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16/01/2009

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PESCHICI, PRIMO CONSIGLIO DEL 2009

Clicca per Ingrandire Con l’augurio del presidente Antonio Fasanella per un 2009 migliore e con meno problemi per tutti, alle 18.15 si aprono i lavori della seduta straordinaria e urgente del Consiglio Comunale di Peschici. Tutti presenti i consiglieri, fatta eccezione per Michele Tavaglione, nella Sala consiliare “Azzarone”.

Al primo punto si approva all’unanimità il Protocollo d’Intesa tra GAL "GARGANO" e Partenariato Locale Pubblico e Privato funzionale all'avvio delle procedure di selezione del DST GARGANO nell’ambito del PSR PUGLIA 2007/2013, non senza le considerazioni dei consiglieri Michelino Esposito e Antonio Guerra, così come di seguito riportate.

Esposito = Esprimo a nome del mio gruppo il voto favorevole all’approvazione del deliberato che vede l’adesione del nostro Comune al protocollo d’intesa tra GAL "GARGANO" e Partenariato Locale Pubblico e Privato, in quanto riteniamo possa offrire nuove opportunità di sviluppo a tutti coloro che potranno accedere all’asse 3-4 del Piano di Sviluppo Rurale.
Guerra = Visto il particolare momento di crisi che tutto il Paese sta attraversando, rilancio l’invito a collaborare tutti insieme per permettere alla nostra città di superare favorevolmente questo periodo. E ripropongo le stesse domande che mi sento fare giornalmente: quale futuro per Peschici? dove stiamo andando? Il Consiglio comunale deve dare queste risposte ai cittadini. Per quanto riguarda l’accapo, esprimo voto favorevole.

Si passa quindi al dibattimento in merito al secondo punto all’ordine del giorno: piano di zona edilizia economica e popolare alla località "Calena". Approvazione nuovo schema di convenzione per la cessione delle aree al Consorzio EUROCASA S.r.l. Prende la parola il presidente Fasanella compiendo un breve excursus sull’iter seguito dalla proposta in oggetto, evidenziando che il troppo tempo perso è dovuto alla macchina burocratica, come sempre troppo lenta, e al parere sfavorevole espresso dall’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste circa l’individuazione del sito per la realizzazione della nuova zona PEEP (Piano Edilizia Economica Popolare), nota a tutti come “Zona 167”. Quindi si è dovuta scegliere una nuova area adatta a ospitare le circa 70 unità abitative in proposta di progetto che, con l’ultimo Consiglio comunale della giunta Tavaglione del 5 febbraio 2008, era stata individuata nella piana di Kàlena (altezza distributore Tamoil), su terreno di proprietà dei germani Martucci. Il sito sarebbe esente da vincoli del Parco Nazionale del Gargano e idrogeologici, dunque adatto all’uso proposto.

Dopo la lettura della proposta di deliberato, le dichiarazioni di voto. Il consigliere di minoranza Antonio Scopece, pur esprimendosi favorevolmente, non dimentica i dubbi sollevati dall’opposizione proprio in occasione del Consiglio comunale del febbraio scorso quando l’area venne ritenuta soggetta ad allagamenti. Inoltre, afferma, la zona, non urbanizzata, farà crescere i costi di urbanizzazione che, seppure a carico della società di costruzioni, graveranno in percentuale anche sui prezzi di vendita dei singoli lotti. Inoltre propone che la tipologia degli alloggi sia resa più adatta anche a realtà sociali di profilo medio basso, riducendo le superfici abitative, ripartendole su più unità. Chiede inoltre che il Comune acquisti alcuni degli appartamenti che si andranno a realizzare per poterli mettere a disposizione delle famiglie più disagiate.

Dopo di lui prende la parola il consigliere Guerra il quale solleva una serie di problemi sociali che vanno anteposti alla fase tecnica della progettazione. “La passata Amministrazione - dichiara - scelse la piana di Kàlena per la nuova 167, e questa nuova prosegue sulla stessa strada! Dobbiamo rimodellare il nostro paese rendendolo più adatto alle esigenze turistiche che sono la fonte dei nostri guadagni. Dobbiamo studiare aree più vicine al centro abitato per unire Peschici e non dividerla. E’ ora di finirla con l’ipocrisia degli Enti pubblici pronti solo a porre veti allo sviluppo del territorio, favorendo così l’abusivismo edilizio. A che serve la nuova 167 a Kàlena? Così lontana dal centro abitato, in una zona sotto il livello della strada, soggetta pertanto ad allagamenti?”.

