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10/12/2008

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“SGUARDO ALTO E NIENTE PANICO”

Clicca per Ingrandire Barack Obama continua a battere sul chiodo della speranza. L’antidoto contro la paura e il ripiegamento su stessi delle economie, delle società e di ciascuna delle persone che le animano è in quella capacità di tenere lo sguardo alto, verso un orizzonte meno prossimo alla frontiera della contingente crisi plurale, che attanaglia tutti e semina panico quotidianamente. Consapevole che non c’è tempo da perdere e il problema non è solo americano, chiede a ognuno di fare la propria parte. E per cominciare dà per primo l’esempio, annunciando un piano di ingenti investimenti in infrastrutture e la disponibilità a pensare seriamente al salvataggio condizionato degli attori principali del settore auto, tra i più trainanti dell’economia a stelle e strisce.

L’immediato appoggio trovato sul biliardo europeo, nella duplice sponda “goriziana” di Jean Claude Trichet e del premier britannico Gordon Brown, ha ribaltato l’iniezione di fiducia sui mercati finanziari e le Borse hanno invertito gli indici, tornando a far segnare consistenti segni positivi. La formula convince e dà ragione al campione di Chicago: “Wall Steet vola solo se si corre su Main Street”. Il presidente della Bce è stato chiaro: “Le banche centrali e i governi nazionali hanno dato una risposta eccezionale per affrontare la crisi finanziaria e le sue conseguenze. Ora sono le banche che devono assumersi le loro responsabilità, tornando a fare principalmente il proprio mestiere di intermediazione del credito. Sta al settore bancario dare concretezza all'uso prudente e appropriato delle misure decise”. In altre parole, è tempo di darsi la sveglia, di tornare a cavalcare la vivacità reale del rischio e a non smarrire talenti e capitali nei labirinti della finanza virtuale.

Da Londra il primo ministro Gordon Brown, Nicolas Sarkozy (presidente di turno dell’Unione Europea) e il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, si dicono in linea nel sostenere il ruolo cruciale degli investimenti pubblici in infrastrutture, industrie del futuro e ambiente per sostenere occupazione e crescita. E alle risentite esitazioni tedesche di Angela Merkel, risponde il commissario Ue agli Affari Economici e monetari, Joachim Almunia: ”Se non si vuole che altri Paesi traggano benefici anche dai propri sforzi vuol dire che perderemo tutti”. Geometrie e strategie si alternano e vivacizzano i movimenti sul panno verde, anche in vista del prossimo G20. Intanto, al di qua di Gorizia, puntualmente c’è nebbia fitta in Val Padana.

Antonio V. Gelormini

 Redazione

 

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