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22/03/2008

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Che estate sarà quella del 2008?

Clicca per Ingrandire Mentre Giandiego Gatta, ex presidente del Parco Nazionale del Gargano perché destituito da Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente, si appresta a combattere la sua battaglia per essere reintegrato nella carica perduta (ha presentato ricorso al Tar), Ciro Pignatelli, suo successore e commissario pro-tempore - la nomina scade il prossimo agosto - originario di San Marco in Lamis, “Verde”, combatte contro i fantasmi.
A quindici giorni esatti dal suo insediamento avvenuto a fine febbraio, indetta la riunione con i diciotto Comuni interessati all’area protetta per fissare i paletti degli interventi più urgenti, ragione della sua nomina (Piano del Parco, Piano antincendi, apertura di un dialogo a 360 gradi), si è visto costretto a stringere le mani di soli cinque sindaci o delegati-sindaco, quelli di Carpino, Mattinata, Rignano, Rodi e Vieste. Meno di un terzo del totale.
Ne immaginiamo la delusione, ma non sbaglieremmo se aggiungessimo che se l’aspettava. Il defenestramento di Gatta, esponente An, e l’arrivo di un “verde” parte integrante della coalizione di centrosinistra di un governo Prodi dimissionario, non prevedevano un’aria del tutto salubre, pur in un territorio che di questo genere di aria ne ha da vendere. L’interrogativo a questo punto viene di conseguenza: assenteismo o protesta? Ma come pensare di assentarsi da una riunione-chiave del futuro dell’Ente, quando i problemi sono tanti e alla portata anche del più impreparato dei garganici? Oppure: come ritenere che l’eventuale protesta possa tornare a vantaggio di un territorio che non aspetta altro se non di essere protetto e salvaguardato meglio?
E’ mai possibile che la guerra alle poltrone scavalchi le urgenze del Promontorio che si prepara a una stagione estiva (purtroppo l’unica su cui basare le proprie risorse turistiche, dato che di destagionalizzazione si parla solamente) che a detta della Protezione Civile sarà quantomeno “pericolosa”, visto anche lo scippo dei 50 milioni di euro che non permetteranno ai Canadair di rifornirsi di carburante? Dio ce ne scampi e liberi se all’estate 2008 verrà lo sghiribizzo di imitare la precedente!

 Quotidiano "Puglia"

 

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