Con questi interrogativi chiude il suo intervento e la parola passa all’altro consigliere di minoranza Giuseppe Falcone il quale chiede chiarimenti in merito al comma 1 lettera B dell’art. 3 dell’approvando schema di convenzione. Quindi fa mettere a verbale e fa votare la sua proposta di emendamento al sopracitato articolo, aggiungendo nello stesso quanto segue: “Il consigliere Giuseppe Falcone chiede di inserire all’art. 3 comma 1 lettera B dello schema di convenzione in corso di approvazione, la lettera H così formulata: il gradimento dell’Amministrazione sarà espresso previa valutazione da parte di una commissione consiliare ad hoc costituita, composta da consiglieri di maggioranza e minoranza, in modo da garantire il buon andamento e l’imparzialità della scelta dei progettisti”. La minoranza vota compatta a favore di questa proposta, la maggioranza è contraria.

E’ la volta del consigliere Esposito che, pur esprimendo il suo voto a favore della proposta di deliberazione, non dimentica di far notare il tempo che si è perduto - un intero anno - perché l’area era ritenuta a rischio alluvioni. A tal proposito evidenzia l’assoluta necessità di alzare il piano di fondazioni degli immobili da realizzare, tale da renderlo soprastante il livello delle acque in caso di forti piogge o esondazioni del canale di bonifica. “Sarebbe stato meglio – aggiunge - evitare tutta questa serie di costi, compresi quelli per l’esproprio, per la realizzazione della fogna, delle pompe di sollevamento e di tutto quanto necessario”. Al termine del suo intervento sollecita il presidente e l’intero consiglio a convocare una seduta straordinaria monotematica per dibattere in merito al problema della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Chiede, al contempo, d’intervenire presso l’Ente Acquedotto Pugliese in merito al problema delle eccessive perdite negli impianti idrici di approvvigionamento. Infine conclude chiedendo notizie in merito alla posizione assunta dal Comune di Peschici in occasione dell’incidente occorso alla signora Michelina Cusano, al termine della serata di presentazione dell’Associazione Culturale “Punto di Stella” quando, un “lavoro in corso” male e poco segnalato, una ringhiera di accesso al piano superiore della Casa Comunale che improvvisamente si interrompe, una protezione mal eseguita, causarono la caduta nella sede dell’ascensore in fase di costruzione, provocando per fortuna solo un grande spavento in tutti i presenti e ponendo di fatto l’interrogativo sul come si stessero eseguendo i lavori.

Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Domenico Afferrante risponde che il direttore dei lavori e i responsabili della sicurezza per il cantiere oggetto dell’incidente avevano il compito di esperire tutti i necessari controlli e predisporre tutte le misure necessarie a scongiurare ciò che invece è accaduto. Informa i presenti che la signora Michelina sta meglio, adesso è ospite del centro di riabilitazione “G. Turati” di Vieste e il Comune si è accollato tutte le spese di trasporto e assistenza fin qui sostenute. Al contempo si attiveranno le procedure di risarcimento sia per la malcapitata Cusano che per il Comune di Peschici.

Inoltre risponde al secondo quesito di Esposito, informando che si stanno riavviando le procedure per la progettazione di un invaso, un serbatoio di raccolta, in zona “Madonna di Loreto” per sopperire ai disagi idrici a cui la cittadina e i centri turistici sono esposti durante il periodo estivo.

Il terzo punto, stato di crisi in cui versa i! comparto cerealicolo in Italia, è votato all’unanimità.

Prima di sciogliere la seduta, il consigliere Guerra chiede di poter intervenire per denunciare l’ennesimo ritardo dei mezzi di soccorso in occasione di un incendio di un’autovettura, in pieno centro abitato, lo scorso dicembre. “Nonostante le mie numerose chiamate ai VVFF e al 112 - afferma - i primi soccorsi sono arrivati solo dopo ben 50 minuti di attesa, durante i quali la macchina è bruciata completamente mettendo a serio rischio anche quelle ad essa vicine. La mia richiesta allora è questa: istituire un organo cittadino di primo intervento per sopperire alle mancanze degli organi preposti. Poi - continua con veemenza - chiedo che venga messa a disposizione una stanza della Casa Comunale dove poter ricevere i cittadini e discuterne i problemi di tutti i giorni, più o meno gravi. Dobbiamo offrire un punto di riferimento qui, in Comune, a tutti coloro che ne hanno bisogno”.

Con queste ultime affermazioni e la promessa di prendere in considerazione le ultime richieste, dopo due ore di dibattito, alle 20.15 la seduta si scioglie.

Domenico Martino

 Redazione

 

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