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18/11/2008

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CULTURA SIGNIFICA ADOPERARSI PER IL PROPRIO TERRITORIO

Clicca per Ingrandire Antonio Basile, addetto stampa della Associazione Culturale Carpino Folk Festival ha scritto una lettera aperta al governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, invitando interessati (e non) a firmarla al link http://www.carpinofolkfestival.com/appello/appello.php
Di seguito il testo.

La tendenza a sottovalutare la funzione decisiva della cultura rischia di compromettere il futuro del nostro Paese. “Una comunità avveduta non si appaga dell'oro sonante delle monete” è il monito di Erasmo da Rotterdam che ogni classe dirigente dovrebbe sempre tenere presente. Così come vale per la giustizia e l’istruzione, la cultura è da considerarsi una necessità da cui la vita pubblica non può e non deve prescindere. Nello specifico, è importante sottolineare che parlare della cultura di un territorio significa necessariamente riferirsi alle testimonianze che la storia ha depositato in esso, ma anche alla sua vita globale e quella attuale. Ciò è tanto più vero nel momento in cui si considera quello che è il rapporto tra cultura e sviluppo.

“Cultura” è una di quelle parole usate con grande frequenza e disinvoltura, ma non sempre risulta facile definire esattamente il suo significato. Un sociologo americano, parlando del proprio paese, tentò di darne uno proprio: “Culture is how we do things on here”, ovvero la cultura non è altro che l’adoperarsi per il proprio territorio. Molte volte capita di osservare come dalla fortuna di essere nati in un posto dalle mille risorse scaturisca nella popolazione una sorta di apatia. Non si può fare affidamento esclusivamente su ciò che la natura offre; al contrario, occorre creare delle basi che possano rivalutarla e salvaguardarla nel tempo. Quale base migliore della cultura?

Oggigiorno la gente ha bisogno di nuovi stimoli e se si ha intenzione di promuovere il proprio territorio bisogna iniziare ad offrirne qualcuno; bisogna iniziare a fare cultura. E’ ben difficile che vi sia salvezza per una qualsiasi comunità se le sue forze più fresche e generose non vengono cresciute nella luce dell'intelligenza, del sapere, della cultura. Per la propria prosperità, per il proprio futuro, quindi, la comunità regionale deve essere lungimirante e sostenere con ogni mezzo, come fattore essenziale di civiltà e sviluppo, le forme più degne della scienza e della cultura, tanto quelle coltivate nelle istituzioni statali, quanto quelle che fioriscono, spesso tra enormi difficoltà, nella società civile.

Alla luce delle considerazioni svolte chiediamo al presidente della Regione Puglia un segnale nella direzione invocata già a partire dalla Pianificazione Strategica di Area Vasta. Lo scorso mese di settembre l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival rivolse un analogo appello alle istituzioni locali della Capitanata affinché anche la cultura avesse un progetto bandiera per Area Vasta "Capitanata2020". L’appello nasceva dalla necessità di creare un simbolo che possa cogliere le peculiarità del territorio, che coniugasse nell'ottica eco-compatibile cultura, turismo e ambiente, e nello stesso tempo favorisse uno sviluppo sostenibile dei bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future: l'Auditorum della Musica Popolare del Gargano concilierebbe perfettamente tutto ciò.

Unitamente all'opera di Renzo Piano per Padre Pio a S. Giovanni Rotondo, l’Auditorium (progettato ad es. da Massimiliano Fuksas, grande rappresentate italiano dell’architettura dei nostri tempi, oppure da Richard Meier) sarebbe, inoltre, un ottimo biglietto da visita per il Gargano nel contesto del turismo culturale internazionale. Quella dell’Auditorium è l'idea di una struttura architettonica idonea alla realizzazione di ogni tipo di evento, da quelli artistici e culturali (concerti, spettacoli, mostre artistiche, proiezioni) a quelli economici (fiere, esposizioni) e politici (congressi, dibattiti, comizi), capace di sviluppare nuove attività in grado di attrarre flussi consistenti di visitatori, nonché qualificare, diversificare e ampliare la filiera turistica. Non deve suonare strano: chiediamo di fare turismo con la cultura.

Un Auditorium, quindi, sufficientemente multifunzionale che consenta il suo utilizzo per ogni aspetto della vita sociale delle nostre terre, tra le meno servite e svantaggiate del territorio nazionale da forme di aggregazione politica, economica e sociale. Il nostro Appello è stato accolto dalla progettualità del Comune di Carpino, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata. Ora chiediamo al presidente della Regione Puglia di dare slancio al nostro simbolo, intervenendo affinché l'Auditorium diventi un progetto concreto della Puglia.

Nel riallineamento delle proposte progettuali relative al Documento Strategico Regionale, chiediamo che gli venga dato il valore specifico adeguato a promuovere anche sul nostro Gargano attività ed eventi culturali di richiamo di scala nazionale e internazionale, che in assenza di strutture adeguate non solo non potrebbero essere realizzate, ma inevitabilmente taglierebbero fuori questo territorio dal raggio del turismo culturale.

Certi che le nostre aspettative non rimarranno disattese, porgiamo i nostri più distinti saluti.

Antonio Basile

 Associazione Culturale Carpino Folk Festival,

 

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