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24/10/2008

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Festa del donatore AVIS

Clicca per Ingrandire Tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale del “Monumento al Donatore AVIS”. L’evento si svolgerà a San Giovanni Rotondo domenica 26 ottobre a partire dalle 9. Una cerimonia attesa dall’intera Città di San Pio che vedrà autorità, artisti, scienziati e il mondo Avis insieme per una causa comune e un momento di festa.

“E’ questo - ha detto lo scultore Corrado Grifa, ideatore del monumento insieme allo scultore Nicola Canistro - un omaggio a tutti i donatori di sangue per elogiare il nobile atto della donazione; è un messaggio a invitare più gente possibile a contribuire a questo nobile gesto perché è l’unica maniera per ricavare sangue. Un dono soprattutto alla cittadinanza, poiché si è riqualificata un’area attraverso la presenza di un’opera d’arte. L’idea nasce con la precedente Amministrazione che si era interessata molto al progetto dell’AVIS e con la cerimonia di domenica arriva a compimento”.

Promosso dal presidente della sezione AVIS cittadina, Matteo Gemma, con l’aiuto di tutto il direttivo e delle autorità, si è riusciti a raggiungere l’intento in breve tempo. Un lavoro di equipe (il progetto e la direzione sono dell’architetto Modesto De Angelis, dirigente del settore urbanistico comunale, il sostegno degli assessori all’arredo urbano Placentino e all’urbanistica Di Martino) che si realizza con la cerimonia di domenica col seguente programma: alle 8.45 raduno delle delegazioni presso la sezione AVIS di Largo Piscine; alle 9.30 celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Giuseppe Artigiano di Piazza Europa, presieduta da don Vincenzo D’Arenzo.

Al temine l’omaggio ai Caduti in Guerra presso il vicino monumento di Piazza Europa seguito dalla sfilata dei labari delle varie delegazioni per le vie cittadine. Il corteo raggiungerà, alle 11, la nuova piazzetta in corso Roma (angolo via Foggia) dove verrà inaugurato il Monumento realizzato dagli scultori Corrado Grifa e Nicola Canistro. Al termine della cerimonia le delegazioni si recheranno nel Chiostro Comunale per il saluto del presidente della sezione AVIS di San Giovanni Rotondo e delle altre autorità. Per l’occasione verranno premiati i soci benemeriti e i ragazzi delle scuole elementari, vincitori del "IV concorso di disegno AVIS". Madrine e testimonial AVIS Francesca Rettondini e Anna Kanakis. Presentatrice della manifestazione Monia Palmieri.

“Al servizio della vita” (pietra di Apricena e acciaio corten) è un’opera universale, che va al di là di ogni credo. Ciò che conta è il gesto, l’impegno, la volontà a donare il sangue per gli altri. Nei giorni successivi alla cerimonia la distribuzione di un catalogo con testi critici di cui di seguito diamo un cenno.


Mons. Giuseppe Lazzarotto, arcivescovo titolare di Numana (Nunzio Apostolico in Australia) - “… Il sangue crea energia, dà vita e speranza. Chi lo dona, dona energia, dona vita e dona speranza. Con felice intuizione, gli artisti Nicola e Corrado hanno colto e fissato con tocco indelebile nella pietra il significato più profondo del gesto compiuto da tanti anonimi e generosi donatori di sangue: il flusso di vita, di energia e di speranza che si trasmette da chi dona a chi riceve. Mi auguro che quanti sosteranno dinanzi al monumento eretto per onorare i donatori di sangue, siano portati a riflettere, anche solo per un breve momento, ai profondi valori umani e spirituali che l’opera esprime e sentano risuonare in cuore un’eco della speranza donata dal gesto che l’opera intende donare.”

Giuseppe Billi, storico d’arte e curatore “Arte Contemporanea” della C.E.I Roma - “… Il monumento al donatore di sangue è per il futuro. Un intervento d’artisti giovani, che si proiettano verso la vita. Loro ne sono il seguito. Perciò, non è soltanto “memorial” di quanti hanno iniettato vita per la vita, come si può definire il grande gesto della donazione di sangue.
Monumento, scultura, sculture, complesso d’arte: tutto va bene. Quello che conta, ed è il merito maggiore degli artisti Corrado Grifa e Nicola Canistro, è che si pensi e si valorizzi il Monumento come “passione” dell’uomo, di cui gli artisti sono i massimi interpreti e profeti. Sì, perché è l’uomo il monumento dei monumenti.”


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