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24/11/2008

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LE VIE DEI CANTI, REPORTAGE AUSTRALIANO

Clicca per Ingrandire Cultura e convivialità hanno rivitalizzato le relazioni tra i pugliesi in patria e quelli all'estero, al di là di ogni aspettativa, confermando quanto la musica dei popoli possa essere il giusto collante non solo per la comunità originaria, ma anche per quella che fu costretta a mettersi in viaggio per terre sconosciute.

Melbourne, seconda città australiana per dimensioni e fiorente centro economico, è proiettata verso l'esterno ed è fortemente creativa. Posizionata sul fiume Yarra, è la capitale artistica e culturale dell'Australia. Il suo mondo di arti visive vanta più di cento gallerie pubbliche e non. Melbourne è la capitale del business, dell'arte, della moda e dei ristoranti di lusso in Australia.

Riflettendo sulla prima Settimana della Cultura dei Pugliesi in Australia, siamo spinti a sottolineare innanzitutto i contenuti innovativi e le modalità che l'hanno caratterizzata. La delegazione giunta dall'Italia era composta dai membri dell'Associazione Culturale Carpino Folk Festival e dagli artisti del gruppo di musica di tradizione popolare pugliese “I Malicanti”.

Non è un fatto casuale che la Settimana sia partita, il mattino del 20 ottobre, con l'incontro nella sede del Comune di Moreland con il presidente della Federazione Pugliesi Australiani, Joseph A. Caputo, che rappresenta tutte le associazioni dei Pugliesi presenti in Australia. Joseph A. Caputo, oltre a essere presidente della Federazione e di origini Carpinesi, è anche sindaco di Moreland ma soprattutto una sorta di factotum per gli Italiani di Melbourne.

Sulla scommessa di rinsaldare i rapporti tra Pugliesi in patria e all'estero, si sono articolati tutti gli altri incontri della Settimana. “Mi sento fiero di appartenere a questa comunità e a questa cultura - ha affermato il Major (sindaco; ndr) Caputo nel saluto inaugurale rivolto ai membri della delegazione e ai duecento invitati, ricevuti nella storica sede del San Marco in Lamis SC. - Finalmente, come ci eravamo ripromessi ormai da troppo tempo, siamo riusciti a portare qui in Australia il profumo delle nostre origini”.

Gli ha fatto eco Luciano Castelluccia: “Parlare a molte migliaia di chilometri da casa, in una struttura che della Puglia porta il nome e il simbolo, è un'emozione. Voi avete dovuto abbandonare la nostra terra, ma avete saputo costruire mezza città di Melbourne. No, voi non vivete con i Kangaroo nelle foreste, voi siete l'Australia. Ma anche la Puglia che avete lasciato non è lo stessa di allora: è una regione che ha saputo crescere e diventare competitiva a tutti i livelli. Ciò che ci rende grandi, in Australia e in Puglia, è la straordinaria voglia di sacrificio della nostra gente».

Il risultato della Settimana della Cultura dei Pugliesi di Melbourne è riassunto nei documenti Video e Audio che abbiamo riportato in Italia, nella nostra sede, e verranno messi a disposizione del pubblico quanto prima; negli articoli quotidiani usciti in Australia su "La Fiamma" e "Il Globo", che escono con "La Repubblica", e nelle interviste all'emittente televisiva SBS e radiofonica Rete Italia; nelle 5 esibizioni ufficiali tenute martedì 21 ottobre alla Melbourne Girls Grammar, giovedi 23 al San Marco in Lamis SC, venerdì 24 all'Associazione Culturale Pugliese, sabato 25 al Box Forrest College di Glenroy e domenica 26 all'Anzano di Puglia di Altona, e nelle altre esibizioni spontanee avvenute nelle piazze di Melbourne e nei locali che abbiamo avuto il piacere di visitare.

Ma quali possono essere le sensazioni e i contenuti che la delegazione italiana ha portato con sé? Innanzitutto la positività di un'esperienza comunitaria, vissuta nella riscoperta dell'identità pugliese, e la ricchezza di tanti incontri che hanno offerto la possibilità di confrontarsi e dialogare con amici provenienti da ogni dove, anche solo per darci un saluto e per chiederci se conoscevamo questo o quello.

Gli italiani, ha voluto sottolineare il presidente Caputo, hanno avuto un ruolo di primo piano nella storia dei flussi immigratori che ha visto protagonista questo Paese. Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali di questo esodo, dai primi cercatori d'oro del 1851, ai grandi flussi del secondo dopoguerra, fino all'esaurirsi degli ingressi italiani a partire dagli anni Settanta. Oggi, la comunità italiana può essere stimata in circa un milione e mezzo di unità.

"Il censimento australiano del 1996 ha registrato 838mila italiani di prima e seconda generazione – ha affermato Caputo, - senza tener conto delle generazioni successive che vengono considerate australiane a tutti gli effetti. Da tali dati si ricava che la componente di 'italianità' corrisponde a circa il dieci percento dell'intera popolazione australiana, pari a venti milioni di abitanti, preceduta per numero solo da quella di derivazione anglo-celtica". Oggi con speciali permessi per gli studenti si re-gistra un altro nuovo flusso immigratorio, all'incirca 3mila giovani italiani annui visitano l’Australia e molti decidono di rimanere.

Il grande interesse verso la nostra cultura non è solo da parte degli italiani, ma anche degli austra-liani, il successo registrato con le ragazze della Melbourne Girls Grammar lo dimostra. Si può pertanto ragionevolmente ipotizzare che le nuove generazioni, oggi solo orgogliose di essere di origini italiane ma insensibili al vivere all'italiana, domani manifesteranno un interesse crescente per riallacciare i rapporti con "quel legame originario".

Permetteteci un ringraziamento particolare per Elena Gentile e i funzionari dell’Assessorato alla Solidarietà, Politiche Sociali e Flussi Immigratori della Regione Puglia, che ci hanno permesso di vivere, da veri pionieri, un’esperienza indimenticabile e realizzare attività accolte e gradite con molto entusiasmo sia dai pugliesi che da tutti gli altri italiani della città di Merlbourne e dei suoi sobborghi.

Cogliamo l’occasione, convinti che la prosperità e il futuro di una comunità dipendono anche dalla funzione decisiva della Cultura, per tornare a invitare tutti, specialmente coloro che l'abbiano a cuore, di sottoscrivere il nostro messaggio indirizzato al presidente della Regione Puglia per un Auditorium della Musica Popolare sul Gargano. Firma la lettera linkando http://www.carpinofolkfestival.com/appello/appello.php

Antonio Basile

 Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival

 

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