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13/02/2009

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Bye bye Raffaele, Marco e Roberto... (I FUNERALI)

Clicca per Ingrandire E' dura ma è andata così. Oggi 13 febbraio, alla vigilia dei festeggiamenti del Santo Patrono di Vico del Gargano, San Valentino, ci ritroviamo senza parole, senza idee e senza speranze.

Saranno state all'incirca le 5,30 di stamane quando due affermati professionisti di Vico del Gargano, Raffaele Lanzetta e Marco Granieri, hanno perso la vita in un incidente stradale vicino Roma, due professionisti stimati e giovani, due amici che ci lasciano così, senza parole ma con i tanti ricordi che la gente vicina a loro in queste ore starà rivivendo.

In queste ore c'è in corso un consiglio comunale straordinario, saranno prese decisioni riguardo ai tanti eventi in programma per domani, ma la corrente sembra unanime sul voler disdire molte delle cose organizzate. Il sito Fuoriporta.info diramerà un comunicato non appena sarà tutto definito, quindi, per chi è interessato, consiglio di attendere le 19.

Cosa certa che sarà annullato è l'evento "Baciarsi a Vico", organizzato da noi dell'associazione Io Sono Garganico. Siamo dispiaciuti per le tante persone che hanno mostrato interesse a questa iniziativa, ma purtroppo tutto questo è successo e noi per primi non ce la sentiamo in nessun modo di dare vita a questo rito d'amore, in un momento che ci coglie particolarmente sconvolti. Sarà per il prossimo anno.

Raffaele Lanzetta era anche lui un sostenitore del Gargano, nonchè amministratore comunale, tra l'altro un "compagnone" di quelli per ridere e scherzare, per bere e per cantare insieme a suoi amici di tante baldorie divertenti e un pò goliardiche. Nello stesso tempo un grande professionista, certamente tra gli avvocati più accreditati di tutta la Provincia.

Marco Granieri aveva da poco avviato la sua carriera professionale, il giovane e dinamico vichese spesso collaborava con colui il quale poteva essere il suo maestro ideale, il rampante Raffaele Lanzetta.

L'associazione Io Sono Garganico, si stringe attorno al dolore delle famiglie di Raffaele e di Marco, del fratello Bruno Granieri, nostro amico nonchè sostenitore dell'associazione.

In questa giornata grigio/nera, ci uniamo anche ad un altro grande dolore che ha sconvolto la comunità garganica, cioè della prematura scomparsa a Vieste di Roberto Pastorella, un giovane straordinario e molto amato in paese, ma che per qualche ragione ha deciso per una drammatica sorte.

Concludo con quella che, alla luce di questi avvenimenti definitivi, diventa quasi una buona notizia, cioè la "fiaccolata in onore di Alessandro Ciavarella" in corso dalle 18 a Monte Sant'Angelo, organizzata dagli amici di Monte. Mi scuso con tutti loro; Nuova Arci, Diario Montanaro, Legambiente, per non poter personalmente partecipare in questo giorno di grande solidarietà, a cui però dedichiamo un grande affetto alla famiglia di Alessandro, augurandoci che la sua scomparsa da settimane abbia solo qualche ragione di carattere giovanile e che possa presto abbracciare i suoi cari. Ciao Alessandro, almeno tu torna presto...

Gaetano Berthoud


GLI AGGIORNAMENTI DA VICO (fuoriporta.info) = Le salme di Raffaele Lanzetta e Marco Granieri, i due sfortunati professionisti (entrambi avvocati) deceduti in un incidente stradale mentre da Roma tornavano a Vico del Gargano, sono partite intorno alle 14 dall'obitorio dell'ospedale di Tivoli. La mattina di San Valentino ha visto nella cittadina garganica scarsa partecipazione di popolo nella classica passeggiata mattutina e al seguito della processione.

Pochissime le persone che hanno partecipato ai festeggiamenti religiosi, e ancora meno quelle al seguito del corteo che ha accompagnato il Santo nella Chiesa Madre.

