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10/02/2009

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ELUANA SI SPEGNE E MATRIX SI DISSOLVE
Clicca per Ingrandire Per avere ragione del Grande Fratello, c’era un’unica e sola possibilità per Enrico Mentana e il suo Matrix: garantire la diretta, dalla stanza più controversa della clinica “La Quiete” di Udine, nel drammatico momento del trapasso di Eluana Englaro. Impresa ardua e ovviamente fuori dalla portata non solo del migliore dei direttori editoriali, nonché di telegiornali oggi sulla scena, ma soprattutto dalla deontologia professionale di qualsiasi persona di buon senso, responsabile del proprio delicato lavoro e rispettosa della sensibilità dei suoi telespettatori e dei suoi quotidiani interlocutori.

E così mentre Eluana silenziosamente si spegneva, accendendo l’ennesima polemica mediatica sull’accelerazione del protocollo e sulle frenate disidratanti, a Mediaset si guardavano bene di mettere la sordina al Grande Fratello. Dal cliccare il tasto pausa, per chiudere per qualche ora l’occhio maniacale della “casa”. Mandavano in dissolvenza, invece, nientemeno che Matrix.

Più confacente il megafono morboso, drammatico ed enfatizzante di Emilio Fede, a fare da contraltare a Porta a Porta o all’Infedele, che la secca e troppo asettica disanima di Mitraglia Mentana. In pura logica commerciale, da cruda e cinica “mors tua vita mea”, si consumava la decisione. Perché cannibalizzare un’audience già acquisita? Meglio allargarla, dando corda alle altre ammiraglie: Retequattro e Italia Uno. Quale occasione migliore per affermare il gioco di squadra e valorizzare gli asset aziendali?

Cala, allora, il buio fitto negli studi di Matrix. Inutile sperare. Neanche nei tempi supplementari del dopo mezzanotte. Con le dimissioni annunciate di Mentana meglio uno speciale TG5, che un altro strapuntino allo spirito ribelle.

Le inquadrature della notte, da Udine, raccontano di Eluana libera. L’angelo senza spada, a cui si aprono le porte del cielo dopo un lungo Purgatorio in Terra. Non ci meraviglieremo se, tra qualche giorno, dovessimo scoprire i riccioli mori di Enrico tra le nuvole bianche dei cieli di Sky.

Antonio V. Gelormini

 Redazione
 

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