Testa

 Oggi è :  23/11/2024

Benvenuto  nel Giornale

CERCA GLI ARTICOLI :

  

Testo scorrevole
Sx

  L'ARTICOLO

01/11/2008

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

“FUGA DI CERVELLI” DALLA PUGLIA

Clicca per Ingrandire Parliamo un po' dei giovani pugliesi. Prima di tutto vorrei fare una premessa: da studente universitario quale sono, vorrei esprimere il mio appoggio verso TUTTI (e non sono pochi, garantisco) gli universitari, siano di sinistra o di destra, che manifestano "democraticamente" contro la Legge Gelmini, una riforma che a mio avviso dovrebbe essere rivista se non cancellata del tutto per una serie di motivi che non sto qui a esporre in quanto l'argomento di discussione è un altro e non voglio dilungarmi troppo.

In questi giorni si parla molto di Università e di scuola in generale, ma vorrei focalizzare il mio punto di vista su un dato molto rilevante: dal 1996 al 2002 ci sono stati 24mila giovani pugliesi emigrati verso il centro-nord, o all'estero. Secondo il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 31 del 26 febbraio 2008, che analizza il cosiddetto POR 2007-2013 e propone, nella prima parte, l'analisi del contesto socio-economico della regione) buona parte di essi è composta da giovani ad "alta qualifica", mentre risulta stazionario il flusso in entrata, formato soprattutto da ritorni di persone emigrate al nord in età avanzata.

La Puglia è una delle prime regioni per "esportazione" di studenti universitari che preferiscono studiare al di fuori della propria regione. Da studi recenti, infatti, si rileva un quadro particolarmente preoccupante per la Puglia in termini di "fuga di cervelli" e di giovani ad alta qualifica. La regione sta perdendo il suo capitale più pregiato, quello umano, composto da giovani universitari, laureati, ad alta qualifica, che preferiscono "non tornare" nella propria regione. La situazione, secondo i dati, risulta essere più critica per la provincia di Foggia e, "meno" preoccupante per le province di Taranto e Brindisi.

La disoccupazione giovanile è pari al 35,4 percento in confronto al 24 della media nazionale (dati 2005). E' da evidenziare come nella regione ci siano esperienze di auto-impresa, creatività e innovazione nei settori cultura, turismo e arte che, se da un lato dimostra l'intraprendenza dei giovani pugliesi, dall'altro non riesce a frenare questa emorragia di capitale umano e le dinamiche di precarietà di lunga durata (che preoccupano molti studenti). Perché tutto ciò? Perché la regione non attua proposte "concrete" per gli studenti ad alta qualifica? Tutti i progetti della Puglia a favore dei giovani (se ci sono o se ci sono mai stati) dove stanno? E, si badi bene, sto parlando di fatti concreti, risultati, non di documenti regionali, progetti campati in aria, o parole (promesse) di politici di ogni fazione.

Ogni studente conosce i problemi della propria regione, della propria provincia, non c'è bisogno di questo articolo, e allora mi chiedo: perché non si parla mai dei giovani? Eegione ed enti, a tutti i livelli, dovrebbero fare qualcosa per permettere a questi giovani di "tornare". Invece si continua a farli "scappare" dalla Puglia. Tra i maggiori timori del "rientro", elenchiamo: scarsa possibilità di lavoro che la regione offre, scarso appeal delle nostre zone, prospettive di carriera quasi nulle, struttura familiare delle aziende che non permette prospettive di carriera (e ci penalizza molto), criminalità, eccessiva burocrazia e la scarsissima fiducia in politici e funzionari.

Come ci si può aspettare da un sindaco o un funzionario (a ogni livello) di 55-60 (e oltre) anni, qundo parla del futuro dei giovani? Cosa ne capiscono del nostro futuro e dei nostri problemi? Andiamo a vedere quali sono le loro esperienze, il loro curriculum e i loro titoli di studio e vediamo se sono "meritevoli" di essere seduti su quelle poltrone. Parliamone, invece, e insieme proponiamo qualcosa di concreto, progetti seri, non carta straccia. Purtroppo nessuno ha una soluzione a un problema così grave, ma qualcosa bisogna pur fare. Molto spesso ci si dimentica che i giovani sono il futuro della nostra regione, allora mi chiedo: quale futuro può avere una regione che non investe in concreto sui propri giovani?

Michele Falco

 Redazione

 

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

 

 
 

  Commenti dei Lettori:

 
Dx
 

ACCESSO AREA UTENTI

 

 Username

Password

 

Area Privata

Logout >>

 

     IL SONDAGGIO

 
 

VIDEO DELLA SETTIMANA

ESTATE E SANITA

 

STATISTICHE .....

Utenti on line: 1191

 
 
Inferiore

powered by Elia Tavaglione

Copyright © 2008 new PUNTO DI STELLA Registrazione Tribunale n. 137 del 27/11/2008.

Tutti i diritti riservati.