Il clima di tristezza è stato avvertito anche dai sempre numerosi turisti, che sfidando il freddo pungente, hanno visitato il paese e le stradine del centro storico. Molta attesa tra amici e conoscenti per il rientro delle salme. Intanto sono state ufficializzate le date e gli orari dei funerali:
Avv. Marco Granieri: domenica alle 10, Chiesa Madre (la salma giungerà direttamente in chiesa nella serata di oggi, sabato 14);
Avv. Raffaele Lanzetta: domenica alle 15.30, Chiesa di San Domenico (la salma giungerà sotto l'abitazione in via Dr. Mastromatteo).

Il paese, attonito, non si capacita - a poco più di 24 ore di distanza dalla ferale notizia - di quanto e come sia potuto accadere. La dinamica dell’incidente ancora non si conosce. Le basse temperature di queste ore contribuiscono a “congelare” nei cuori il ricordo di due giovani uomini, ancor prima che validi professionisti, falciati da una fatalità che sembrava lontana da loro anni-luce, e la cui memoria non sbiadirà facilmente nel tempo.

15.02 (ore 10) - IL FUNERALE DI MARCO = Il freddo pungente, tipico di febbraio, non ha scoraggiato una folla interminabile di amici, conoscenti e cittadini del Gargano, che hanno tributato l'ultimo saluto a Marco Granieri. La S. Messa funebre, concelebrata e cantata, con trepida considerazione, ha raccolto la gente, in un mesto e profondo silenzio. Toccanti le parole del presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lucera, che ha ricordato la figura umana e professionale del giovane avvocato, reciso dal fato crudele, venerdi 13 febbraio. Una data che Vico ricorda, anche per altri infausti episodi del passato. Nutrita la presenza di avvocati, colleghi di Marco, giunti da tutta la provincia di Foggia. Condoglianze ricevute nella stessa chiesa, hanno visto coinvolti i parenti, che hanno ricevuto l'ultimo commiato, con dignità e stile. A Giorgio, padre e maestro di vita, che tanto ha dato per la giustizia garganica e non solo, va il nostro affettuoso abbraccio, unitamente alla moglie Antonietta, al figlio Bruno e consorte, a tutti i parenti.

15.02 (ore 15.30) - IL FUNERALE DI RAFFAELE = Una fila interminabile di persone, dentro e fuori la chiesa dei SS. Pietro e Paolo (San Domenico). Il freddo fa apparire a intermittenza deboli fiocchi di neve mentre si sta consumando l’ultimo atto della tragedia che purtroppo ha visto Vico del Gargano coinvolta emotivamente. Come per Marco Granieri, il funerale di Raffaele Lanzetta è apparso subito imponente, nel numero delle persone, nella partecipazione sentita e vera, nella dimensione piena dell’infausto evento. La chiesa stracolma in ogni parte, col sagrato invaso da centinaia di cittadini, colleghi (tantissimi gli avvocati) di Raffaele, amici, semplici conoscenti. Tutti a voler salutare personalmente il caro amico scomparso e a voler far sentire la propria solidarietà alla famiglia. Il discorso dell’avv. Giuseppe Agnusdei (che pubblicheremo domani insieme a quello letto per Marco) ha tracciato la figura di Raffaele non solo come avvocato, ma insostituibile e indimenticabile “amico di tutti”. Significativi e toccanti gli interventi letti dagli amici Eustachio Agricola, Costanzo Di Iorio e Franco Buo. Il feretro ha lasciato la chiesa per il Cimitero di Vico alle 19.40 con ancora molta gente intorno.


