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04/10/2008

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VIESTE: CHE SITO STRATEGICO!

Clicca per Ingrandire Al via l’ottava edizione del “Surf Rad”, gara internazionale di windsurf “radicale” in località Spiaggia Lunga, sulla Ss. per Peschici. Cantagalli: “La collaborazione dell’imprenditoria garganica per un unico, vasto, progetto di turismo territoriale”. “Sono arrivato in queste zone ventitre anni fa. Neanche immagina lo scenario che si presentava ai miei occhi. Ha presente gli attuali bistrot, situati nel centro cittadino? Beh, dove prima c’era l’erba ora invece c’è una nuova, rinnovata, città”. Sergio Cantagalli, surfista romagnolo doc (fratello di Cesare, uno dei primi surfer di fama internazionale “a battere i maestri hawaiani”) parla emozionato dei suoi primi approcci in terra garganica.

“Anche grazie al nostro impegno e le continue sollecitazioni del movimento (positivo) viestano - dice orgoglioso - oggi si respira, in città, una nuova, sana, consapevole atmosfera di educazione per il mare”. Per i segreti del mare, per le ambiguità di un ambiente “non del tutto conosciuto e solo in parte esplorato”. Ecco allora la disciplina del windsurf come fucina, quotidiana, di avvicinamento all’universo marino, il surf come “palestra di formazione personale per le future leve”.

Oggi Sergio è un tecnico affermato (“sono partito dalle gare e dopo una lunga gavetta eccomi qua ad allenare le giovani promesse”) a capo dell’associazione Sport & Co (“ma preferisco denominarla aggregazione collettiva di comunicazione dello sport”). “Lo sport come veicolo di attrazione per le masse positive”. La manifestazione di oggi e domani non vuole essere infatti “una semplice gara sportiva”, ma “un raduno collettivo di sport in uno dei siti strategici per l’attuazione della disciplina”. Già, il Gargano, proprio il tanto “bistrattato” Gargano rappresenta, “con poche altre realtà” (coste francesi, isole Canarie, Garda, area veneta; ndr), la meta più ambita dai surfer nazionali per “sfidare, con la sola tavola, le pericolosità del mare”.

La gara di oggi, alla quale parteciperanno “solo gli atleti che hanno superato i nostri duri criteri selettivi”, mira soprattutto a testare le capacità “tecniche, di velocità (racing), di sopportazione a percorsi misti dei surfisti. Un incontro sportivo “nel quale si abbracciano tutte le nostre discipline radicali”. Il futuro? “Mi auguro che l’evento possa estendere il suo bacino, attrattivo, di utenza”. Per tale motivo Cantagalli si fa promotore di un’iniziativa, “unica” e “mai sperimentata” dal territorio. “Con la volontà e l’impegno di tutta l’imprenditoria locale si potrebbe organizzare una settimana di eventi sportivi, collegati fra loro nei punti strategici del territorio”. Vela, mountain bike, corsa podistica e surf, “insieme, relazionati solo da una sana passione interiore”.

Il territorio viestano “centro di raccolta delle masse positive” per una sette giorni no-stop di raduni sportivi? Vieste ‘polis’ della multidisciplinarità? Crocevia, alternativa che si offre senza indugi a una disputa collettiva di mega manifestazioni? Un’idea, una boutade buttata lì “senza alcuna remora”, forse solo “una velata utopia”, ma anche una “occasione da non lasciarsi assolutamente sfuggire”. Ma affinché questa “riunione” possa davvero avere realizzazione, è necessaria “non la collaborazione di un unico ente” ma “una completa sinergia di tutta l’imprenditoria, positiva, del nostro territorio”. “Sinora abbiamo fatto tutto coi nostri fondi e pochi sono stati i sostegni esterni”. A riguardo, Cantagalli ringrazia l’organizzazione Spiaggia Lunga per “il disinteressato sostegno”, forse spropositato “rispetto ai possibili introiti ricevuti”.

Per concludere: “Dobbiamo dare, possiamo fare, tutti un po’ di più. Sino ad ora - termina Cantagalli - il nostro territorio non è stato sfruttato a sufficienza, manca una precisa sinergia (di interessi, di intenti, di strategie aziendali; ndr). Non possiamo confidare solo nei patrocini della Provincia o della Regione. Già… la Regione. “Emette quotidianamente i suoi patrocini, ma davvero tali provvedimenti potranno rappresentare la soluzione ai nostri mali?”

Giuseppe de Filippo


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