilisti – continua – giacché la pioggia ha amplificato gli effetti negativi della carenza di interventi di manutenzione. Deficit imputabile, innanzitutto, al troppo tempo sprecato dalla Giunta provinciale per mettere a punto la necessaria programmazione.

"Ora vorremmo capire se ci sono le risorse necessarie ad affrontare l’emergenza – conclude – da recuperare anche avendo il coraggio di mettere da parte altre scelte amministrative, che non sono urgenti quanto il ripristino di collegamenti stradali sicuri e stabili”.

 Uff. Stampa Comune Roseto V.

 

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