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17/01/2009

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COMINCIAMO A PERDERE COLPI!

Clicca per Ingrandire Cominciamo a perdere colpi! Sarà l’età, tipica di chi inizi, ormai ampiamente disincantato e in parte deluso da quanto sopportato nella vita, a prendere le distanze da ciò che lo circonda; sarà che non riusciamo più a entrare in sintonia coi meccanismi moderni regolatori della new economy e di tutte le altre diavolerie della ditta “Globalizzazione & Co.”, sarà il nostro forse tutto personale ‘modus’ di affrontare l’esistenza (o nero o bianco, off limits il grigio), sarà quel che sarà… ma non ci capiamo più niente.

E non ne siamo in grado specialmente quando un progetto, di cui si fanno risaltare più le negatività che gli aspetti positivi, venga… approvato! Della scelta del nuovo - che poi tanto nuovo non è - sito che dovrà accogliere la prossima “zona 167” del Comune di Peschici (foto del titolo, la zona cerchiata in rosso; ndr) si dice, in pieno Consiglio comunale, peste e corna…

[aperta parentesi – ELENCHIAMO:
1. l’ha “indicato” la giunta passata a miglior vita nell’aprile del 2008 (e questo già depone a sfavore della scelta: s’è mai vista una nuova Amministrazione che accetti progetti e programmi di chi l’abbia preceduta? E... “honni soit qui mal y pense”)
2. non è localizzato nelle immediate vicinanze del paese cui deve servire quale satellite esistenziale
3. costringerebbe i prossimi abitanti a tour de force per: accompagnare i figli a scuola, andarli a riprendere, portarli in palestra o al catechismo o al doposcuola e andarli a riprendere, e per: approvvigionarsi di beni di prima seconda terza necessità, frequentare salotti, templi sacri, amicizie, bar, circoli, rispondere a chiamate cui non poter rinunciare, contattare uffici comunali, postali, sindacali, sanitari, varia assistenza
4. si trova su terreni privati quindi soggetti a esproprio
5. questi stessi terreni sono una landa abbandonata da agricoltori-coltivatori-contadini in quanto “alluvionale” (basti dare un’occhiata alla foto 1 sotto: l’antico ingresso di un tempio benedettino della zona “sotterrato” per metà della sua altezza)
6. questi stessi terreni sono a un passo di via da un monumento storico - abbandonato e schernito quanto si voglia ma sempre monumento storico - “vincolato” dalla Soprintendenza dei Beni Culturali (luglio 2007) presumibilmente anche nella “zona di rispetto” (PRECISANDO CHE TALE CONDIZIONE NON E’ STATA MINIMAMENTE SFIORATA NEL CORSO DELLA DISCUSSIONE CONSILIARE!)
7. sistematicamente, in inverni particolarmente piovosi, soggetti ad allagamenti per cui l’averli scelti diventerebbe antieconomico per comportare costi non più economici (come ispirato dalla stessa denominazione del piano di riferimento: PEEP = Piano Edilizia Economica Popolare) relativi alla sistemazione del sito, a meno di non vedere le prossime costruzioni “afflosciarsi” su se stesse, più o meno rovinosamente, erose dall’acqua piovana alle fondamenta (il cemento non è eterno) – chiusa parentesi]

… e invece cosa succede? Votano TUTTI SI’, minoranza al traino! Compreso chi dichiara di NON VOLERE la “167” in quella zona (leggi il consigliere d’opposizione Antonio Guerra, candidato sindaco nelle elezioni di aprile 2008 con la lista “W PESCHICI” - … ma proprio VIVA, anzi EVVIVA! - che fa capo in campo nazionale all’ITALIA dei VALORI… MA QUALI VALORI!?!) o chi, esplicitamente, parla di costi necessariamente “gonfiati” per effetto di parametri aggiuntivi che rendono il sito non appetibile nemmeno dalla più disastrata delle Amministrazioni o dal meno scafato fra i palazzinari italici o da chi sia nato ieri o da chi presuma di “fare un affare” nell’ignoranza più totale di cosa lo aspetti.

Alla luce di tutto ciò, ci concedete la possibilità di sussurrarci che cominciamo a non capirci più nulla? E se con noi stessi ci comportiamo in maniera così conciliante e permissiva, non altrettanto lusso ci riteniamo in grado di concedere a chi vada dietro al proverbio “chi disprezza compra”. A loro anticipiamo piuttosto - malauguratamente dovesse in futuro capitare una qualche disavventura, che non stiamo qui neanche a esemplificare - “non dite poi che non ve l’avevamo detto!”

Piero Giannini

PS – Abbiamo esordito scrivendo: “Cominciamo a perdere colpi”. Al termine non siamo più tanto sicuri di… essere i soli!
PS.1 - Sul sito c'è un sondaggio in corso. Dite la vostra.

 Redazione (foto Diemme)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 18/01/2009 -- 00:44:15 -- TERESA MARIA

Mi sembra che anni e anni di pressing su Kàlena non siano serviti a niente, se i nostri politici non hanno ancora capito che un monumento di quella importanza andava ESPROPRIATO e tutta la piana protetta. Da qualche anno è stata costellata invece, quella piana, da un coacervo di case abusive... La 167 che si vuole costruire nella piana di Kàlena costerà un sacco di soldi per la necessaria realizzazione della massicciata ciclopica sull'attuale piano di campagna.... Urbanisticamente non è una cosa saggia da fare: distante 2 km dal centro abitato, non ci sono opere di urbanizzazione primaria e secondaria, bisogna espropriarla perché privata e non comunale (appartiene alla famiglia Martucci, proprietaria di Kàlena), è sottolivello, ed è vicinissima all'abbazia .....

