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01/09/2008

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CONIUGI DAUNO-MENEGHINI “ATTACCANO” LA PROCURA LUCERINA

Clicca per Ingrandire Sono originari di Foggia ma vivono a Milano. Lui e lei, marito e moglie, hanno autonomamente deciso di negare la richiesta di archiviazione alla quale è arrivata la procura di Lucera (nella foto il Palazzo di Giustizia; ndr) relativamente all’inchiesta sulle cause che hanno provocato l’incendio del 24 luglio 2007 sul territorio garganico costiero compreso fra le cittadine di Peschici e Vieste.

Nel disastro, come si ricorderà, persero la vita tre peschiciani e andarono in fumo quasi 3mila ettari di pinete d’Aleppo. Sotto accusa finirono per omicidio colposo sei persone (un dipendente Anas, il proprietario del fondo dove si verificò il primo focolaio, il titolare di un deposito di bombole e tre turisti).

I coniugi dauno-meneghini hanno in pratica detto “no” all’archiviazione facendo arrivare il loro “grido di dolore” a Lucera attraverso un legale intendendo accertare se esistano o meno altre responsabilità. Nella fattispecie quelle della Regione Puglia e del Parco Nazionale del Gargano in relazione alla: inesistenza di un catasto delle aree boschive, mancata pulizia del sottobosco e assenza del certificato di prevenzione incendi da parte del proprietario-titolare del deposito bombole la cui esplosione avrebbe alimentato rapidamente le fiamme.

Ora si attendono le decisioni della procura lucerina.

 Redazione

 

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