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01/02/2008

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Le forze politiche cominciano a scendere in campo

Clicca per Ingrandire Turismo, avvenire del Gargano. A favorirne l’avanzata del comparto economico occorrono adeguate infrastrutture, un'èlite dirigente attenta e competente animata dal dovere morale di promuoverlo, e rinnovate capacità aggregative fra le comunità garganiche: questo il motivo conduttore del congresso provinciale “Gargano, quale futuro?” organizzato da Forza Italia a Peschici. Ve ne proponiamo una sintesi.
RAFFAELE VIGILANTE (imprenditore e responsabile provinciale) - La nostra economia si basa su turismo e agricoltura. Per gli imprenditori il primo cespite è il turismo. La cosa più importante per lo sviluppo suo e della Capitanata è l’aeroporto. Assurdo, in epoca di globalizzazione, pensare al turista costretto a scendere negli scali di Bari o Pescara! Occorrono gli indotti necessari e noi dobbiamo unirci diventando attori della politica. Se ci attrezziamo, formulando programmi turistici seri incentrati sulle opere pubbliche, ce la faremo. Riguardo a Peschici, lo sviluppo potrebbe passare attraverso la cantieristica portuale. Pensiamo a Rodi e al porto che si sta costruendo.
CECCHINO DAMONE (consigliere provinciale) - Il Gargano decollerà sul piano economico se nasce una classe dirigente che guardi alle sue peculiarità: turismo, pesca e agricoltura. Classe dirigente che può realizzarsi solo con la gente, tra la gente. Cominciamo perciò a fare un discorso diretto ai garganici per crearne una adeguata sul piano provinciale, regionale e nazionale.
DOMENICO SPINA-DIANA (già parlamentare, ex-sindaco di Vieste) - Indispensabile uno sviluppo equo in armonia con le aspettative. Negli ultimi 10 anni i Comuni che hanno avuto un trend economico-imprenditoriale positivo sono quelli che hanno attuato una giusta programmazione: Tremiti e Mattinata, Rodi, Vieste e Peschici. Affinché la crescita continui si deve organizzare una nuova classe dirigente.
LUCIO TARQUINIO (vicepresidente Consiglio Regionale) - Il Gargano ha scelto il turismo col coraggio dei suoi amministratori e operatori. Ora deve diventare ‘sistema’. Senza tale capacità, non andrà da nessuna parte. Il territorio ha grandi risorse e il maggior numero di posti alberghieri della regione. Le istituzioni devono garantire supporti idonei al turismo, riqualificando le strutture alberghiere, garantendo servizi sanitari efficaci e realizzando un aeroporto dotato dei giusti servizi per i collegamenti con le località turistiche. Un Gargano economicamente forte crea ricchezza per la Capitanata.
ANGELO SANZA (vicecoordinatore nazionale circoli “Liberal”) - Nel territorio si riscontrano due vocazioni principali: turismo, nelle sue articolazioni, e agricoltura. Senza infrastrutture adeguate, il turismo faticherà a decollare. Occorrono perciò strade ferrovie aeroporti, ma anche una logica sistemica. In tal senso, i sindaci dovrebbero fare ‘massa critica’ per interloquire con Regione Puglia e governo nazionale, e costruire un forte progetto di sviluppo economico. Come partito dobbiamo affrontare seriamente il problema delle politiche di sviluppo del territorio nel quadro di un programma di crescita economica per l’intero Sud.
FRANCESCO TAVAGLIONE (sindaco di Peschici) - Il futuro è nel turismo, in quanto fattore trainante anche per agricoltura e pesca. Il Gargano ha elementi d'attrattiva turistica notevoli: mare, montagne, boschi, laghi, centri storici, religiosità e spiritualità (San Giovanni Rotondo e Montesantangelo). Abbiamo bisogno di uno sviluppo ordinato che offra opportunità vere in termini di lavoro. Perciò sono necessarie serie politiche. L’ambiente è l’elemento determinante dell'offerta del Gargano, mèta di milioni di visitatori per le sue risorse ambientali. Occorre risaltarle e provvedere alla cura dei boschi avviando la riforestazione.
CARMELO MORRA (senatore e coordinatore provinciale) - Le politiche di sviluppo e servizi sono essenzialmente politiche locali, nuova responsabilità per il territorio. Perciò, lo stesso deve ricercare le proprie ricchezze e vocazioni e fondare su queste il suo sviluppo al fine di vincere la sfida di nuovi mercati e globalizzazione. Bisogna però puntare sulla qualità del prodotto. Nel Gargano la scelta fondamentale consiste nel valore aggiunto del turismo. E noi dobbiamo avere la capacità di stare in mezzo alla gente, alle categorie sociali e produttive, comprendendone i bisogni e raccogliendone le istanze per elaborare proposte concrete. Sotto tale profilo le dirigenze, politica e amministrativa, sono chiamate a mettere in campo una nuova programmazione per il turismo con la dovuta attenzione strategica verso risorse come mare montagna boschi, nella consapevolezza che tutte le nostre ricchezze devono diventare sinergiche. E’ indispensabile pensare nei termini di un ‘sistema Capitanata’ inserito saldamente nel ‘sistema Paese’.
GIANLUIGI COFANO

 "punto di stella" - mensile d"informazione del gargano

 

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