-- 18/01/2009 -- 00:50:51 -- TERESA MARIA

E' da anni che Italia Nostra e il Centro Studi Martella stanno sollecitando la Soprintendenza di BARI a porre il vincolo sia sull'intera abbazia di Kàlena (vincolo ottenuto solo nel luglio 2007, prima dell'incendio che partì dall'uliveto dell'abbazia) sia sulla "zona di rispetto". Iter avviato da oltre un anno. A dicembre è scaduto il termine per le opposizioni, nessuno si è opposto, ma il vincolo di rispetto non è ancora stato posto. Intanto la visuale dell'abbazia da lontano è già stata quasi totalmente "oscurata" dagli alberi piantati al limite del recinto posto a pochi metri dall'abbazia dai proprietari dell'agriturismo Kàlena. La visuale dalla quercia secolare (immortalata dal pittore Romano Conversano in una stupenda foto degli anni sessanta) non esiste più.

-- 18/01/2009 -- 01:10:33 -- TERESA MARIA

Scrive Franco SALCUNI (LEGAMBIENTE): "Leggendo il report della discussione in consiglio comunale ti si accappona la pelle!!! Tutti parlano del fatto che si allaga perchè si trova sotto il piano stradale. Qualcuno propone che vengano prescritte modalità di costruzione che rialzino i palazzi affinchè non si bagnino: una specie di palafitte????!!!!! Nessuno, dico nessuno, nomina mai la presenza dell'abbazia in quella zona, o avanza dubbi paesaggistici sulla lottizzazione".

-- 18/01/2009 -- 01:12:27 -- TERESA MARIA

Scrve MICHELA GENTILI alle ore 21.41 del 17 gennaio: "Dall'Austria un urlo di sgomento! Bisogna fare di tutto per cercare di ostacolare questo insulto ed obbrobrio! Purtroppo da quanto ho letto su punto di stella pare che il progetto sia visto favorevolmente dalla giunta di Peschici o da una sua parte. Assurdo! Possibile che non esista un progetto alternativo? Possibile che oltre all'oltraggio dell'incuria e dell'abbandono debba Kalena anche subire questa beffa? Per quanto tempo ancora dovranno le pietre di Kalena già ingiustamente violentate dall'incuria continuare il loro grido silenzioso?".

-- 18/01/2009 -- 01:15:21 -- TERESA MARIA

Scrive MARIA CASSIO alle ore 23.32 del 17 gennaio: "Anch'io URLO e questo urlo sgorga dal più profondo del mio cuore. Possibile che non ci siano posti alternativi a queste costruzioni ?? E poi perchè non si parla di "ABBAZIA DI CALENA" sui passi da fare, su come fare per salvare questo monumento che è insieme "radici e futuro" di Peschici. Dobbiamo partire dalle ns radici per avere un futuro nel mondo odierno. Dobbiamo investire sulla ns bella natura, aver cura della ns terra del nostro mare, offrire al mondo la nostra cultura, i nostri monumenti . la nostra storia, e forse sopravviveremo altrimenti avremo la stessa sorte di abbandono e incuria in cui riversa ora questa importante e antica Abbazia".

-- 18/01/2009 -- 01:17:26 -- TERESA MARIA

GIUSEPPE BRUNO alle ore 21.12 del 17 gennaio: "santo cielo! speriamo non si realizzi niente! Sarebbe semplicemente orrendo!"

-- 18/01/2009 -- 01:22:38 -- TERESA MARIA

MICHELE EUGENIO DI CARLO su FACEBOOK alle ore 19.38 del 17 gennaio: "Piero Giannini conferma tutte le mie perlessità in maniera argomentata e seria. Aggiungo: sono molto deluso da tutto il consiglio comunale di Peschici (nemmeno una parola su Kàlena), correndo anche il rischio che mi si dica e mi si chieda a che titolo parlo e giudico. E se adesso parlo, tra poco convincerò me stesso ad urlare l'ennesimo grido di dolore. E se Kàlena non è al centro dei vostri pensieri, non immaginate nemmeno cosa voglia dire separare la città in due tronconi? Venite semplicemente a Vieste e chiedete che cosa solo ha significato delocalizzare le scuole superiori fuori dal centro abitato".

-- 18/01/2009 -- 11:45:32 -- TERESA MARIA

SCRIVE FRANCO CUTTANO (COMITATO PRO_IRIIP) "Qui il discorso si fa serio.... con questi sindaci ed assessori senza Cultura e senza Storia rischiamo di passare la vita a combatterli. Non si fa in tempo a salvare qualcosa che ci fanno un altro scherzo. Questi non possono capire e non possiamo sempre stare in allerta a fare le sentinelle. Ci rubano il tempo per progettare per il Gargano e per la Capitanata che tutti vogliamo. Bisogna cambiare gioco!!! Continuare a BATTERSI per salvaguardare, PROGETTARE e CANDIDARSI (o far candidare).

-- 18/01/2009 -- 16:05:29 -- Giuseppe

La costruzione di una 167 in quella zona, a mio parere, è una pazzia! Oltre all'enorme schiaffo al paesaggio, quanti chilometri dovranno fare le famiglie per procurarsi lo stretto necessario alla sopravvivenza? Ma per favore! Soprattutto nel nostro Gargano, NON POSSIAMO PERMETTERCI ERRORI di questo genere, che comprometterebbero per sempre i tesori che il nostro promontorio ha mostrato per secoli...

 
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