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09/10/2008

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A 50 ANNI DALLE RIPRESE DI “LA LEGGE”
Clicca per Ingrandire Nel giugno 1956, uno scrittore in piena crisi ideologica trascorreva le sue vacanze nel Gargano, cercando solitudine e pace. Nel giugno 1957, un romanzo di ambiente italiano, "La Loi", compariva nelle librerie parigine. Nel giugno 1958, Jules Dassin dava il primo giro di manovella al film tratto dal libro. Interpreti: Gina Lollobrigida (foto 1 sotto con Dassin; ndr), Pierre Brasseur, Marcello Mastroianni, Melina Mercouri (foto 2, sempre con Dassin), Yves Montand e Paolo Stoppa, musiche di Roman Vlad (foto del titolo). Il luogo principale in cui fu girato il film: Carpino, Piazza del Popolo.

Nel dicembre 2005 venimmo in possesso di un testo curato da Cecilia Mangini: “La legge, di Jules Dassin - Dal soggetto al film tratto dal romanzo di Roger Vailland, sceneggiatura di Françoise Giraud e Diego Fabbri”. In copertina: il romanzo di Roger Vailland e la nuova storia di Dassin, un paese a disposizione della "troupe". Nel testo è presente un'intervista che potrebbe modificare la sequenza e l'elenco dei ricercatori che furono a Carpino e sul Gargano, e potrebbero essere in possesso o d'aiuto al mondo accademico per l'individuazione di uno dei rari materiali video e sonori raccolto quando la televisione non aveva ancora contaminato completamente le tradizioni musicali dei nostri territori.

L'intervistato in questione, nel raccontare le difficoltà incontrate nella realizzazione delle musiche del film di Dassin afferma: "In tutti questi paesi, radunavamo la sera, sulla piazza o in qualche casa, dei giovani e dei vecchi disposti a farci sentire i canti che sapevano" (...) "Tornai con ore di musica registrata della quale mi sarei poi ampiamente servito come una delle più preziose e autentiche fonti d'ispirazione".

Come sappiamo, molti sono gli studiosi approdati alle nostre terre per scopi più o meno nobili. In questo caso, riferendoci al periodo 1957-58, vogliamo parlare del compositore delle musiche del film, Roman Vlad, che aveva già intrapreso sul Gargano tre viaggi e con la troupe di Dassin rimase a Carpino circa due mesi. Così lo abbiamo contattato. Il compositore e musicologo, gentilissimo, una domenica pomeriggio di questo autunno ci ha richiamato. La telefonata è durata quasi un'ora e il Maestro, emozionato e stupito della nostra iniziativa, ci ha raccontato aneddoti, persone e paesaggi pieni di bellezza e schiettezza, di suoni, sogni e fatiche spesso indescrivibili, e della veridicità di quanto riportato nell'intervista della Mangini.

Prima di chiamarci, il Maestro si era documentato, cercando di recuperare materiale prezioso. Non era più in suo possesso, però, e man mano che pieno di gioia ci parlava, gli venivano in mente quei lontani giorni a più di 40° gradi all'ombra e di quelle serate trascorse ad ascoltare e vedere danzare musiche folkloristiche da giovani e anziani. rigorosamente maschi. Secondo lui, le musiche dovrebbero essere in possesso della Gite film-Monica film (dalle nostre informazioni risulta che le musiche di Vlad furono dirette da Marc Lanjean, fonico William R. Sivel, direttori di produzione Baccio Bandini, Luciano Perugia e Walter Rupp, produzione di Maleno Malenotti e Jacquer Bar per la GESI cinematografia, Titanus spa- Roma e Le Groupe des Quatres - Paris), due editori uno francese e uno italiano. Da aggiungere che non si tratterebbe di solo materiale sonoro, ma anche video, pur se non raccolto per scopi cinematografici nei territori di Carpino, Ischitella, Peschici, Rodi Garganico e Monte Sant'Angelo.

Ebbene, il nostro vuole essere l'ennesimo grido di dolore: lanciamo in questa sede un appello a tutti coloro che possono farlo di provvedere al recupero di questo materiale, anche perché ormai sono passati quasi 50 anni e le loro condizioni sicuramente necessitano di un urgente restauro.

Antonio Basile

 “Carpino Folk Festival” (magazine)

 

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