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21/10/2008

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“Rinasce” a Rodi la chiesa del Crocifisso

Clicca per Ingrandire Il recupero della chiesa del Crocifisso di Rodi Garganico è stato da sempre tra le priorità della locale Amministrazione comunale che oggi può ritenere di poter trarre un primo bilancio. Numeri molto positivi, tanto che è possibile per la prima volta guardare alla soluzione del problema, non più come un sogno da concretizzare, bensì a un progetto che a breve vedrà la chiesa restituita ai cittadini dopo decenni di abbandono e di un lento, preoccupante degrado a causa dell’incuria degli uomini e di eventi tellurici.

Il progetto di restauro è stato approvato e in gran parte finanziato. Un milione e 400mila euro il costo complessivo, già disponibile un milione, per il restante c’è un significativo concorso di disponibilità. Dunque, a breve si parte e, se tutto andrà per il verso giusto, nell’arco di un anno e mezzo, la chiesa del Crocifisso - punto di riferimento per la comunità locale che vi ha ritrovato le radici della sua storia e della sua identità - potrà essere restituita al culto.


Il sindaco di Rodi, Carmine D’Anelli, ha saputo in questi anni mettere insieme le giuste sinergie per tracciare un percorso che potesse sia reperire i fondi necessari per le opere di ristrutturazione sia accelerare i tempi di avvio del recupero, interventi che, a causa della situazione di degrado dell’immobile, diventavano sempre più urgenti. Infatti, sussistevano forti preoccupazioni per la stabilità dell’edificio, anche se erano state garantite le misure minime per l’incolumità pubblica.

Importante anche il contributo del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Domenico Di Monte, che ha redatto gratuitamente il progetto di recupero, non solo, ma ha fatto sì che fossero contenuti al massimo i tempi di approvazione del progetto e le procedure per l’indizione della gara d’appalto.

Mons. Domenico D’Ambrosio, vescovo della diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha in più occasioni apprezzato quanto fatto per “riprendere in mano un patrimonio di inestimabile valore, per i suoi elementi unici nell’architettura garganica e per tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta per la comunità rodiana”. Il prelato sarà, come sempre, a fianco degli amministratori comunali con i quali continuerà a lavorare per “aggiungere un ulteriore tassello alla civettuola cittadina rodiana”.

Francesco Mastropaolo

 La Gazzetta del Mezzogiorno

 

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