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20/10/2008

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“ASSOCIAZIONE” INFORMA

Clicca per Ingrandire Cari Amici, la campagna associativa continua!

Ci corre subito l’obbligo di esprimere il nostro sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno aderito - oseremmo dire “senza battere ciglio” - quando hanno conosciuto da noi personalmente gli scopi che “Punto di Stella” si prefigge o leggendoli direttamente sullo Statuto pubblicato dal sito cui facciamo riferimento (www.puntodistella.it – link: http://www.puntodistella.it/Elenco_palazzo.asp - 4° post). Per noi ha significato un punto di forza fondamentale in quanto ha dimostrato che gli obiettivi sono credibili, fattibili, perseguibili, concreti, e anche - se ce lo permettete - una manifestazione di fiducia in un gruppo fondante che ha deciso d’intraprendere una strada impervia, non di per sé ma per l’atmosfera in cui il suo “prodotto pensato e ripensato” - l’Associazione - sta respirando e si sta sviluppando, e nella cui grevità deve farsi largo sgomitando per conquistarsi un posto al sole.

Siamo pratici e reali - è un’esortazione, - non nascondiamoci dietro un dito, anche se la dichiarazione che segue farà storcere il muso a qualcuno, e non guardiamo l’indice che punta alla luna, ma la luna stessa: il fenomeno-cultura nel nostro paese è stato considerato sempre e sistematicamente la “cenerentola” delle cenerentole, una sorta di optional, c’è o non c’è “fa l’istess”. Sia chiaro: non intendiamo nel modo più assoluto porci su un gradino arrogantemente superiore, non lo abbiamo mai preteso, non rientra nelle nostre personali corde, e le volte che abbiamo manifestato di volerci salire è stato puntualmente per offrire senza prezzo una chance di riscatto, anche rimettendoci di tasca nostra, sì, ma con la soddisfazione di poter operare in favore dell’immagine di una Peschici “nuova” da inviare nel mondo (adesso possiamo anche affermarlo con la presenza in rete di un sito che si è rifatto finora alla vecchia testata del nostro cartaceo).

L’ultimo riferimento, “vecchia testata”, ci dà lo spunto per annunciare che il mensile a stampa fermo da due mesi - da noi considerati di ferie meritate e non prodotto di una presa di posizione irrispettosa (verso un impegno fattosi sempre più gravoso e MAI considerato degno di attenzione) o effetto di una volontà mirata a metterci bastoni fra le ruote ignorando che le avversità ci rinvigoriscono indirizzandoci a meglio operare; - il mensile, si scriveva, tornerà col vicino mese di novembre nelle edicole da Vieste a San Giovanni Rotondo (passando per Peschici, Vico, Rodi, Ischitella, Carpino, Cagnano), negli esercizi e centri commerciali, nelle vostre case.

Come ciò potrà succedere è presto detto: a una proprietà venuta meno per motivi che non ci sono MAI stati notificati - altrimenti se ne poteva discutere in omaggio a quel benedetto “dialogo” senza del quale finiamo per farci la guerra - se ne sostituirà un’altra in ossequio al secolare principio “le roi est mort, vive le roi!” Nessuno è arbitro dei destini altrui e nessuno può arrogarsi il diritto di vita o di morte su alcuno. I tempi delle sante inquisizioni sono terminati da un pezzo, l’ultima caccia alle streghe che ricordiamo risale al dopoguerra con McCarthy e il “buio” Medioevo è lontano. Oggi esistono mezzi e tecnologie, volontà e capacità di giudizio e valutazione, marketing e management, uomini e donne che hanno imparato a non cedere sotto pressioni di gratuiti anatemi o spauracchi di sventagliate scomuniche. Siamo figli di Federico di Svevia, vivaddio!

Esistono coscienze più salde nella loro moralità e liceità, raziocinanti, non aggressive ma neanche accomodanti, che rigettano intoccabilità, irrigidimenti, inviolabilità e torri eburnee in cui incistarsi, fustigando a proprio piacimento i reprobi dall’alto di un preteso potere che, per un verso, logora solamente chi non ce l’ha e, per l’altro, si pretende di conquistare con forme modalità metodi quantomeno opinabili e il cui relativo confronto/dibattito ci è stato negato, rifiutando “in partenza” quel “benedetto” dialogo di cui sopra, preferendo e perseguendo strade lontane anni-luce dallo spirito che ci anima e dal “modus vivendi-pensandi-operandi” che ci è proprio. Chi ci conosce bene lo sa e lo apprezza (… alla faccia della modestia!).

