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23/11/2008

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GLORIE PESCHICIANE: PIETRO RAGNI

Clicca per Ingrandire Sfidiamo chiunque nel riuscire a “misurare” il grado di soddisfazione che ci anima quando in redazione arrivano notizie sul successo dei nostri conterranei residenti “all’estero” e sui riconoscimenti che le loro capacità sono in grado di conquistare. Oggi tocca al chitarrista peschiciano Pietro Ragni (foto del titolo e foto 1 sotto), la cui catena di conferme va inanellandosi senza soluzione di continuità.

Il giovane uomo (ha solo 40 anni), nativo di una terra prodiga di bellezze e componenti paesaggistiche da sogno ma anche di “intelligenze” costrette a cercare altrove approvazione e consensi, ha vissuto di recente una serata fantastica per l'Autunno Musicale della veneziana Ca’ Rezzonico “mandolinando” musiche di Donizetti, Barbella, Burgmueller e Paganini con l’Orchestra da Camera di Caserta (foto 2 sotto, la locandina). Oggi possiamo goderne le sonorità nel VIDEO DELLA SETTIMANA, in cui abbiamo postato le riprese del brano d'esordio del suo ensemble “Guitar Mandolin Orchestra Estudiantina” che si esibisce sotto la sua direzione, in una composizione di Ermenegildo Carosio "Sorriso di Fata", nell'ex Monastero Santa Chiara della bergamasca Martinengo (foto 3 sotto).

Che dire… Il primo impulso è cedere alla tentazione di proferire la minacciosa frase evangelica “nemo propheta in patria”, che racchiude in sé la difficoltà di emergere in ambienti familiari in contrapposizione alla (relativa) facilità di far valere le proprie capacità e qualità in ambienti “estranei”. Ma forse non sarebbe giusto, perché per esaltare certe abilità occorrono a volte scenari più… preparati. E allora ci buttiamo su un’altra considerazione: ben vengano questi personaggi che si affermano altrove specialmente quando non dimenticano - a differenza di… tanti altri - la terra d’origine e a essa restano “attaccati” come “patelle” allo scoglio.

Ci sembra proprio il caso del nostro bravo Pietro che continua a mantenere con la propria patria d’origine un feeling fatto d’amore e memorie, indissolubile e autentico. Rivolgergli solo complimenti sarebbe riduttivo. Vorremmo allora omaggiarlo come si merita proponendogli una “visitina” dalle nostre parti in un prossimo futuro, chissà, organizzata da una certa Associazione che mette in cima alle sue priorità testimonianze di vita che portano in giro per il mondo un brand impreziosito da medaglie coniate nella cultura e in una delle sue forme più appariscenti: l’arte.

Piero Giannini

 REDAZIONE

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 24/11/2008 -- 08:52:15 -- DomMart

Un altro figlio della nostra Peschici che si mette in evidenza in terra straniera. Caro Piero (così lo chiamavamo noi dell'Agimus) quanta strada hai fatto e quanti successi hai raccolto! Dal coro della Chiesa Madre di Peschici al Museo del settecento di Venezia, seguendo un percorso che ti ha portato a migliorare quell'arte di cui eri già "Maestro": la musica. Leggere queste notizie ci inorgoglisce tutti. Bravo Piero. - Domenico Martino

-- 24/11/2008 -- 13:23:17 -- Fiorenzo

Rivederlo e risentirlo è un piacere di grande nostalgia quando tantissimi anni fa ci deliziava con il Suo mandolino e la chitarra di Gianluigi al Piccadilly Bar. Un Augurio di stima e un Abbraccio da amico al nostro Piero. Evviva Peschici evviva i Peschiciani nel mondo. Fiore.

 
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