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24/09/2008

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COMUNITA MONTANE KAPUT!

Clicca per Ingrandire L’assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini (in foto), nel corso della riunione congiunta della seconda, quarta e settima commissione, ha ritirato il Disegno di legge sul riordino delle Comunità montane riservandosi un approfondimento, un confronto e una valutazione su quanto il governo centrale intende fare di questi organismi. Si passa, in buona sostanza, dal dimezzamento già annunciato (da sei a tre Comunità, col conseguente salvataggio della Comunità Montana del Gargano) alla soppressione totale.

“Le Comunità montane di fatto non esistono più - afferma Minervini. - Secondo me l’intento del governo è quello di mettere le Regioni nelle condizioni di smantellare questi organismi attraverso una riforma dei servizi e il trasferimento del personale in esubero ai Comuni. Ma a questo punto vogliamo sapere precisamente dal governo qual è il suo obiettivo, in modo trasparente e senza mezzi termini. Poiché riteniamo - aggiunge - che l’impianto del Disegno di legge sulle Comunità montane sia stato smantellato di fatto dal governo nazionale, ci avvaliamo della facoltà di non legiferare su questa materia”. Da qui il ritiro del Ddl sul riordino previsto alcune settimane fa.

Ma cosa è successo, in definitiva? “Con la finanziaria prima e poi con il decreto 112 convertito in legge - spiega, - il governo ha ridotto le risorse a disposizione delle Regioni, trasformando le Comunità montane in un involucro senza contenuto”. Scendendo nel particolare, le risorse disponibili sono state ridotte, per effetto della finanziaria 2008, del 30 percento e con la legge 133/08 è stata modificata la modalità di trasferimento delle stesse. “Con il fondo consolidato di un milione 314mila euro - chiarisce Minervini - si copre solo il 40 percento del costo del personale. Il fondo ordinario per le spese d’investimento, invece, attualmente di 160 milioni per tutta la nazione, con la L. 133 sarà ridotto nel 2009 di 30 milioni, nel 2010 di altri 30 milioni, fino ad arrivare al 2011 con ulteriori 30 milioni in meno. Infine il cosiddetto fondo della montagna di 719mila euro (riguarda gli investimenti; ndr) viene ripartito così come prevede la legge con criteri che penalizzano la Puglia, perché privilegia le Comunità montane che hanno un’altitudine al di sopra dei 700 metri”.

 Redazione

 

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