Una “precisazione”: scrivendo “in partenza” abbiamo inteso dire DALL’INIZIO! E non stiamo certo qui a definirne pieghe e particolari, poiché per innata struttura mentale rifuggiamo il pettegolezzo come bestia immonda! E una “attenzione”: il tutto non si è verificato per uno scontro di poteri, che volenti o nolenti portano sempre a un risultato, bensì per l’aperto tentativo di prevaricazione di un potere sull’altro, una sottile quanto ambigua (perché MAI manifestata prima) volontà coercitiva informata a metterci il bavaglio, a castrare il dovere di cronaca e il collegato diritto all’informazione (art. 21 della Costituzione Italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”), a evirare - e qua entriamo nel campo delle supposizioni - lo spirito critico e la “vis” satirica di qualcuno che intendeva in tutta semplicità indicare una strada, sollecitare a una migliore analisi di certe situazioni, esprimere un parere discordante o, girando la medaglia, denunciare certi atteggiamenti non consoni a un vivere comunitario e diciamo anche civile, certi comportamenti da sottoporre a revisione poiché nessuno più, su questo pianeta, è disposto a porgere l’altra guancia trovandosi suo malgrado a contatto di situazioni in cui essere costretto a sopportare un calcagno che non merita e violentato a recitare la parte del "bovero" servo negro - “zì, badrone” - di letteraria memoria.

Ma non era di questo che pensavamo di scrivervi, perciò facciamo un bel salto all’indietro e torniamo alla “campagna associativa”. Sta andando bene, ma si sta muovendo a piccoli passi, non ha ancora raggiunto l’obiettivo che ci siamo prefissi. Perciò, l’appello: chi avverte la sensibilità di cooperare a un’operazione socioculturale come la nostra si faccia avanti, i nostri “agenti” sono sempre in giro e i nostri contatti li conoscete. Inoltre, nel numero di novembre del “nuovo” Punto di Stella troverà (se facciamo in tempo, ma di sicuro nel successivo di dicembre) un bollettino di conto corrente postale. Quindi, a tutti coloro che in passato, e sono tanti, ci hanno chiesto come abbonarsi al cartaceo, come comportarsi volendo portare il personale contributo a una iniziativa accolta da TUTTI con autentico piacere - ce lo avete fatto capire, pertanto non deludeteci - ricordiamo: questo è il momento di dimostrare la propria buonavolontà.

Però, a rischio di diventare prolissi, due parole sulle attività della “Associazione” dovete concedercele. In questi 52 giorni di vita (è nata, lo ricordiamo, il 29 agosto scorso) il suo Comitato Direttivo si è incontrato ogni settimana gettando le basi della prima iniziativa - già in fase di ultimazione e a giorni ne daremo notizia - e preventivando i programmi delle prossime. Siamo tentati di aggiungere: “Ne vedrete delle belle!” ma non lo facciamo, per modestia e perché sappiamo misurare le nostre forze. Dosarle, d’altronde, in questo periodo di gestazione è importantissimo, consci che la voglia di strafare storditi dall’entusiasmo (e vi assicuriamo, ce n’è tanto) è pericolosissima.

Quindi, ce lo consigliamo da soli, calma e gesso, anche nel non lasciarsi abbattere dalle “frecciatine”, più o meno “simpatiche” e scoccate più o meno sotto forma di “consiglio”, che già iniziano a partire da archi comunque mal calibrati. Consapevoli dei nostri limiti produrremo il meglio possibile, con la coscienza tranquilla di aver compiuto quanto gli obiettivi fissati, da noi stessi fra l’altro quindi non imposti, ci indicano.

Vi aspettiamo e buon tempo a tutti.

Il presidente
(Piero Giannini)

 Comunicato Associazione Culturale

 

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