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11/09/2008

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PROVE GENERALI DI CAMPAGNA ELETTORALE
Clicca per Ingrandire Tra due anni si vota per le Regionali. Niente di meglio che lo sbandieramento di un ospedale sul Gargano per ingraziarsi elettori e raccimolare voti, da un lato, e l’annientamento di dichiarazioni roboanti o il vanto di essere arrivati primi, dall’altro. Lo spunto, ai rappresentanti regionali di casa nostra, lo offre su un piatto di platino il Piano della Salute approvato ieri dall’ Ente Regione Puglia.

Il primo a sparare “alzo zero” è Dino Marino, presidente PD della Commissione Sanità, con uno stentoreo e inequivocabile “finalmente l'ospedale del Gargano Nord”, cui si accoda il segretario provinciale del Partito Democratico foggiano, Paolo Campo, che fa rimbombare il suo “i cittadini del Gargano Nord avranno l’ospedale, e tutti gli utenti e gli operatori della sanità in Capitanata potranno contribuire alla costruzione del nuovo sistema sanitario”.

Fra l’una e l’altra dichiarazione s’intrufola, sornione e ammiccante, Angelo Cera, parlamentare Udc, che fissa i primi paletti e indirizza gli animi sulla scia di una tempestiva dichiarazione: “Tengo a ricordare all'amico Dino Marino che la battaglia per l'ospedale del Gargano è da sempre una battaglia dell'Udc, che in solitudine ha reclamato da tempi non sospetti quello che resta un sacrosanto diritto dei cittadini garganici". Chiosata, la dichiarazione, dalla successiva affermazione che ci ha messo la pulce nell’orecchio: “Scoprire questo interessamento del centrosinistra per la salute finora trascurata dei pazienti garganici, non vorremmo fosse una trovata elettorale, a due anni dalle regionali del 2010".

Prove tecniche di campagna elettorale, si direbbe, confermate dal successivo intervento di altro esponente del centrodestra, Francesco Damone, capogruppo di “La Puglia Prima di Tutto” che tuona dall’alto del suo seggio consiliare in Via Capruzzi: “Tutte buglie! Dino Marino ha deluso tutta la popolazione garganica!”

E adesso a voi: come la pensate? Vi lasciamo libertà di osservazione e commento, per comprendere, noi, se questo bene-male-detto ospedale si farà o non si farà. Anche perché, a meno di aver disimparato a leggere il politichese, non abbiamo trovato da nessuna parte e in nessun resoconto della seduta consiliare regionale sull’approvazione del Piano la precisa, netta, chiara, definita e determinata notizia di una imminente costruzione di nosocomi sul territorio Gargano-Nord.

Sarà che abbiamo ancora l’amaro in bocca per il nostro personale “11 settembre” (leggi “scippo eliambulanza”; ndr), ma tutto questo scaldarsi intorno a un progetto inesistente, fino a prova contraria ovviamente, bè, ci toglie un po’ di tranquillità di spirito. Amiamo il “due più due fa quattro” e non altre equazioni di improbabile risoluzione. Soprattutto capaci di creare illusioni e vane speranze, sistematicamente disattese dopo qualche mese o, a volte, pochissime ore.

Piero Giannini

 Redazione

 

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