GLI AGGIORNAMENTI DA VIESTE (OndaRadio) = Si sono svolti nel pomeriggio alle 16, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Vieste, i funerali di Roberto Pastorella (foto 3 by Simona Oddi-FB, in uno dei suoi NON rari momenti di spensieratezza), prematuramente venuto a mancare all'affetto dei familiari e dell'intera cittadinanza. Un colpo sparato alla tempia è stato fatale a Roberto Pastorella, amico di tutti, che giovedì pomeriggio si è tolto la vita nell'area retrostante la propria abitazione, in località Piano Grande, nei pressi del distributore di carburante di proprietà della famiglia.
Non sono note le cause che hanno spinto Robertone a impugnare l'arma (sembra una cal. 7,65 detenuta legalmente) e a premere il grilletto al cui sparo è tempestivamente intervenuto un familiare che ha chiamato il 118. Sul posto è prontamente giunta un’autoambulanza che lo ha trasportato al centro di primo intervento viestano dove i sanitari, vista la gravità della ferita, hanno allertato l’elisoccorso che ha portato il giovane a “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo dove è giunto già nello stato di morte cerebrale.

Per questo motivo e per permettere all'autorità giudiziaria di fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato Roberto a compiere l'estremo gesto, non è stato possibile procedere con l'espianto degli organi, fatta eccezione per le cornee, dietro autorizzazione dei familiari. Meno gravi del temuto le condizioni di salute di suo padre, Matteo, colto da malore appena saputa la notizia del tentato suicidio. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale.

Per fare luce sull'accaduto stanno indagando i militari della Tenenza dei Carabinieri di Vieste. “Punto di Stella”si associa a Ondaradio porgendo le più sentite condoglianze alla famiglia Pastorella.

I FUNERALI, oggi ore 16 (Sandro Siena - foto 4) - Nell'omelia di don Stefano Minervino: "Cessino indagini, ricerche di colpe e sentenze infondate". Una folla incalcolabile ha voluto dare l'ultimo saluto al 33enne viestano, tragicamente scomparso lo scorso 12 febbraio. La bara salutata da lacrime ed applausi.

C'era gente ovunque questo pomeriggio per le esequie a Roberto Pastorella: la chiesa della Madonna delle Grazie era colma già un'ora prima dell'inizio della funzione religiosa mentre all'esterno, nonostante il gran freddo, il sagrato e la strada antistante sono stati invasi dai tanti amici che hanno voluto dare l'ultima testimonianza di affetto all'amico di tutti. C'era anche Nina, la sua fidanzata, giunta a Vieste dalla Croazia nella serata di ieri.

Al termine della funzione religiosa, il feretro è uscito dalla chiesa portato a spalla da Antonello, primogenito della famiglia Pastorella, dai parenti più vicini e dagli amici di sempre. Ad attenderli, due ali di folla che hanno salutato il passaggio della salma con un lungo applauso, intenso quanto il fiume di lacrime che tutti, giovani ed adulti, stavano versando a testimonianza del dolore provocato dalla scomparsa di Robert+ONE.

Breve ma intensa l'omelia di don Stefano Minervino: "Cessino interrogativi, inchieste, curiosità. Cessino ricerche di colpe e di errori. Cessino sentenze infondate, improvvisate e affrettate. Abbandoniamo comportamenti ipocriti. Davanti ad ogni morte, specialmente poi se avvenuta in modo inaspettato e tragico come questa, l'atteggiamento più vero dei credenti e degli amici sinceri è il silenzio".
E nel concludere la funzione religiosa, don Stefano ha voluto farsi interprete del pensiero di tutti con un sentito "Arrivederci Roberto".


In chiosa a entrambi gli eventi luttuosi che hanno colpito duramente questa fascia di terra garganica, la profonda e dolorosa riflessione di Michelina Iacovangelo. A nome della nostra redazione: “In questi giorni freddi, bui, dove la tristezza è solo un alone di uno stato d'animo, in queste ore di cupa sofferenza, silenziosa, intima e semplice, mancano le parole e i commenti, mancano i ‘perché’ che a tutte le domande non danno risposta, manca la voglia di essere uomini. Ci sono le sole e uniche possibilità di guardare al domani e sono le speranze del crescere nella fratellanza e nella consapevolezza effimera del nostro essere.”



 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 13/02/2009 -- 19:38:10 -- Actarus

Saggia decisione. Non può esserci festa dovo un evento tanto tragico. Mi unisco al dolore delle famiglie.

 
Dx
 

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